𝐹𝑢𝑟𝑦 𝑗𝑟.

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Dopo essermi messa una bandana, più che imbarazzante, ho deciso, in quanto leader del gruppo, di aggiornare il Capo Supremo (ovvero Fury).

<Sei una mini me!>

<Fury non dire cazzate! Semmai sei tu il mini me!>

Lui si mette a ridere, strano ma vero, e mi domanda le dinamiche dell'episodio che ha portato alla perdita del mio occhio destro.

Così narro, senza escludere dettagli, la vicenda;
Fury però non sembra impressionarsi per nessuno dei dettagli schifosi che espongo.

<Finito.>

<Ti sei fatta catturare da quattro sfigati?> mi chiede lui.

<Era l'unico modo per permettere a Venere e a Daisy di scappare...>

Fury, al posto di iniziare a raccontarmi una delle sue solite esperienze di vita, si complimenta con la sottoscritta per aver preferito salvare la vita delle mie compagne piuttosto che la mia. Aggiunge inoltre che la bandana mi dona e che secondo lui incuto parecchio timore con essa addosso.

<Grazie per tenermi aggiornato, saluti.> dice infine chiudendo la chiamata e lasciandomi come un'ebete a fissare il desktop del computer.

<Disturbo?> chiede poi Everett entrando con una tazza piena di nettare d'ambrosia.

Scuoto la testa e gli faccio cenno di entrare; lui si avvicina e mi porge la tazza.

<Tua nonna mi ha chiesto di portartela. E mi ha anche raccomandato di fartela bere tutta, senza fiatare!>

<Non penso che disubbidirò allora.> commento prima di bere tutto d'un fiato il nettare ancora caldo e fumante.

Everett rimane seduto a fissarmi mentre bevo e poi annota qualcosa.

<Stai scrivendo una poesia per la sottoscritta?> domando.

<Non è il mio forte la scrittura.> rispose lui rivolgendomi un dolce sorriso.

Poi guarda la tazza e chiede:<Hai finito tutto?>

Io porgo la tazza a Everett e annuisco:<Puoi dire a mia nonna che ho fatto come mi ha detto... e che era molto buona!>

Ross mi lascia da sola per pochi minuti e poi ritorna con un fascicolo giallognolo, che poi sbatte sul tavolino affianco al computer. Dopo avermi fatto cenno di aprirlo, io eseguo l'ordine.

Chissà da quanti anni era costipato in uno scatolone... non appena lo apro esce una nuvola di polvere (e fidatevi se vi dico che era una nuvola!); queste sono le situazioni in cui ringrazio Giove per non essere allergica alla polvere.

A vedere la prima pagina del fascicolo rabbrividisco: è il quaderno contenente tutti i miei dati anagrafici, la mia (meravigliosa) foto che mi scattarono non appena arrivai, la scheda con tutti i miei poteri e abilità, e, infine, i resoconti di tutte le missioni a cui ho partecipato per conto dello S.H.I.E.L.D.
Sento però che manca qualcosa, qualcosa di molto importante... a mancare sono i disegni del costume che avrei dovuto ricevere per i quarant'anni di attività.

E lo so solo perché Jarvis non riusciva mai a tenere la bocca chiusa;
mi disse di andare a cercare la mia sorpresa nel mio fascicolo, e così feci. Immaginatevi la mia espressione in quel momento, dopo essere stata vittima di due spoiler dalla stessa persona.

Chiedo ad Everett il motivo per cui si è tanto preoccupato di farmi avere il fascicolo, e la sua risposta è molto semplice:<Martino ha rubato il disegno del tuo costume. E molto probabilmente vorrà realizzare il progetto.>

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Where stories live. Discover now