Fierro Chase (parte 48)

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Tutto taceva. Sembrava che un velo di silenzio si fosse posato sulla città e sulla sua distruzione.
Alex e Magnus stavano percorrendo una delle strade principali di Boston. Ogni tanto dovevano deviare per evitare edifici crollati in mezzo alla carreggiata.
-Grazie.- Dopo dieci minuti Magnus interruppe il silenzio.
Alex portò i suoi occhi sull'altro ragazzo e sorrise impercettibilmente -Non dirlo neanche per scherzo.-
-Io...- il figlio di Freyr scosse la testa, -Io non intendevo solo per prima, ma per tutto quello che hai fatto in questi ultimi giorni. Grazie per essere venuto a cercarmi, grazie per avermi salvato.-
Alex allungò una mano e la strinse con quella di Magnus -Beh, se volevi potevo anche non venire.-
Il semidio lo guardò spalancando gli occhi per poi lasciarsi sfuggire una risatina. -Come farei senza di te?-
-Semplice. Non faresti.- il ragazzo gli rivolse un sorriso accattivante.
Magnus scosse la testa divertito e Alex gli diede una pacca scherzosa sulle spalle. Avevano bisogno di distrarsi, di non pensare troppo e di godersi quella tranquilla passeggiata. Una passeggiata che ci porterà entrambi al patibolo, insinuò una vocina nella sua testa.
Alex scacciò via il pensiero e si costrinse a pensare ad altro. Come se fosse facile.
-Raccontami qualcosa di te che non so.- disse.
-Mmm- Magnus strinse le labbra, -qualcosa di bello o qualcosa di brutto?-
-Quello che vuoi.-
-Beh, allora- il ragazzo si grattò la nuca, -una volta mi è capitato di cadere dalle scale.-
-Dovrei ridere e prenderti in giro o sentirmi dispiaciuto?- chiese Alex sebbene fosse tentato di seguire la prima opzione.
-Sono caduto dalle scale davanti a tutta la scuola durante il ballo di fine anno.-
Alex non trattenne una risata. -Wow, che esperienza illuminante. Ti ha cambiato la vita?-
-Non puoi capire l'imbarazzo. Volevo chiedere ad una mia compagna se volesse ballare con me e poi sono caduto. Che figura.-
-Potrei ringraziare il fato allora.- commentó criptico il figlio di Loki.
-E perché?-
Ma Alex non ebbe tempo di rispondere perché un ululato sinistro si levò alla loro destra. Si girarono verso l'origine del suono e trovarono una delle tante creature mutanti di Niddoghr a guardarli. Questa aveva il viso di un rettile e il corpo squamato da lupo. Si avvicinò a loro sibilando e mostrando le due zanne con fare minaccioso.
Alex strinse le estremità della garrota, pronto ad entrare in azione. -Non ci sta attaccando, e questa cosa non mi piace.- sussurrò.
-Non ci attacca perché mi ha riconosciuto.- Magnus fremette alle sue stesse parole.
-Dobbiamo seguirlo?- Alex non staccò i suoi occhi dal mostro che immobile li fissava.
-Sí.- Magnus avanzó verso la creatura, -non credo abbia più senso che tu ti nasconda. Ormai ti ha visto.- il ragazzo si fece prendere dallo sconforto.
Il figlio di Loki lo affiancó con fare rassicurante -Quel che è fatto è fatto. Ora andiamo.-
I due ragazzi presero coraggio e iniziarono a seguire il mostro, che con sguardo predatorio li teneva d'occhio.
Il cuore di Alex gli martellava forte nel petto. Ora non c'era spazio per scherzare, no, ora bisognava pensare al modo per tenere il più a lungo possibile Niddoghr impegnato. Dovevano distrarre lui e le sue forze. Ma come?
Poco dopo arrivarono nei pressi di una grande piazza e altre due creature mutaforma li affiancarono. E poi girarono l'angolo ed eccolo, lì davanti a loro: Niddoghr.
Il mostro era davvero gigantesco e Alex fu costretto a piegare il collo all'indietro per vedere la sua testa. Un brivido lo percorse dalla testa ai piedi e per un attimo perse la presa ferrea sulle estremità della sua garrota dorata.
Si riscosse quando vide altre creature iniziare a seguirli e circondarli. Il figlio di Loki individuó anche dei lupi. Più si avvicinavano a Niddoghr più il numero dei suoi mostri aumentava. E poi gli edifici si aprirono a mostrare interamente il corpo rettilesco. Il silenzio era sparito, facendo spazio ad una cacofonia di suoni animali: il raschiare degli artigli sulla strada, l'ululato dei lupi, il sibilio dei serpenti e il suono di vetri in frantumi.
Avevano raggiunto il centro della città. Avevano raggiunto l'avamposto di Niddoghr.
Il mostro li notó subito e ad una velocità sorprendente per la sua enorme stazza si abbassò al loro livello. Nel gesto molte di quelle creature rimasero schiacciate tra le sue spire, ma Niddoghr non sembrò farci caso.
-Oh, guarda chi sssi vede!- sibiló con voce deliziata.
-Siamo venuti qui di nostra spontanea volontà.- tagliò corto Magnus.
-Come? Ssscusa, ma non ti sssento. Parla più forte.-
Alex vide il ragazzo stringere l'impugnatura di Jack e poi lo sentì ripetere la medesima cosa.
-Ah, di vossstra sspontanea volontà. Mi avete facilitato il compito.- gongolò divertito.
Il piano era quello di fare guadagnare tempo ai loro amici, ma non ci sarebbero mai riusciti se li avessero uccisi subito. Fantastico...
-Niddoghr- Alex fece un passo avanti e guardò intensamente. -Perché hai scelto Magnus?- disse la prima cosa che gli venne in mente.
-Alex Fierro.- il serpente lo guardò con occhi scintillanti -La mia preda.-
-La tua preda?- il semidio si costrinse a tenere la voce ferma.
-Certo. Magnusss era l'esca, e tu la preda.-
-Cosa vuol dire?!-
-Che mi ha catturato per catturare te in realtà.- comprese Magnus.
-Me?- Alex si sentì girare la testa.
-Oh, certo. Magnuss era sssempre pericoloso, ma tu sei sempre sstato la causa del sssuo rapimento.-
Il ragazzo non capiva. Il vero obiettivo era sempre stato lui?
-Ssei tu la persona di cui una vecchia profezia parlava, non il tuo amico- rivelò Niddoghr, -ma devo dire che sssono stato più che felice di dare la caccia a Magnusss. È sstato molto eccitante.-
Sebbene le ultime rivelazioni lo avessero scosso, a quelle parole sentì la rabbia montare dentro di lui.
Al suo fianco il figlio di Freyr si tese e gli mise una mano sul braccio. -Quale profezia?- chiese con tono calmo.
-Alexss Fierro dovrebbe saperlo.- il serpente sibiló divertito.
Al vedere la sua faccia confusa continuò. -Non ti ricordi di quando ti sssei introdotto nell'ufficio di quello ssstupido direttore del Valhalla?-
-E tu come fai a saperlo?-
-Una voce in sssogno ti aveva detto di andare là, dicendo che avressti trovato risssposte.-
La consapevolezza investì Alex. -Eri tu! Tu mi hai parlato in sogno, tu mi stavi guidando verso Magnus!-
Il ragazzo era perplesso.
-Purtroppo in quell'ufficio sssei venuto anche in contatto con una antica profezia. E questo non rientrava nei piani.-
Alex barcolló e ripeté quelle parole che per giorni erano rimaste sepolte nel suo inconscio.

