~Save me pt.1~

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Prima di leggere il capitolo vorrei dirvi che questo è uno dei miei preferiti, spero possa piacervi ed emozionarmi, proprio come ha fatto con me. Detto ciò vi auguro una buona lettura. ⚠️

Pov's Yoongi

«Che cazzo vuole quello?» chiesi non riuscendone più a sopportare quell'insolita vicinanza tra la mia Iseul e quel ragazzo dai capelli castani.

«Come cazzo faccio a saperlo?» Sbuffò Jin facendo aumentare il fastidio all'interno del mio stomaco, non seppi spiegarmi cosa diamine stesse succedendo al mio corpo ma di una cosa ero certo, quello doveva immediatamente allontanarsi da lei. Non sopportavo vederla con un altro ragazzo vicino, un conto erano i suoi migliori amici mentre un altro era quella sottospecie di coso che ci stava provando spudoratamente con lei.
Stetti per andare da loro e parlare cordialmente ma quando vidi la minore arrossire e sorridere per qualcosa che quel troglodito le aveva detto scattai, perdendo ogni briciola di autocontrollo.

«Ora gli faccio vedere io...» sfortunatamente non ebbi neanche il tempo di fare un passo che subito venni bloccato da Jin.

«Wo wo wo, calmati e non fare cazzate» per quanto potessi odiare lo spettacolo che i due stavano mostrando, lo hyung aveva ragione, ora come ora non potevo fare cazzate. Passarono circa altri cinque minuti e la situazione non migliorò, stavo letteralmente impazzendo, quel ragazzo non aveva capito contro chi si stava mettendo, mentre con Iseul avrei risolto più tardi, magari una piccola punizione in stile Babygirl e dadd... Ma che cavolo mi metto a pensare!

«Bene, credo abbiate capito più o meno tutto. Questa è la chiave, domani passeremo da voi» tutto il gruppo salutò cordialmente i nuovi ragazzi e insieme ci avviammo alla porta per uscire di lì, la rossa ci raggiunse immediatamente e dopo aver salutato il suo "amichetto" dai capelli castani uscii dalla stanza.

«Yoongi» mi richiamò ma decisi di ignorarla. Questa volta l'aveva fatta grossa.

«Yoongi» alzò di poco la tonalità di voce e prese a strattonarmi il braccio per farsi notare ma nonostante questo continuai ad ignorarla.

«Perché mi ignori?» chiese con il suo solito sguardo da finta innocente, sorrisi vittorioso e mi avvicinai alle sue labbra.

«Non voglio farti sprecare fiato, ti servirà per dopo»

Pov's Iseul

«Non voglio farti sprecare fiato, ti servirà per dopo» a quelle parole i miei piedi smisero di funzionare mentre le mie guance si colorarono di un rosso accesso simile al colore delle ciliegie. Yoongi continuò a guardarmi con il suo solito ghigno provocante causando in me mille pensieri che di casto non avevano un bel nulla.

«Ragazzi muovetevi su!» Jungkook mi strattonò il braccio portandomi vicino alla maknae Line, decisi di lasciar perdere le parole del bianco e iniziare una conversazione con i ragazzi che non portasse sempre ai soliti commenti perversi che tutto il gruppo amava fare su di me.

«Ragazzi scriviamo una canzone?» esclamai euforica prendendo un foglio e una matita per iniziare ad inventare qualcosa e trascriverla, tutti i ragazzi si girarono nella mia direzione con occhi sgranati e labbra socchiuse, mi venne da quasi ridere per le loro espressioni scandalizzate ma mi trattenni.

«Io voglio aiutarti» sgranai gli occhi quando capii a chi apparteneva quella voce così sexy e annuii contenta buttandomi addosso al ragazzo di cui ero follemente innamorata, Min Yoongi.

