𝑅𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀

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Narratore

Augusta, dopo essere guarita definitivamente, ricomincia i suoi allenamenti per migliorare le sue prestazioni durante le battaglie.

<Non male...> commenta Ross giocherellando con il suo tablet.

<Non male? Come solo non male?!
Sono stata perfetta!> ribatte la ragazza asciugandosi il sudore.

<Decido io quando una cosa è perfetta, intesi?>

Augusta alza le spalle e si avvicina a Everett.

<Ho superato di gran lunga gli standard di Fury...
Che diamine hai da ribattere?>

L'agente alza lo sguardo e scuote la testa.

<Se tu non avessi infranto le regole probabilmente ora come ora non avrei alzato l'asticella...>

<Ma quanto sei esagerato e vendicativo?! T'Challa non ci ha messo tanto per perdonarmi!>

<È un sovrano di buon cuore...>

Dopodiché intima alla ragazza di continuare con gli esercizi.

Ad un certo punto Augusta si blocca.

<Perché ti sei fermata?
Ti fa male la mano?>

La ragazza scuote la testa e gli fa cenno di avvicinarsi.

Non appena l'uomo esegue l'ordine lei lo atterra con una semplice mossa.

<Ma cosa diamine ti è preso?!>

<Avevo bisogno di un compagno di allenamento!>

Everett si rialza e inizia ad ansimare.

<Mi hai fatto prendere un infarto! E mi hai fatto male alla schiena...>

<Scusami tanto agente dei miei stivali.>

Il biondo alza lo sguardo minaccioso per poi avvicinarsi alla protetta.

<Ah... quindi per te sono l'agente dei tuoi stivali?>

Augusta con un ghignò stampato sulle labbra annuisce senza proferire parola.

<Forse l'altro lo era...
Figlia della Sapienza.>

Augusta si allontana istintivamente, ma si ritrova Ross subito alle spalle, che le sferra una pugnalata dritta nel petto.

°°°

<Cosa diamine è successo?!>

Augusta si sveglia di soprassalto, è nel suo letto.
Nel suo vero letto.

<Augusta! Augusta! Finalmente sei sveglia!>

La voce è quella di sua madre, Marta Giulia Calpurnia, che si è precipitata a sincerarsi delle condizioni della figlia.

<Madre cosa mi è successo? E cosa significa che finalmente sono sveglia?> domanda lei con le lacrime agli occhi.

<Ma non ti ricordi nulla?
Quello che consideravi il tuo migliore amico ti ha venduta a Tempo...
Uno dei suoi scagnozzi ti ha aggredita e sei finita in coma.>

Augusta inizia a piangere a dirotto.

La madre la abbraccia e le accarezza la testa dolcemente.

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora