𝐿'𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒

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Credo che la cosa più difficile di avere 2050 anni sia quella di ricordarsi tutti gli avvenimenti storici per poter correggere i docenti universitari e smerdarli davanti a circa 30 studenti annoiati.

Sia ben chiaro, io non lo faccio con cattiveria, semplicemente non voglio che le persone dopo vadano in tv e dicano boiate come: Giulio Cesare era un imperatore, perché gliel'ha detto il professor Tal-dei-Tali... BLASFEMI!

Voi ora vi starete chiedendo chi sono e perché parlo a raffica da sola e senza fermarmi...

Ma dovreste saperlo!

Ero presente anche io alla battaglia finale contro Thanos...
Solo che qualcuno, e non faccio nomi dato che non sono un'infame, Danvers, ha troppe manie di protagonismo;
tanto da oscurare le giovani, per modo di dire, leve come la sottoscritta.

Ma siccome non vi ricordate di me farò una breve presentazione.

Mi chiamo Augusta Octavia Minervalis, studio storia antica e vivo con i miei genitori a Roma.
E prima che possiate chiedermelo vi rispondo subito: sì!
Anche i miei genitori sono abbastanza anzianotti.

Mio padre è figlio della dea della sapienza e della strategia, Minerva, mentre mia madre è la sorella minore di Giulio Cesare e zia di Ottaviano.

Ma non chiamatemi dea! Perché non lo sono...
Ovviamente ho dei poteri straordinari come il volo e la forza, giusto per citarne alcuni, ma non sono del tutto immortale.

La nonna mi aveva offerto due possibilità: diventare una divinità oppure diventare una supereroina in grado di difendere nei secoli Roma e l'Italia.

Beh... io scelsi, giustamente, la seconda!
Che onestamente credo sia stata la cosa migliore per tutti...

<Augusta! Augusta!>

<Cosa vuoi Alice? Sai che quando parlo da sola mi devi lasciar stare!>

Alice è la mia migliore amica, per quanto riguarda il XXI secolo, e frequenta il mio stesso corso all'università.

Anche lei come me è Romana DOC. ed è l'unica, assieme ai miei familiari, a conoscere la mia identità segreta.

Di lei mi fido ciecamente, pensate che le ho persino presentato Carol e Thor (i suoi idoli) e non ha neppure pubblicato le foto che le ho scattato sui social per tutelare la privacy dei due eroi.

La mia migliore amica continua a tirarmi gomitate per attirare la mia attenzione.

<Dimmi. Ti esorto a parlarmi dei tuoi problemi!>

Si tira indietro una ciocca bionda di capelli e mi mostra una chat sul suo telefono.

<Guarda qua. Mi ha riscritto!>

Oddio che emozione.

<Alice è un anonimo! Potrebbe essere un sessantenne maniaco.>

Mi tira una pacca sulla spalla.

<Che male... Non farlo mai più sai! Altrimenti me la lussi.> commento io dopo il suo gesto di stizza.

<Secondo me sei solo gelosa.>

<Gelosa di cosa scusami?>

<Del fatto che io abbia un ammiratore segreto, anzi segretissimo, e tu no!>

<Ma tu sei scema.>

Alice finge di offendersi e incrocia le braccia al petto facendo il muso.

<Hey ragazze!>

Una voce maschile interrompe la penosa scenetta della finta offesa.
È il nostro amico Martino, un ragazzo che frequenta il corso di medicina, che abbiamo conosciuto a una partita di calcio.

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Where stories live. Discover now