CAPITOLO 8 - parte 8

148 4 0
                                    

Non ci penso due volte ed entro nell'ambulanza di Bubble, preoccupata

nel vedere il mio amico in un tale stato.

"Un problema sentimentale?

La tua ultima fiamma di Tinder ti ha spezzato il cuore?"

"Sarebbe più facile, per me! No, purtroppo non è quello..."

"Se non si tratta di cuore spezzato, allora non può essere così grave, giusto? Bubble sorride sempre di fronte alle avversità!"

"Non questa volta... E' una cosa che va avanti da troppo tempo...

Diciamo che oggi è un anniversario piuttosto... spiacevole, ecco.

E' sempre un ricordo doloroso, per me...

E il calendario non manca mai di ricordarmelo, ogni anno...

Oggi sono esattamente quindici anni da quando i miei genitori mi hanno cacciato di casa...

Sai, alcune famiglie non riescono ad accettare di avere un figlio gay... e ancor meno che lo sia apertamente, orgogliosamente...

La mia famiglia è una di queste.

Quando hanno scoperto chi sono veramente, sono iniziati tutti i nostri problemi..."

Quando sono arrivata al Blue Swan, Bubble mi ha vista come un piccolo passerotto caduto dal nido.

Ora è lui che sembra un uccellino ferito.

Capisco che Bubble ha bisogno di togliersi questo peso dal petto.

Se si nasconde per piangere, è perché non racconta questa storia a chiunque.

Quindi dovrei lasciarlo parlare e dimostrargli che sono qui per ascoltarlo

e sostenerlo.

"Non è solo perché hanno scoperto che ero gay...

Avevano grandi aspettative per me, specialmente mio padre.

Sai, sono il figlio minore, ho due sorelle più grandi.

Quando finalmente ha avuto un figlio maschio, mio padre ha fatti grandi progetti per me!"
Bubble fa una risatina sarcastica.

Sono abbastanza sicura che i 'grandi progetti' di suo padre non fossero gli stessi di Bubble...

"Ricordi quando ti ho detto che ero allergico allo sport, quella sera al dojo?

E' perché ero quasi diventato un professionista, da adolescente."

Chissà quale sport praticava...

D'istinto immagino Bubble circondato dai migliori nuotatori, mentre

li guarda fare una vasca dopo l'altra.

"Avresti dovuto vedermi giocare a baseball a quei tempi, roba da non crederci! Ero veramente bravo!

Così bravo che mio padre mi mise molta pressione perché sfondassi...

Era sempre più esigente, voleva che diventassi il professionista che lui

non era mai stato...

Era una cosa inconscia, certo, ma attraverso di me avrebbe finalmente

vissuto la carriera che aveva sempre sognato.

Avevamo un rapporto difficile.

IS IT LOVE? Blue SwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora