𝑆𝑎𝑙𝑣𝑎 𝑡𝑢 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑚𝑢𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝐴𝑢𝑔𝑢𝑠𝑡𝑎!

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Hope per poco non sviene, e io per poco non uccido Shuri, che nel frattempo si è messa a prendere in giro Hope in primis, poi Everett e infine me.

•••

<Penso ci vorrà un po' prima che Hope realizzi ciò che J.A.R.V.I.S. si è lasciato scappare...> commenta Everett afferrandomi i fianchi e lasciandomi un bacio a fior di labbra.

<Tu facendo così non aiuti molto.>

Lui sorride e continua a lasciarmi piccoli baci, sia sul collo che sulle gote.

Nonostante mi dia parecchio fastidio che le persone restino così appiccicate a me per un lungo periodo di tempo, con Everett non è così.

Lui è così carino in tutto ciò che fa (questo l'ho già detto, comincio ad essere ripetitiva) e sa mettere a proprio agio le persone che lo circondano.

<Ti ricordo, che mentre ti portavo in giro per la città, ti ho raccontato una vicenda della mia vita.>

<Io ti ho già raccontato di Jarvis!>

<Ti prego! Avanti Augusta che cosa ti costa?>

<Ve bene Everett Kenneth Ross, ti racconterò una delle mie missioni.
Ci sarebbe quella in cui ho salvato i mutanti, oppure quella dove ho spaccato le ossa a un affiliato dell'HYDRA.>

Così Everett mi ha chiesto di parlargli di una delle mie missioni, quella di portare in salvo Charles Xavier ed Erik Lehnsherr.

<Maggio 1960...>

Everett mi interrompe per chiedermi quanto ci metterò a raccontargli la storia, perché il signorino ha un meeting a cui non può mancare.

<Se mi lasci parlare ci metto meno di dieci minuti. Altrimenti dieci secoli, tanto io ho tempo.>

Lui si appoggia alla scrivania e mi esorta ad andare avanti con la storia, che tanto per la cronaca non ho neppure iniziato.

<Peggy era stata contattata da un tale Charles Xavier, che chiedeva aiuto allo S.H.I.E.L.D.
In qualità di direttrice, Peggy, mi chiese di aiutare questo ragazzo che era in grande difficoltà.
Solo che quando arrivai al luogo prestabilito trovai solamente un biglietto ben nascosto con su scritto:"Erik ed io stiamo inseguendo un criminale, ti lascio questo chip contenente le coordinate che devi seguire.
C.F.X.">

<C.F.X.? E cosa significa?>

<Ma Everett!> esclamo io tirandogli un pugno sulla spalla <Ti ho detto di non interrompermi! E poi C.F.X. sta per Charles Francis Xavier. Posso andare avanti ora?>

Lui annuisce.

<Bene...
Dopo essere riuscita a trovare i due richiedenti aiuto, vidi che erano decisamente in pericolo.
Si stavano scontrando con un gigante, decisamente troppo per loro.>

<Ma per te no immagino...>

<Avevo visto di peggio
Quando stava per...>

Inizio flashback

Il gigante stava per indirizzare addosso ai due mutanti una colonna d'acqua che nessuno di umano sarebbe riuscito a fermare;
ma Augusta non era un'umana, quindi sarebbe stato facile per lei fermare il gigante.
Si lanciò all'attacco e piombò sbattendo i pugni sul terreno.
Dove la donna aveva colpito la terra si innalzò una muraglia di roccia, impedendo l'inondazione.

<Chi sei?> chiese uno dei due.

<Sono Augusta Octavia Minervalis, agente dello S.H.I.E.L.D. e sono qui per portarvi in salvo!>

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora