~benvenuto~

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La diciottenne aveva intenzione di scappare, non avrebbe mai rinunciato al suo sogno di diventare una rapper e ballerina professionista, non accettava il fatto di essere stata privata delle uniche due cose che la rendevano felice.

"Tanto i miei genitori non ci sono quindi posso scappare e avverare i miei sogni tranquillamente"pensò

L'aereo atterrò sulla pista d'atterraggio e tutti i passeggeri,compresa Iseul, scesero dalla vettura,

«merda!» esclamò la ragazza quando vide dei furgoncini neri con scritto "university Seul"  probabilmente erano venuti per prelevare i ragazzi che come lei sono stati costretti ad andare in quella prigione,

Due uomini vestiti totalmente di nero scesero da uno dei furgoncini e iniziarono ad avvicinarsi alla ragazza, Iseul accorgendosi del fatto che l'avevano riconosciuta iniziò a correre verso l'uscita per andarsene da quel posto,

Nonostante la sua scarica di adrenalina e la sua notevole velocità venne presa da questi due uomini molto più forti e veloci di lei,

«lasciatemi cretini»urlò Iseul dimenandosi

«senti ragazzina smettila di agitarti o ti facciamo addormentare»la minacciò il primo uomo

«BRUTTO DEFICIENTE NON MI FAI PAURA, ADESSO LASCIATEMI COGLIONI»Iseul continuò ad agitarsi e a scalciare mentre veniva trascinata di peso verso il furgoncino bianco

«Ah, ma guarda! Questa è la prima ragazza che viene inscritta alla nostra "università" sarà davvero così tremenda!?» chiese ironico il secondo uomo

«Non riuscirete a farmi imparare le "buone maniere" sarà tutto fiato sprecato, ho troppa rabbia dentro di me»

«Stai zitta hai parlato troppo ragazzina» detto questo il primo uomo cacciò un panno umido dalla sua tasca e lo mise sulle labbra di quest'ultima che in pochissimo tempo cadde a terra addormentata.

I due uomini la caricarono nel furgoncino pieno di altri ragazzi addormentati e salirono anche loro nel suo interno per portarli nell'edificio che presto si dimostrerà un inferno.

Iseul aprì i suoi grandi occhi azzurri e si ritrovò legata ad una sedia con delle manette ai polsi e delle corde che le bloccavano le gambe, ovviamente cercò di liberatasi in tutti i modi ma niente funzionò, i suoi sforzi erano inutili.

«BRUTTI PEZZI DI MERDA! SLEGATEMI»urlò la ragazza con i polsi doloranti e sanguinanti per il continuo sfregamento,

«STRONZI,COGLIONI,CRETINI...» Iseul continuò ad insultare i due uomini ma venne interrotta dalla serratura della porta che si aprì mostrando un altro uomo molto più grande dei due che l'hanno presa,

«Iseul giusto?»chiese entrando nella stanza buia,
ma non ricevendo risposta continuò«io sono il signor Lee, non credevo fossi così pimpante» ridacchiò l'uomo

«oh mi creda vecchio non sa niente di me» rispose finalmente Iseul

«hai anche una lingua tagliente a quanto pare»

«Slegami» ordinò freddamente la ragazza dai capelli rossi

«tesoro, qui gli ordini li dettiamo noi»

«brutto cretino sto sanguinando non vedi!?»

«si ho visto, però se magari evitavi di scappare e dimenarti in quel modo non saresti qui legata non trovi?»

Iseul perse la pazienza e con uno stacco di gambe più potente degli altri riuscì a rompere le corde che la bloccavano, successivamente si alzò dalla sedia e le tirò un calcio rompendo la parte di sopra per riuscire a muoversi più liberamente.

«Ma come hai fa...»prima che il Signor Lee terminasse la frase, Iseul lo colpì allo stomaco riuscendo a rompere ancora di più il resto della sedia.

L'uomo cadde a terra urlando mentre lei riuscì a spezzare in due la catena delle manette e uscì da quella stanza correndo,

Purtroppo la sua corsa finì velocemente a causa di un altro maledetto uomo che le diede un forte pugno sul viso, rompendole il labbro inferiore, Iseul rimase stordita da quel colpo e involontariamente si immobilizzò permettendo così all'uomo di portarla in un altra stanza.

L'uomo spinse Iseul all'interno della stanza con troppa forza facendola cadere sulle ginocchia che successivamente presero a sanguinare...

«deficiente del cazzo»imprecò la ragazza

«tesoro cerca di non farti uccidere»dopo questa breve frase l'uomo richiuse la porta a chiave,

«pezzi di merda»

Iseul dopo le varie imprecazioni si guardò finalmente intorno: la stanza era molto spaziosa con pareti rosse e un pavimento grigio privo di armonia. In un angolino della stanza c'era una piccola stanzetta in cui si trovava il bagno e 5 armadietti, usati sicuramente per contenere vestiti e biancheria.
Ma un piccolo particolare attirò la sua attenzione, la stanza possedeva otto letti: sette disfatti e ricoperti di vestiti mentre l'ottavo era ordinato e il lenzuolo era posizionato perfettamente.

«Ditemi che è uno scherzo» sussurrò la ragazza supponendo che in quella stanza non sarebbe stata da sola ma avrebbe avuto la compagnia di 7 persone,

molto probabilmente 7 ragazzi...

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Ho deciso di pubblicare anche un secondo capitolo per permettervi di capire un po' meglio la storia, spero vi sia piaciuto.

Lasciate un commento e una stellina, al prossimo capitolo gente 💕

•~The "college" of Seul~•Onde histórias criam vida. Descubra agora