46-Festeggiamenti inquietanti

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<Gotham non è vostra responsabilità>
Ci disse Alfred, Jeremiah aveva fatto esplodere i ponti, eravamo tutti terrorizzati.
<La prenderemo>
Annunciammo in contemporanea io e Bruce. Salutai con un bacio sulla fronte a Selina sperando di rivederla più forte di prima. Ce l'avrebbe fatta, ne ero sicura. Mi chiamarono al telefono. Dal palazzo della G.C.P.D vidi una luce, che dava speranza alla città, lì capii, i cittadini di Gotham si potevano fidare della polizia, io mi potevo fidare, tutti, ma di me? Io ero una bomba minata....
La gente faceva finta di nulla sperando che tutto andasse bene, ma non era affatto così. Pinguino faceva feste come se non ci fosse un domani.
<Dai vuoi venire almeno a questa?
Per favore!>
Io accettai preparando per la serata. Mi misi un vestito blu con spalline sottilissime, che si incrociavano dietro la schiena, mi arrivava alle ginocchia, mentre mi misi le scarpe abbinate al vestito, tacco a spillo, sottile. Arrivai al locale di Barbara e Tabitha, che erano ancora agitate per Selina, anche io, piangevo tutte le notti, per colpa dell'apocalisse dei Valeska.
Andai al barcone ordinando una Coca Cola alla spina. Sentii tutti sussultare quando dalla porta arrivò Jerome e Jeremiah. Jerome non lo sentivo molto, era impossibile impegnato a umiliare il fratello e conquistare la città. Io aiutavo i poveri di Gotham che erano caduti in miseria. Jerome cercò di venire da me ma venne intralciato da Barbara, li sentii discutere.
<Se vengo a scoprire che tu la tratti sempre così come l'altra volta, o che la tratterai così allora ti uccido!>
Jerome ringhiò cercando di dire qualcosa.
<Dove sta Jeremiah?>
Dissi spaventata.
<Dietro di te pupa>
Disse con voce roca, incollando il suo corpo alla mia parte posteriore.
<Ora Jer è distratto diamoci affetto a vicenda, daiiii>
Chiese sul finale come un bimbo. Io scossi la testa cercando di non piangere.
<Bel vestito Scimmietta Magica>
Jerome prese per i capelli il fratello allontanandolo. Io lo abbracciai senza motivo preciso, ma lo ringraziai.
<Ciao Piccola, mi spiace per tutto...>
Mi baciò lentamente il collo. Io sorrisi.
<Ti offro qualche drink>
Ordinò tre o quattro bicchieri di Vodka. Li bevemmo senza prudenza ubriacandoci subito dopo. Andammo verso i bagni. Io barcollando qua e là. Ci iniziammo a baciare mentre lui giocherellava con la spallina del vestito e io gli levavo la cravatta viola con qualche sfumatura gialla. Ci addormentammo per terra ai bagni, io stesa su Jerome. Lui mi stringeva a se forte promettendomi che non mi avrebbe più abbandonato.
Ci svegliammo mentre Jeremiah era seduto davanti a noi a fissarci con occhi spalancati.
<Che cavolo facevi sfigato?>
Chiese Jerome mentre gli sistemavo i capelli.
<Facevo finta che io fossi te, ecco tutto>
Disse, io rabbrividii andando fra le braccia di Jerome, spaventata
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𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂 𝐌𝐎𝐍𝐊𝐄𝐘 ⭑ jerome valeska Where stories live. Discover now