Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]

Fierro Chase (parte 28)

Piccolo riassunto:

Il mondo è minacciato da Niddoghr, un mostro che per dare inizio al Ragnarok, ha pianificato di inviare i due lupi Skoll e Hati a divorare Sole e Luna (gli dei celesti). I mondi verranno così immersi nel buio totale, e solo allora Niddoghr potrà risvegliarsi e divorare l'Albero dei Mondi.
I nostri eroi devono fermare i due lupi, così sono andati da Sif, moglie di Niddoghr per riscuotere delle catene magiche con cui imprigionarli.

Mentre loro si occuperanno dei lupi, invece gli dei muoveranno guerra contro Niddoghr.

Sif li accolse sorridendo: aveva i capelli sciolti in una lunga chioma ramata, indossava un abito di seta blu a maniche lunghe, e al collo portava un ciondolo d'avorio.
-Miei eroi- proclamò con raffinatezza la moglie di Thor. -Bentornati a Bliskirnir-
I ragazzi si inchinarono al suo cospetto mentre un coro di angeli risuonò nell'aria.
-Siamo qui per chiedere il vostro aiuto- disse subito Sam, una volta che ebbe terminato l'inchino.
-Lo so- la dea storse naso in un'espressione leggermente seccata. -Purtroppo questo mi è costato un taglio drastico-
-Un taglio drastico?- TJ non capiva.
-Cosí non lo sapete- Sif guardò dritto negli occhi il ragazzo. -Le catene sono fatte con i miei capelli-
-Adesso vomito- borbottò Mallory.
-Ah, la figlia di Frigg- nel tono della dea non c'era nulla di amichevole.
-Esatto- la ragazza irlandese incroció le braccia al petto. -Problemi?-
Un silenzio teso caló sul gruppo, e Magnus si chiese se per caso Sif non li stesse per incenerire.
Ma per fortuna a spezzare la tensione ci pensò il coro di angeli (invisibili, a quanto pareva).
La dea scrollò le spalle e tirò fuori da una tasca delle lunghe ciocche di capelli. -Tenetele-
-E come faranno a trattenere i due lupi- Magnus si avvicinò per prenderle.
-Basta che voi pronunciate un incantesimo- Sif si raddrizzò sul trono. - A quel punto i miei fantastici capelli si trasformeranno in funi indistruttibili-
Magnus si mise le ciocche rosse in tasca. -C'è solo un problema: non abbiamo le rune-
-Ma come?- la dea si sporse in avanti. -Dov'è l'elfo?-
-Non c'è- Magnus digrignó i denti. -Niddoghr lo ha rapito, insieme a Blitz-
-Oh, mi spiace così tanto- Sif sembrava realmente dispiaciuta. -Spero si salvino-
-Giá- TJ si adombró leggermente. -Ma quindi come facciamo senza rune?-
-Un semplice incantesimo, dovete pronunciare la parola "dagaz" e i capelli si attiveranno da soli-
-Uhm, grazie Sif- Magnus aggrottó le sopracciglia.
-Bene- battè le mani, -ho un mucchio di cose da fare- la dea si alzò. - Buona fortuna-
-Tutto qui?- Mallory non riuscì a trattenersi.
-Oh, state certi che ci rivedremo. Per la prima volta da millenni tutti gli dei sono sul piede di guerra, e questo significa che anche io sarò destinata a combattere. Ci rincontreremo sul campo di battaglia-
-Non vedo l'ora- sussurrò sarcasticamente Mallory.
-Ce ne andiamo- Sam le lanciò un'occhiata di avvertimento. -Adesso-
Ci inchinammo velocemente e poi lasciammo la sala.
-Ma cosa ti è preso?- Sam apostrofò Mallory. -È una dea, e per di più ci sta aiutando-
-Come se non lo sapessi: mi odia per la questione di mia madre. Punto e basta-
-Perchè?-
-Perchè? Davvero non lo sai TJ? Perché da sempre compete contro mia madre-
-Per cosa, "Miss Asgard"?-
-Sí- annuì seria Mallory. -Qualcosa di simile-
Arrivati davanti al portone, Magnus non fece in tempo a a toccare il platino, che sentì il mondo sparirgli da sotto i piedi e si ritrovò a vorticare nel nulla.

