~Ci riusciremo?~

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La figura di MG entrò subito nella mia visuale facendo tremare il mio corpo. Se mi avesse scoperta adesso sarebbe stata la fine del nostro piano, la fine di tutto.

Lui iniziò a controllare ovunque ma non riuscì a trovarmi dopodiché chiuse la porta facendo un baccano tremendo. Sospirai sollevata ma aspettai comunque qualche minuto prima di uscire dal mio nascondiglio, di certo non ero stupida come le protagoniste dei film horror.
La porta si spalancò di nuovo mostrando la dolce figura di Jennie che mi esortò ad uscire di lì.
La guardai meglio negli occhi e notai che fossero spenti, quasi sfiniti.

«Jennie tutto ok?» le domandai seguendola fuori dalla lavanderia ed entrando successivamente nella mia camera. Lei non rispose ma si limitò ad annuire, non le credevo, stava mentendo era successo qualcosa.
Nascosi i paracaduti sotto al letto e mi sedetti su di esso esortandola a fare lo stesso. Rose, Lisa e Jisoo erano stese sul pavimento esauste forse per la fatica fatta nell'intrattenere MG ed il resto dei ragazzi.

«Ragazze venite qui e raccontatemi cosa è successo»

«La solita merda, pompino qui, pompino lì. Fammi una sega, lasciati toccare...» Rose sospirò sdraiandosi vicino a me, andai ad abbracciarle tutte ma la reazione di Jennie mi lasciò completamente esterrefatta, lei scoppiò in lacrime.

«È morta, Nayeon (Twice)» singhiozzò tra le mie braccia spezzandomi il cuore. Rimasi immobile stringendola forte a me. Da quello che le ragazze mi raccontarono al college lei e Nayeon legarono molto fin dalla prima volta che si incontrarono e quando le Twice furono vendute a qualche uomo sconosciuto Jennie ne soffrì molto. Perciò questa notizia l'avrà destabilizzata parecchio.

«Mi dispiace Jennie, ora però starà riposando in pace là su. Dovremmo essere felici per lei» cercai di tranquillizzarla ma senza successo. Allora decisi di lasciarla sfogare tra le mie braccia fin quando non si fosse completamente liberata di tuto quel dolore interno che l'affliggeva. Quando finalmente si calmò sorrise a tutte ringraziandoci dopodiché cercò di mostrarsi forte esortandoci a buttarci da quel grattacielo e scappare di lì.

«Avete capito quale cordicella tirare?» tutte annuirono.

«Andremo in ordine alfabetico...mi butterò prima io, poi Jennie, Jisoo, Lisa e l'ultima sarai tu Rose.»

«D'accordo».

Spalancai la grande finestra di camera mia e indossai il paracadute guardando successivamente in basso. Era alto e ciò mi spaventava, ma non avrei dovuto tirarmi indietro. Non dopo tutto quello che avevamo affrontato fin ora.

Uno...due...tre...saltai.

Subito una sensazione di vuoto mi colpì, il vento sfiorava dolce i miei lineamenti mentre sferragliava violentemente le dolci ciocche dei miei capelli rossi.
Tirai con forza la cordicella del paracadute e poco dopo mi ritrovai ad ondeggiare nell'aria però quando l'altezza diminuì la velocità del paracadute aumentò facendomi raggiungere l'asfalto sempre più violentemente. L'impatto con il terreno fu abbastanza burrascoso e nell'atterraggio sfortunatamente mi slogai una caviglia.
Il resto delle ragazze arrivò da me senza nessun danno imponente rendendo la nostra fuga più efficace.

«Iseul tutto ok?» domandò Jennie mettendo velocemente una mano sul mi fianco per aiutarmi a camminare. Annuì mentre mi aggrappai con l'altro mio braccio alla sua spalla, diamine la caviglia bruciava.

«Il microchip, dammelo» porsi il piccolo oggetto a Jisoo e ritornai a camminare sempre grazie all'aiuto della ragazza al mio fianco. Il microchip volò su un camion della spazzatura che passava da queste parti mentre il resto dei paracaduti venne lasciato lì per terra.

«Ragazze corriamo come non mai, se ci trovano siamo morte» tutte annuirono e iniziammo a correre a perdifiato seguendo in tutto e per tutto l'autostrada sperando di arrivare il prima possibile ad una città.
Dopo circa quattro ore di corsa stremante le forze iniziarono a scarseggiare mentre le pulsazioni della caviglia aumentarono facendomi accasciare a terra per il dolore. Il posto in cui eravamo arrivate distava circa altri 100km dalla città, quindi ci sarebbe voluto un altro bel po' di tempo prima di arrivare a destinazione. Ma la parte peggiore era la solitudine che aggeggiava nell'autostrada, non c'era nessuno.

