𝐿𝑎 𝑉𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐵𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑒𝑙𝑙𝑖

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Nonna e zio Apollo ci portano nella fucina di Vulcano sotto l'Etna, che pare essere il luogo più sicuro di tutti, oltre ai Campi Elisi.

<I tuoi genitori si sono rifugiati a Napoli dagli Esposito assieme ai Calisto.
La situazione è alquanto pericolosa.> spiega mia nonna dopo aver distribuito dell'idromele per tutti.

<Quindi era una trappola?> domanda Daisy.

<Sì. Mi dispiace tanto.> dico io.

Devo ringraziare tutti gli dei se mia nonna è riuscita a trovarmi, perché altrimenti io in questo starei vagando per i Campi Elisi con Ottaviano.

<L'importante è che stiate tutti bene adesso!> grida mio zio Apollo dall'altra stanza.

<Sì, grazie signor Apollo.> urla a sua volta Everett <E ovviamente anche a lei signora Minerva.> aggiunge riducendo il tono della voce.

<Non c'è di che.> e dopo se ne va.
Così, senza aggiungere altro.

Anche i miei amici, su mio ordine però, vanno a dormire, lasciandomi da sola sul divano.

<Carino il biondo.>

<Che cosa ci fai tu qui?>

<È la fucina di mio marito.>

<E a lui sta bene condividere le cose con te?
No, perché a me darebbe un sacco fastidio dividere qualcosa di mia proprietà con un partner che mi ha messo le corna;
e guarda un po' è proprio il caso tuo e di Vulcano.>

Venere si siede sul bracciolo del divano e mi posa un plaid sulle gambe.

<Ripeto, carino il tipo! È occupato?>

<No, ma non è un tuo problema.>

La dea della bellezza e dell'amore fa una smorfia e scuote la testa:<Si vede che sei proprio mia nipote!>

Sta volta, quella a scuotere il capo, sono io:<Non sono tua nipote.> scandisco subito dopo.

<Se sei così bella un motivo ci sarà no?>

Faccio finta di addormentarmi, ma lei inizia a raccontarmi di tutte le volte che ha fatto cadere gli uomini del Campidoglio e Palatino ai suoi piedi; aggiungendo sempre nuovi particolari, guarda caso, piccanti.

E continua piazzando frasi a caso come "io alla tua età ero già ambita da tutti gli dei, soprattutto dopo la mia vittoria di Miss Roma..."
Secondo me neppure esiste quel concorso, ma meglio non dirlo.

<Solo una domanda.>

<Certo cara, dimmi pure.> mi dice lei con una voce tremendamente smielata.

<Ma chi te l'ha chiesto?>

Venere finge di offendersi e mi tira una portentosa sberla sulla coscia.

<Ahia!>

<Io ti sto dando dei consigli sul come conquistare un uomo e tu mi tratti così?>

<Ma se mi stai raccontando solo della tua vita privata!>

La dea rimane ammutolita.

<Sono punti di vista...>

Ovviamente i miei sono sbagliati.

•••

Penso di essermi addormentata mentre Venere parlava, perché mi risveglio tutta bella intontita ancora sul divano e con il plaid sulle gambe.

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Where stories live. Discover now