33-Mimi improvvisati

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<TU HAI DETTO CHE ERO IN UNA PRIGIONE! ALLORA LIBERAMI!>
Oswald iniziò a mimare una cella assecondato da Jerome. Sembravano due bimbi che giocavano. Il mio amore era così adorabile con le bretelle. Avevo avuto io questa idea stilistica. All'inizio non sapeva come si usavano ma con un po' di pazienza gli ho insegnato. In poco il gioco diventò una sanguinosa rissa.
<BASTA COBBLEPOT!>
Cercai di fermarlo, ma a fermarlo fu proprio Jerome che scoppiò a ridere come un matto.
<Ora basta>
Dissi portando il rosso verso l'infermeria.
<Cosa ti avevo detto?!>
Chiesi al rosso, lui alzò gli occhi al cielo. Lo portai verso la camera gelida dove venivano curati i malati. Lo feci sedere sul letto, lui fece un faccino indifeso e addolorato.
<Vuoi curare il tuo cucciolo per favore>
Disse facendo finta di piangere, io gli accarezzai le guance dandogli un piccolo bacio. Iniziai a curarlo. Come fece anche in passato diceva 'Ahi' ogni volta che voleva delle attenzioni o baci.
<Sono un bimbo così triste!>
Mi disse facendomi stendere sul lettino.
<Come posso renderti felice piccolo?>
Gli dissi giocherellando con i suoi bei capelli.
<Coccole!>
Implorò il piccolo. Io iniziai a coccolarlo.
<La Mia mamma mi picchiava sempre, non ho mai capito il perché, io ero meglio di... ti amo, non ti voglio deludere ecco tutto>
Disse confusionariamente. Ci addormentammo lì sul lettino ospedaliero, lui mi avvolgeva con le braccia muscolose e io con le mie che fragili gli accarezzavano il petto. Il suo denso respiro circondava il mio udito mentre l'olfatto veniva soddisfatto dal suo buon profumo con cui mi sarei volentieri drogata. Lui con gli occhi socchiusi faceva finta di dormire, osservandomi nei minimi dettagli come si fa con un quadro. Noi due eravamo un quadro, uno di quelli particolari che non riesci subito a decifrare, ma quando ci riesci rimani tristemente soddisfatto ed incantato. Noi due eravamo strani, perché il matto maniaco doveva amare la ragazza normale, mentre lei amava lo strambò? Nessuno a Gotham, la città che non porgeva mai il sole, lo sapeva. Neanche tutti gli Stati Uniti, nemmeno tutto il mondo lo avrebbe saputo. Nemmeno noi due ad essere sinceri...
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359 parole

𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂 𝐌𝐎𝐍𝐊𝐄𝐘 ⭑ jerome valeska Where stories live. Discover now