Si ritrovarono tutti nell'atrio del ValHalla.
-Bene, abbiamo fatto in fretta- TJ si mosse a disagio. -E adesso?-
Magnus guardò le ciocche di Sif. -Funzioneranno?-
-Speriamo di sì- Sam si fece tesa. -È l'unica possibilità che abbiamo-
-A proposito di possibilità, come la mettiamo con Hearth e Blitz?-
-Cosa suggerisci?-
-Dobbiamo essere da Luna e Sole per il tramonto, e se andassimo noi a cercarli?- propose Mallory.
Magnus ebbe un fremito: era possibile?
-E se non tornassimo in tempo?- Sam guardò scettica l'altra ragazza.
-Non si può fare ragazzi- Magnus si sentì sprofondare. -Non saprei neanche come tornare da Niddoghr-
-Ehm ehm-
Tutti sobbalzarono quando si ritrovarono Hunding davanti. -Cosa state architettando?-
Magnus si chiese se poteva fidarsi dell'oste, ma poi si ricordò che aveva dato prova della sua fiducia più di una volta.
-Okay- ammise ingnorando le occhiate degli altri. -Siamo preoccupati per Hearthstone e Blitzen-
Il viso di Hunding assunse una strana espressione.
-Cosa c'è?- Mallory ebbe un tick all'occhio.
L'uomo si grattò la nuca in imbarazzo, poi abbassò la voce. -Il nano e l'elfo non sono con Niddoghr-
-COSA?-
-Shhhh- il guardiano sembrava agitato. -Informazioni riservate-
-Cosa succede? Blitz e Hearth stanno bene?-
-Non ne sarei sicuro. Prima erano da Niddoghr, ma poi sono spariti-
-Spariti?- Magnus impallidì.
-Non sappiamo più dove siano finiti-
-Non vorrai dire che ...-
-Non saltiamo a conclusioni arrabiate- si affrettò ad aggiungere Hunding. -Ma sicuramente Niddoghr ha in mente qualcosa-
-Questo è poco ma sicuro- borbottò TJ.
Magnus, dal canto suo si dovette trattenere da prendere a pugni il muro: non si sarebbe mai perdonato se a Blitz e ad Hearth fosse successo qualcosa. Mai.
Ma cosa poteva fare?
Il suo cuore scelse per lui.
-Devo andare nella mia stanza- disse e ringraziando se ne andò. Era inutile discutere, solo una persona avrebbe potuto aiutarlo.
Ingnorando le occhiate interrogative degli altri prese l'ascensore e aspettó impazientemente che la lucetta toccò la targhetta del diciannove. Quando le porte si aprirono, si precipitò verso una porta specifica del corridoio. Bussò e aspettó impaziente.
Finalmente dopo alcuni istanti la porta si aprì e Magnus si precipitò tra le braccia della ragazza.
Lei era ancora debole, così barcollarono e caddero a terra.
-Ahi!- protestò la semidea, però lo guardava come ipnotizzata.
Magnus arrossì lievemente e si sollevò. -Scusa-
La aiutó ad alzarsi e insieme si sedettero sul bordo del letto.
-Cosa succede?- Alex era pallida.
Il figlio di Freyr combatté contro la diga che si era costruito, una diga che stava per spezzarsi.
-Io...- sentì gli occhi pizzicargli.
-Shhhh- la ragazza appoggiò la testa sulla sua spalla e con delicatezza gli raccolse una lacrima.
Rimasero così, per un tempo che parve infinito ma anche breve. I due ragazzi si ascoltavano parlare, ma cosa ancora più importante, si capivano. Alex capiva la rabbia e il dolore di Magnus e si ripromise che non avrebbe permesso che nulla si frapponesse tra loro.
Loro, che prima erano niente, e adesso erano tutto.

SPAZIO AUTRICE:

So che ho fatto una lunga assenza, e in primis mi scuso. Purtroppo l'inizio della scuola è stato molto pressante e ancora per una settimana sarà così...
Comunque ho tante idee e continuerò ad aggiornare, quindi non desistete :)

A presto,

ValeStar