E vien di tenebra,
Il drago che vola,
La serpe scintillante
Da sotto Nidafjoll.
Porta tra le sue ali,
sulla pianura vola.
Niddoghr, i morti.
Ora si inabissa.

-Ma cosa significa?!-
Niddoghr alzò il collo per poi riabbassarlo al loro livello. -Non sssignifica più niente ormai. Voi ssiete qui. Possso uccidervi entrambi adessso, uno per il dissturbo che mi ha fatto prendere sscappando e sspifferando i miei piani. L'altro per evitare che la profezia sssi compia.-
Ma se era una profezia doveva per forza compiersi.
Alex pensó veloce. -Cosí pensi che la mia morte eviterà la tua rovina?-
Niddoghr annuì compiuciuto.
-Ma pensaci, se fosse proprio la mia morte a farsí che la profezia si avveri?-
Ed eccolo, Alex vide il dubbio saettare negli occhi del mostro. In effetti quello che aveva detto poteva essere vero. La profezia non era molto chiara, anzi, in realtà non menzionava proprio una figura che fosse riconducibile al figlio di Loki, a meno che non ci fosse un'altra parte sconosciuta al semidio.
-Praticamente siamo nelle tue mani, potresti ucciderci subito. Ma non ti sembra troppo facile, troppo invitante? Non ti sembra che il fato stia facendo di tutto per farti porre fine alle nostre esistenze?- Alex rincaró la dose e provò un subdolo senso di soddisfazione nel vedere che le sue parole avevano fatto centro. D'altronde era figlio di Loki.
-Non hai tutti i torti semidio- il tono del mostro si fece più minaccioso, - ma non c'è nessuna profezia che mi impedisca di uccidere Magnus Chase.- e poi scattò fulmineo verso il semidio.
Alex non fu abbastanza veloce a prevedere quella mossa né lo fu il figlio di Freyr. In un istante si ritrovò avvolto nella coda di Niddoghr e l'istante dopo ad un soffio dalle sue due gigantesche zanne.
Alex provò a trasformarsi, ma due lupi lo placcarono da dietro e lo schiacciarono a terra. L'aria abbandonò i suoi polmoni e non gli rimase che guardare impotente la scena.
Magnus cercava di colpire le squame del mostro con la sua spada, ma invano.
Niddoghr sibiló compiaciuto.
-È giunta la tua ora stupido semidio. Ritieniti onorato di essere il primo semidio ad essere divorato da me dopo millenni.-
Una risata sinistra si levò dal serpente e poi, in un unico fluido gesto scagliò Magnus nella sua bocca.

Nota autrice

È stata un po' un' impresa scrivere questo capitolo dopo un mese di inattività^^". Anche se non sono molto soddisfatta ( poi lo riguarderò e correggeró per bene) spero vi sia piaciuto.
A presto :)


Vale

Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]Where stories live. Discover now