«Jimin ti prego» congiunsi le mani supplicando il mio migliore amico di darmi quelle maledette medicine dato che il dolore alla coscia mi stava letteralmente uccidendo. Ma lui non voleva saperne di collaborare continuando addirittura ad ignorarmi. Jungkook invece rimaneva indifferente assistendo ad ogni bisticcio creatosi tra me e l'altro ragazzo.
«Kookie perché non volete darmeli?» Lui sbuffò raggiungendomi sul materasso per ripetere la stessa identica cosa che disse alcuni minuti prima.
«Diventi scema quando li prendi, non voglio ritrovarmi con una gamba piena di cerotti rosa. Per staccare quei cosi mi ci è voluta tutta la notte» sbuffai annoiata. Ero rinchiusa in questa stanza da due giorni, Yoongi non si faceva vedere quasi mai, le blackpink non venivano mai a farmi visita e come se ciò non fosse già abbastanza straziante potevo passare solo tre ore con massimo due persone al giorno. Insomma un vero e proprio carcere, e la cosa peggiore fu il fatto che nessuno volle dirmi il motivo di tutto questo. Ma io ero più che sicura che il bianco centrasse qualcosa.
«Io voglio uscire» sbottai lanciando la forchetta di plastica, che prima avevo usato per mangiare il mio riso, verso Jimin. Lui mi guardò annoiato ma non mi degnò neanche di una risposta. Odiavo tutto questo, odiavo non poter vedere Yoongi, e odiavo rimanere sopra un dannato letto. Ma presto tutto questo sarebbe finito, dovevo solo aspettare che la gamba fosse guarita poi avrei potuto esplorare questo luogo.
«Hai la gamba che non funziona»
«Ma va che genio» incrociai le braccia, i ragazzi erano nella mia stanza da circa due ore e in questo asso di tempo non avevamo fatto altro che litigare. Mi faceva male vederli così arrabbiati nei miei confronti ma non reggevo l'idea di dover essere sempre all'oscuro di tutto, perciò avrei cambiato atteggiamento solo quando mi avrebbero rivelato perché cazzo stavo chiusa qua dentro.
«Jungkook andiamocene mi sono rotto il cazzo» sbottò Jimin lasciando il corvino letteralmente senza parole. Lui sembrò pensarci su ma scosse la testa rincuorandomi.
«Non voglio lasciarla da sola, sono due giorni che la teniamo rinchiusa comprendila.»
«Vedi lui si che è intelligente, ma non me ne frega un cazzo, sono sempre arrabbiata. Sono scappata da MG ed ora mi ritrovo di nuovo rinchiusa dai miei migliori amici e dal mio ragazzo. Oh ma cazzo Yoongi appena si fa vedere mi sente» gli occhi iniziarono ad inumidirsi per la frustrazione, non facevo altro che piangere, ero debole, che stupida.
«Iseul ti abbiamo già spiegato che lo stiamo facendo per il tuo bene»
«Sono due giorni che mi ripeti questa frase Jimin!» urlai con le lacrime agli occhi «Ora non ne posso più, uscite tutte e due! Fuori!»
«Con piacere» Jimin uscì dalla piccola stanza sbattendo fortemente la porta. Inutile dire che ci rimasi malissimo nel vederlo andare via, ma di cosa me la prendevo, io gli avevo chiesto di andare via, lui aveva semplicemente accettato. E lo stesso successe con Jungkook ma lui prima di andarsene mi baciò la guancia e asciugò con dolcezza le mie lacrime di frustrazione facendomi sentire leggermente più tranquilla. Ma di certo non abbandonai l'idea di capire cosa mi stesse nascondendo Yoongi, sarei andata in fondo a questa questione.
-
Passarono sei ore dall'ultimo incontro con i miei migliori amici e, da quello che l'orologio mostrava sul suo schermo antico le sue lancette indicavano le tre e dieci minuti di notte. E ciò significava che la probabilità di incontrare uno dei ragazzi e quindi di fallire era pari allo zero percento. Tutti erano nelle loro rispettive camere a riposare, tutti tranne me ovviamente.
«Ora gli faccio vedere io a Yoongi, se lo trovo lo riempio di tante quelle parole che rischierebbe di diventare sordo. Anzi ma che dico gli scrivo una canzone intitolata "Ma guarda tu sto stronzo"» borbottai cercando di scassinare la porta in legno per uscire da quell'inferno. Ma inutilmente dato che poco dopo scoprii che la serratura non era mai stata bloccata, ero stupida, lo sapevo.
Con un po' di difficoltà mi affacciai al di fuori dal mio "territorio" vedendo un lungo corridoio pieno zeppo di porte. La mia camera era l'ultima della fila e ciò mi permise di ispezionare meglio il tutto.
Ma io mi chiedevo come cazzo fosse possibile che mi facevo rinchiudere sempre!? Porca miseria almeno un po' di originalità, mi potevano spedire in Africa almeno avrei potuto giocare con le giraffe.
