CAPITOLO 3 - parte 4

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Arrivo alla reception del pronto soccorso, nella speranza di trovare

un volto familiare.

E comunque, ho bisogno di un po' di Ibuprofene per un paziente

con l'influenza.

Mentre mi avvicino, vedo Sofia nella farmacia dietro la reception.

La sento lamentarsi da qui!

"Stai cercando un rilassante muscolare? Sembri furiosa..."

Sofia continua a cercare mentre mi risponde nervosamente.

"C'è ancora qualcosa di sbagliato nell'inventario... Non capisco!"

Ah, quindi avevo ragione, non me l'ero immaginato.

Sta succedendo qualcosa di strano con le scorte della farmacia.

"Hai notato delle incoerenze rispetto all'inventario nel computer?"

"Sì... e non è la prima volta!

Non capisco cosa stia combinando Angela!

E comincia a darmi davvero sui nervi!

Lavora qui da anni, è bravissima nel suo lavoro, quindi perché all'improvviso sbagliato tutto?

Che cosa sta combinando, per l'amor del cielo?!?

Non ce la faccio più!"

"Dovresti parlarle...

Ma nel frattempo non dovresti agitarti così, non è colpa tua."

"No, ma è frustrante che l'inventario continui a essere sbagliato!"

Perché è tanto arrabbiata?

Sono sorpresa di vedere Sofia così sconvolta per questa questione...

E poi chissà perché è così ben informata sull'inventario della farmacia...

Lei è un'infermiera, dopotutto, non una farmacista...

"Sento puzza di bruciato, e odio le persone disoneste."

Il suo commento sulla disonesta fa riaffiorare la bugia che le ho raccontato su quello che è successo tra me e Mike nello spogliatoio...

"Ma non preoccuparti, quando arriverà il momento, non mi farò scrupoli a far pagare il colpevole!"

(Sì, lo so molto bene... Meglio non avere Sofia come nemica.

Soprattutto quando si tratta di vendetta!

Io non vorrei mai essere il bersaglio della sua ira!)

Sofia firma registro della farmacia prima di sparire con la scatola

di ketoprofene di cui aveva bisogno per uno dei pazienti del dottor Walker.

"Sei sicura di stare bene?"

"Sì, sto bene. Scusami, chica, ora non ho tempo per parlare!"

La lascio andare.

Visto il suo amore, direi che non ha senso insistere per farla restare.

Prendo l'ibuprofene che mi serve faccio per andarmene, quando

una voce roca abbaia il mio nome.

Mi volto e mi ritrovo davanti il signor Roberts, con gli occhi iniettati

di sangue e l'aspetto stravolto.

IS IT LOVE? Blue SwanWhere stories live. Discover now