Dopo l'incidente dell'aeroporto Everett si è preoccupato di farmi avere i medicinali per alleviare il mio dolore.
La spalla sta mattina mi fa particolarmente male, probabilmente perché mi sono addormentata in una posizione strana.
<Buongiorno.>
<Non è un buongiorno, ma ti ringrazio lo stesso.>
Everett si avvicina e si siede al mio fianco, accarezzandomi poi i capelli.
<Ti ho portato una tisana.>
<Grazie, ma potevo benissimo alzarmi a prendermela da sola.>
<E rischiare di farti del male ancora?
Non esiste proprio!>Oddio, Ross l'iperprotettivo infermiere mi mancava proprio.
Però devo ammettere che è carino, molto carino.
Non-pensate-male-grazie.<Finché non guarisco che cosa farò?> domando io tra un sorso di tea e l'altro.
<Ti porto nel mio ufficio di Washington.>
<Perché mi sembra molto una proposta alla Christian Grey?>
L'agente della CIA si mette a ridere di gusto e mi tira una dolce gomitata all'altezza del fianco.
<Ma parli sul serio? Io sono una brava persona, mica un malato del sesso...>
Certo...
Perché la tua stanza dei piaceri sarebbe piena di lacca per capelli.
E spiegami chi ci vorrebbe entrare in una stanza del genere.
Ti prego illuminami.<Stavo scherzando...> dico io sbuffando.
È tornato ad essere il permaloso.
Devo ammettere però che il suo umore vada in base alla situazione e al grado di difficoltà di essa.
Ora ad esempio si sente terribilmente in colpa per ciò che mi è capitato e fa di tutto per farmi sentire a mio agio e protetta.
<Fra meno di dieci minuti partiamo, vedi di non lasciare nulla.>
•••
<Hai preso tutto?> è la prima cosa che mi chiede non appena ci sediamo in aereo.
<Sì.>
<Sicura? Guarda che se...>
<Puoi smetterla per favore di assillarmi con le tue domande da genitore in preda a una crisi di nervi?>
<Non si risponde a una domanda con un'altra domanda.> ribatte lui con tenacia.
Gli rivolgo un sorriso smagliante prima di mettermi a leggere un quotidiano dove si parla del mio quasi omicidio.
<Spero tu sia soddisfatta di quell'articolo.>
<Ross ti prego smettila.
Lo so che ti sei spaventato a morte quando mi hanno sparato, ma ora sto bene ed è anche merito tuo.>Ross rimane impietrito, sono sicura stia per chiedermi se quello che dico è vero oppure una baggianata.
Ma non ha il tempo di farlo perché ritorno alla mia lettura e fingo di non sentirlo.
<È inutile che fingi di non sentirmi.
Lo so che invece ti stai burlando di me sotto ai baffi e che...><Stop. Riesci a stare qualche minuto in silenzio per favore.
Non riesco a seguire il discorso del giornalista altrimenti.>
JE LEEST
𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜
Fanfictie-> I VOLUME Augusta Octavia Minervalis è una studentessa di storia antica e vive a Roma con i suoi genitori. A causa di uno spiacevole inconveniente che potrebbe rovinare la sua reputazione da supereroe della Città Eterna si vede costretta a lascia...