«Sapevo non mi avresti ascoltato» mi immobilizzai al suono della voce di Yoongi. Bene, proprio colui che volevo incontrare.
«Sei un fottuto stronzo! Mi hai rinchiusa anche tu come tuo fratello, sei uguale a quel pezzo di merda, vaffanculo Yoongi!» Oh no, cazzo ditemi che non l'avevo detto ad alta voce. Ma dell'espressione scioccata del bianco capii che l'avevo fatto. Porca miseria, dovevo essere più discreta.
«Noi abbiamo rotto» mi si spezzò il cuore nel dire quelle parole, io lo amavo con tutta me stessa e lasciarlo così mi risultò un impresa. Ma in preda all'esaurimento non ragionai prima di parlare dicendo così solo delle stupidaggini che non pensavo realmente.
«Ah si? Abbiamo rotto perché ho cercato di proteggerti da questo posto!? Abbiamo rotto perché mi sono preoccupato per te!? Tu non sai cosa cazzo si trova qua dentro!» mi urlò, ma non mi feci intimidire. In poche parole se iniziava una litigata con me era impossibile finirla, a meno che non sarebbe successo un miracolo.
«So badare a me stessa smettila di proteggermi, ci riesco benissimo da sola» Yoongi mi afferrò per un braccio e mi riportò in stanza ignorando tutte le mie lamentele. Non volevo essere di nuovo rinchiusa.
«Questo posto è pieno di ragazzi che hanno compiuto stupri, omicidi, rapine e molte altre cose. Non capisco davvero come mai ci troviamo sempre in situazioni del genere ma puntualmente le blacpink fanno le brave ma tu no! Cristo tu devi sempre ribellarti!»
«Ecco, grazie per avermelo detto dopo due fottutissimi giorni, non ti sei fatto vedere per niente! Pensavo mi odiassi ancora per il pompino che feci a MG» Le mie gambe cedettero e caddi rovinosamente sul pavimento peggiorando drasticamente la situazione delle mie ferite, le lacrime ormai avevano già ricoperto il mio viso mentre la figura di Yoongi si avvicinò a me per consolarmi, ma come una stupida mi allontanai.
«Io ti ho già chiesto scusa, ma tu sei ancora arrabbiato, lo percepisco!»
«Si, lo sono. Cazzo se lo sono!» sbottò. E lì la mia pazienza scattò, anche se era già andata a farsi fottere due secondi fa.
«Cosa vuoi che faccia per farmi perdonare!? Lo vuoi anche tu un pompino? Bene te lo faccio!» Yoongi strabuzzò gli occhi confuso mentre asciugai le mie lacrime che non accennavano a smettere di cadere. Dopodiché si avvicinò e mi abbracciò. Io mi lasciai finalmente andare nel suo abbraccio e incatenai le nostre gambe cosicché potessimo entrare ancora di più a contatto.
«I-Io ti amo, non è vero che abbiamo rotto, ritorniamo insieme ti prego» il bianco sospirò ed annuì. In quel momento tutta la rabbia racimolata nel corpo svanì lasciando spazio solo all'amore. Quello che io avevo bisogno di provare e soprattutto di ricevere.
«Ti amo anch'io, ma ascoltami la prossima volta» mi staccai da lui e faticando un po' lo trascinai sul mio materasso. Il ciclo era finalmente finito ed ora ero finalmente libera di fare qualsiasi cosa con il bianco.
«Facciamo l'amore?» Il mio capo era poggiato sul petto di Yoongi mentre le sue mani mi accarezzavano dolcemente i capelli. Quel tocco era così delicato e amorevole che mi venne quasi da piangere. Era da tanto che qualcuno non mi accarezzava così dolcemente, e una sensazione mi suggerì che questi sarebbero stati i piaceri che mi avrebbero accompagnata a vita.
«Non vedo l'ora, anzi preparati che in questi due giorni lo faremo per tutto il tempo.» sussultai alle parole "in questi due giorni" perché mai dire così quando saremmo rimasti qui per...sempre? O forse no.
«Cosa succederà tra due giorni?»
«Sono un emerito deficiente, sono un emerito cretino. Ma bellissimo e sexy, però stupido» mi accigliai aspettando che continuasse la frase ma non lo fece. Feci per ribattere ma Yoongi iniziò a far scendere le sue mani verso la parte più intima del mio corpo. E lì decisi di lasciar stare quell'argomento e mi persi completamente in lui.
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Holaaa!!!
Scusate per i vari errori,spero che vi sia piaciuto il capitolo.
La prossima sarà una smutttttt😉😏❤️
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•~The "college" of Seul~•
Novela Juvenil[COMPLETA] Iseul è una bellissima ragazza di 18 anni, con un carattere molto forte e vendicativo. La sua vita scolastica non è molto diligente per questo i suoi genitori decisero di mandarla in un "college" di Seul, impedendole di ballare e cantare...
