Fierro Chase (parte 22)

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I due ragazzi continuarono a correre a perdifiato.
Alex puntava dritta verso la luce che si irradiava dal fondo della stanza, dove un camino gigante illuminava loro la strada: il portale.
Dietro di loro c'era una guardia che li inseguiva, ancora poco e sarebbe stato in grado di prenderli e addio salvezza.
Alex accelerò, ma il camino era a cinquanta metri da loro quando il gigante li raggiunse.
Si sentirono sollevare da terra. Magnus urlò per la sorpresa, ma prima che la guardia chiudesse il pugno Alex estrasse la sua garrota.
Il filo d'oro rifletté la luce sul viso della ragazza e poi saettò verso le dita del gigante.
Un dito cadde a terra, regalando un disgusto spettacolo ad Alex, e in quell'istante i due ragazzi ne approfittarono.
Il gigante aprì il palmo della mano tanto da consentire  alla ragazza di tramutarsi in drago. Con Magnus fra gli artigli planó lontano dalla guardia, verso il camino.
Ma le sue energie vennero quasi subito a meno e fu costretta a dirigersi verso il basso. Due metri prima dell'impatto si ritrasformó in umana e cadde a terra con un tonfo pesante.
-Ahia!- mugugnó.
-Alex!- sentì il figlio di Freyr scuoterla per una spalla. -Dobbiamo andarcene!-
La ragazza strinse gli occhi per mettere a fuoco quello che li circondava. Tramutarsi in drago le era costato troppa energia, e adesso vedeva dei puntini neri danzarle davanti agli occhi, inoltre la caduta doveva averle incrinato qualcosa nel costato.
Magnus era accanto a lei, gli occhi chiusi e la mano che tremava, con orrore Alex notò che si era rotto il polso. Spostò lo sguardo su Hvedrungr, che era steso poco lontano con delle guardie sopra a bloccarlo; il gigante a cui aveva amputato un dito era inginocchiato a terra per cercarlo. Il problema era rappresentato da una decina di guardie che stavano correndo verso di loro.
Alex era stremata e ormai si arrese alla prospettiva di finire in pasto ai giganti, quando il figlio di Freyr decise di invocare il potere del padre. Un urlo potentissimo si propagò dalla gola del semidio e come un'ondata si espanse tutto attorno a loro.
Tutti coloro che furono colpiti vennero disarmati e ciò diede ai ragazzi il tempo per correre verso il portale.
Alex strinse  la garrota che  era quasi stata spazzata via dall'urlo di Magnus e la fece saettare al suo fianco. Con tutte e due le mani libere afferró Magnus.
Trenta metri.
Alex aveva il fiatone.
Venti metri.
Magnus pero poco non inciampò.
Dieci metri.
Dietro di loro si levarono degli urli rabbiosi.
Cinque metri.
Hvedrungr gridò loro un "Addio".
Tre metri.
I due ragazzi si prepararono a saltare.
Due metri... un urlo.
Un metro...erano salvi?
Salto.
Subito i semidei sentirono il loro mondo capovolgersi. Si ritrovarono in un vortice e poi fu il nulla.

***

La prima cosa che Magnus sentí erano delle voci.
-Dobbiamo subito portarlo nella sua stanza- disse qualcuno.
-No, sta sanguinando troppo. Rischia un'emorragia- parlò una seconda voce.
-Insomma!- un vocione sovrastó le altre. -Sbrighiamoci, è vero che è figlio di Freyr, ma di certo non è in buone condizioni-
-Portiamolo in camera- venne decretato infine.
Magnus si sentì sollevare da due mani robuste, provò a parlare, ma la lingua non rispose al suo ordine.
Dov'è Alex? Avrebbe voluto chiedere.
La persona che lo stava trasportando grugní e si fermò. Poi il blin di un' ascensore fu l'ultima cosa che sentì prima di svenire di nuovo.

Si svegliò con un forte dolore martellante alle tempie. Era disteso su un letto, avvolto da una coltre di coperte. Attorno a lui tutto era bianco. Mugugnó debolmente e subito qualcuno si mosse vicino a lui.
-Magnus!- una voce strepitó.
Il ragazzo scosse la testa confuso.
-Sono Sam- riprese la voce, ma con più delicatezza. -Sei arrivato ieri pomeriggio-
-Sono qui da un giorno?- la testa gli pulsava e la gola era secca.
-Sí- la ragazza parve preoccupata. -La tua guarigione è più lenta del solito-
-Se ti riferisci agli occhi ti avviso che non c'è nulla da guarire-
-Come?- Magnus poteva immaginare l'espressione di Sam.
-Non ci vedo più. Una ferita del genere non guarirà mai-
-Non dire così, Alex mi ha detto che...-
-Alex? Sta bene?- il ragazzo si agitó.
Sentì una mani fresca posarglisi sul braccio. -È nelle tue stesse condizioni, ma si é ripresa prima di te-
Magnus si lasciò andare ad un sospiro di sollievo. -Vorrei tanto poterti vedere Sam- ammise -Questa condizione mi sta facendo uscire di testa-
La figlia di Loki riprese a parlare. -È proprio questo che ti stavo dicendo: Alex mi ha detto che alla Fonte potrebbero guarirti-
Giusto, il semidio rammentó qualcosa. Era stato Hvedrungr a dirglielo?
Hvedrungr! Il pensiero del gigante lo intristí. Sperò che stesse bene, anche se le probabilità erano quasi nulle. Oh Hvedrungr!
-La Fonte, o meglio conosciuta come Mimir-
-Il gigante?- Magnus lo conosceva bene, un tempo era stato il padrone di Hearth e Blitz.
-No, il gigante ha preso il nome da quella Fonte, un tempo era sua, ma come ben sai poi Odino gli ha tagliato la testa e lo ha messo in un cestino porta pranzo-
Già. Magnus rabbrividí al ricordo di quell'incontro.
-Hearth e Blitz?- chiese.
-Ehm- la ragazza esitò. -Sono andati dal gigante Mimir per chiedere notizie di te-
-Cosa?- Magnus avvertì un'altra fitta alla testa. -Vorrá sicuramente qualcosa in cambio da loro...-
-Abbiamo provato a persuaderli, ma non hanno voluto sentire altre ragioni-
-Dobbiamo contattarli- il semidio si costrinse a mettersi seduto.
-È questo il problema- la voce della ragazza tremò. -Non riusciamo-
-Come?-
-Non rispondo, sembrano scomparsi-
Magnus provò ad alzarsi, ma le forze gli vennero a meno. -Sono in pericolo, lo so per certo!-
-Adesso devi riposare, poi ci racconterai tutto- Sam aveva il tono da "non ammetto repliche e adesso dormi" ma Magnus la conosceva fin troppo bene per sapere che anche lei era preoccupata.
Si costrinse a dormire e nonostante tutto ci riuscì.
Ma i sogni non furono clementi con lui. Sognò il nano e l'elfo prigionieri da qualche parte. Avevano lo sguardo vacuo ed erano ricoperti di ferite. -È tutta colpa tua Magnus!- gli urlavano contro, e poi si sporgevano verso di lui e con unghie affilate come rasoi gli graffiavano il volto.

Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]Where stories live. Discover now