«Ragazze andate, io sono solo d'intralcio. A quest'ora si saranno già accorti della nostra assenza, se vi trovano siete morte.» mi sdraiai sull'asfalto ed ansimai in cerca d'aria. Lisa si avvicinò con sguardo sicuro verso di me e successivamente mi diede un forte scappellotto dietro la nuca.

«Se dici un'altra cosa del genere dirò a Suga di non farti camminare per due mesi.» incrociò le braccia offesa mentre io arrossì. Stranamente mi venne di sorridere e lo feci, però quando feci per alzarmi e continuare a correre con loro uno sparo mi bloccò.

Voltai la testa di lato e riconobbi subito i lineamenti di MG, cazzo...cazzo...cazzo! Ci avevano trovate!

«Avete già finito il vostro pigiama party?» esclamò spaventandomi. Ma quello che mi preoccupò di più fu quel rumore assordante che si susseguì e successivamente il dolore indescrivibile alla coscia destra. Mi aveva colpito.

«Iseul!» urlò Rose visibilmente preoccupata ed in preda al panico, ma anche questa volta uno sparo la interruppe facendola mugolare dal dolore. L'aveva colpita al braccio. Lurido bastardo.

«Ma come di già, peccato sono arrivato tardi» sbiancai, i miei occhi si riempirono di lacrime e il cuore sembrò esplodere nel petto. Yoongi era davanti a me in tutta la sua bellezza e con lui c'era tutta la squadra dei BTS seguita dagli Exo e molte altre squadre di cui i nomi mi erano sconosciuti.

«Fratellino ci rincontriamo, come stai?» fratellino? E-era suo fratello?

«Min Geum-jae, è davvero orrendo rincontrarti» sorrise il mio ragazzo ordinando successivamente al resto dei ragazzi qualcosa che non riuscii a capire. Il dolore alla coscia era diventato davvero insopportabile, e subito mi voltai verso Rose, la quale era per terra in lacrime.
Senza badare alla caviglia e alla gamba gattonai fino alla sua figura, accerchiata dal resto delle blakpinkck che cercavano invano di fermare il sangue, per accertarmi che stesse bene.

«Ragazze come sta?»

«Dopo lo sapremo adesso vieni qui bisogna fermare il sangue» non ebbi neanche il tempo di riflettere che Lisa aveva già strappato la mia maglietta, lasciandomi completamente in reggiseno, per poi legarla intorno allo sparo e fare pressione. Urlai dal dolore rannicchiandomi di me stessa, bruciava da morire.
Il sonno iniziò a prendere il sopravvento chiusi un secondo gli occhi ma quando gli riapparii non vidi più Lisa ma i volti dei miei migliori amici.

«Jimin, Kookie» singhiozzai tra le loro braccia, mi stavano stringendo forte a loro mentre le urla di dolore, i suoni degli spari e gli ordini di qualcuno si affievolirono.

«Piccoletta devi resistere, non chiudere gli occhi ti prego» le potenti e muscolose braccia di Jungkook mi sollevarono da terra e, seguito ovviamente da Jimin, mi portarono in una sottospecie di camion parcheggiato malissimo in mezzo al nulla.

«Rose, Yoongi?»

«Stanno tutti bene, tranquilla adesso però faremo la stessa cosa che le ragazze hanno fatto con Rose. Il proiettile è ancora dentro di te bisogna rimuoverlo, ti lascerò nelle mani di Jin e ti prego resiti abbiamo bisogno di te» esclamò coprendo il mio busto scoperto con una sua felpa dopodiché mi baciò la guancia. Io mi dimenai con tutte le forze, nei film d'azione estrarre un proiettile era davvero doloroso e di certo non avrei voluto provare quel dolore visto che già ne stavo avendo abbastanza.

«J-Jimin no, no. Kookie ti prego no» singhiozzai e mi dimenai quando le braccia di Jin mi afferrarono e mi portarono dentro a quel dannato camion. Che l'incubo inizi.

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~⚠️Importante⚠️
Ci tenevo a specificare che il carattere del fratello di Yoongi NON è uguale a quello della realtà.
È tutto frutto della mia immaginazione NON CONFONDETE REALTÀ E IMMAGINAZIONE.
IN QUESTA STORIA TUTTO CIÒ CHE È PRESENTE È FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE.
NON CONFONDETE VI PREGO.

Detto ciò spero vi sia piaciuto il capitolo. ❤️

•~The "college" of Seul~•Where stories live. Discover now