«Potrebbe essere una buona idea, magari quando usciremo da qui riusciremo a trovare una casa discografica a cui esporla.» Proclamò Nam grattandosi il retro del collo, sinceramente non avevo mai pensato ad una possibile canzone da cantare davanti ad una casa discografica, ma se davvero riuscissimo a trovare qualcuno che amasse la nostra musica sarebbe stato fantastico dare inizio ad una grande carriera, la carriera dei miei sogni.

«Noi siamo giunti a destinazione, ci vediamo domani piccioncini!» esclamò Jin spingendo il rosa insistente nel ripetere la frase "se scopate mi incazzo" nella solita stanzetta.

«Sugar andiamo?» lui mi guardò infastidito ma nonostante ciò decise comunque di avviarsi insieme a me per arrivare il prima possibile nello spoglio sgabuzzino grigio ormai considerato "la nostra camera".

«Corri entra ci sono le guardie» sgattaiolai dentro la stanza e chiusi la porta alle mie spalle per evitare che le guardie ci vedessero. Successivamente raccolsi da terra la marea di fogli, una penna ed iniziai a scrivere qualche frase semplice ma importante.

Iniziai a ricordare l'inizio di tutto, la notizia che i miei genitori mi diedero a scuola nell'ufficio del preside, in quel momento non riuscivo a respirare, la notte che passai sull'aereo fu un inferno. Credevo fosse un sogno, un sogno talmente brutto da spingermi ad aprire gli occhi per uscirne.

"Voglio respirare, odio questa notte"
"Voglio risvegliarmi, odio questo sogno"

Le lacrime intrappolate dentro di me, il mio "io" ferito bloccato all'interno del petto che mi causava una morte interiore.

"Sono intrappolato in me stesso, sto morendo"

L'abbandono dei miei genitori, le persone più importanti per me mi avevano abbandonata, non volevo rimanere da sola e fortunatamente l'immagine di Yoongi si inoltrò tra le pagine, lui non mi aveva mai lasciata sola ormai ero diventata sua, volevo essere sua. Tra mille pericoli, sofferenze e distruzione c'era sempre quella speranza che portava il suo nome, non riuscivo più a prendere il controllo del mio corpo, ero tutta scoordinata, ma lui ha fatto in modo di rendermi ancora coordinata con solo un semplice tocco.

"Non voglio stare da solo, voglio essere tuo"
"Perché è così buio quando non ci sei?
"È pericoloso essere così distrutti"
"Salvami perché non riesco a prendere il controllo"

Il mio cuore batteva per lui, ormai non riuscivo più a controllarlo, faceva ciò che voleva, lo chiamava per nome, il suo nome. Min Yoongi. In tutto questo buio il suo viso risplendeva, accendendo una luce di speranza nella mia vita.

"Ascolta il mio cuore"
"Fa ciò che vuole, ti chiama"
"Perché in questa profonda oscurità"
"Tu splendi così luminosamente"

Quella sua mano che mi fece provare mille emozioni, quel suo sguardo che ingarbugliava il mio cuore, quel "qualcosa di lui" che volevo diventasse mio. Ti prego Yoongi salvami, salvami da questo mondo pieno di tristezza, salvami dalla paura che convive con me, ti prego Yoongi salvami con il tuo amore. Tendi la mano, sarò pronta ad afferrarla, non mi abbandonare anche tu, salvami.

"Dammi la tua mano salvami"
"Ho bisogno del tuo amore per non affondare"
"Salvami, salvami"

Chiusi immediatamente il foglio su cui avevo trascritto quelle frasi, quella canzone stava diventando troppo dolorosa per me, non riuscivo a sopportare tutti quei ricordi. Alcune lacrime scesero silenziose sulle mie guance tanto silenziose che neanche Yoongi se ne accorse, e così tra lacrime e altre lacrime mi addormentai sperando che la luce del ragazzo dalla pelle candida potesse accompagnarmi anche nel mondo dei sogni.

•~The "college" of Seul~•Donde viven las historias. Descúbrelo ahora