𝐿'𝑒𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑑𝑜𝑛𝑒𝑖𝑡𝑎̀ (𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎)

46 2 1
                                    

Ho appena finito di fare le analisi del sangue.

Non credo di essere mai stata così in ansia in tutta la mia vita.
Dovrò aspettare ben una settimana per ricevere la mia scheda aggiornata.

Ora abbiamo la prova pratica: un duello.

Daisy contro Wanda.
Strange contro T'Challa.
E Danvers contro di me.

Regola principale: NON uccidere il tuo avversario.
Se non me lo avessero detto loro avrei strangolato Carol...

<Spero che tu non deluda le mie aspettative, altrimenti dovrò pagare la cena a Fury.>

<Tranquilla Maria, farò il culo a Capitan Marvel.>

Maria Hill...
La prima persona "giovane", assieme a Coulson, a credere nelle mie doti eroiche.

È stata lei a convincere Fury a darmi una possibilità come Avenger.

Poi si sono convinti pure lo S.H.I.E.L.D., il mondo intero e poi l'universo.
Non male come risultato.

<Vai. Tocca a te! Buona fortuna Augusta!>

Carol ed io veniamo posizionate l'una di fronte all'altra.

Lei, come tutti noi, porta una canottiera nera con lo stemma dello S.H.I.E.L.D. e dei pantaloni neri non troppo attillati.

<I polsini che avete servono per monitorare il vostro sforzo durante il combattimento.
Che la sfida abbia inizio!>

Danvers inizia subito sferrando un calcio all'altezza del mio addome.

Incasso il colpo indietreggiando un pochino.

Dopodiché ricomincia il suo attacco senza escludere anche colpi bassi.

<Augusta ma che diamine fai?!> strilla lei ad un certo punto.
<Avresti dovuto tirarmi una di quelle tue scariche elettriche da almeno dieci minuti!>

Ricomincia poi la sua raffica di pugni e calci.
Sento la sua mano serrata arrivarmi all'altezza dello zigomo destro e un'altra sul naso.

Sangue.

É la prima cosa che si nota quando abbasso lo sguardo.
Ed è mio. Non di Danvers.

Il mio sangue.
Erano anni che non accadeva una cosa del genere.

<Avanti Minervalis!> grida la mia avversaria.

Faccio per usare i miei poteri, ma non ci riesco. È come se avessi un impedimento.
Nel frattempo Danvers mi scarica contro il muro con una tale forza che rimango a terra per circa tre minuti.

<Hey! Hey! Augusta! Perché non hai reagito?>

<Ci ho provato! Ma non ce la faccio.
Non riesco a usare i miei poteri!>

Tutti i presenti rimangono senza parole.
Nessuno osa fare domande, e per fortuna, perché non saprei dare delle risposte.

<È tutto a posto; risolveremo il problema!> a parlare è Daisy, che si è avvicinata per aiutarmi.

<Grazie.
Forse è meglio se vado a riposare.>

Ottengo il permesso di lasciare la stanza e mi dirigo verso la camera che mi hanno assegnato e Ross si offre di accompagnarmi.

Ma chi ti vuole. Dimmi. Chi?

<Come ha già detto Daisy, provvederemo a farti riavere i poteri.
È una promessa.>

<Buona fortuna allora...
Non sarà facile.>

<Prima del tuo coma cos'è successo?>

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Where stories live. Discover now