6-Sua

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Prima che le fiamme potessero toccare il bus mio padre arrivò a salve Tutto, come un po' sempre.
<PAPÀ AIUTO!>
urlai quando uscì. Gli scagnozzi mi fecero salire sul loro veicolo, io urlavo e mi dibattevo. Mio padre non arrivò in tempo, di conseguenza riuscirono a scappare con me come vittima.
<Non c'é spazio!>
Mi lamentai. Jerome si girò verso di me, mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe.
<Ecco, qui stai comoda di sicuro-poi si avvicinò al mio orecchio- abbiamo delle cose in sospeso noi due>
Bisbigliò in fine. Il sangue mi si gelò...
<L-Lasciami>
balbettai dibattendomi e urlando come un ossesso. Lui mi strinse forte fermandomi
<Fai pure finta di nulla, brava, fai finta che quella notte, prima della notizia, non ci fu nulla...>
mi mise le mani sulle guance e mi baciò. Dio mi faceva impazzire, ricambiai il bacio, ora era più passionale.
<Io...>
Lui mi fermò. Io mi strinsi a lui spaventata, lo ero davvero molto, di tutto il mio futuro. Lui mi avvolse con le sue forti braccia. Quando arrivammo a destinazione mi portarono in un palazzo super lussuoso. Arrivati all'ultimo piano, dove la casa era davvero grandiosa, mi lasciarono andare. Io inginocchiai per terra esausta. Le gambe mi tremavano. Poi pensai
"Tuo padre avrebbe lottato, sei una guerriera, lascia stare quello psicopatico!"
<Ti aiuto>
Disse Jerome porgendoli la mano. Io la presi e lo tidai per terra.
Lo feci stendere per terra e mi misi a cavalcioni su di lui
<Ti sei messo contro una Gordon>
Lui mi prese per i polsi, mi avvicinò al suo volto e mi sussurrò
<Ora ti sciolgo, vediamo che fai>
Mi baciò passionalmente, mi mise le mani sui fianchi e mi fece stare a mio agio. Ma che diavolo?
Io ricambiai, lui sorrise sulle mie labbra. Gli diedi una ginocchiata proprio sul cavallo dei pantaloni.
<Ops!>
Ghignai io. Poi mi alzai, lui scoppiò a ridere.
<Donna io non ti capisco!>
Disse il ragazzo raggiunse. Mi avvicinai al ragazzo e gli misi le braccia attorno al collo, stavo sulle punte per averlo faccia a faccia.
<Bipolare mi dicono!>
Bisbigliò il ragazzo. Non sapevo cos'eravamo, ma ero consapevole che se mio padre l'avesse scoperto mi avrebbe ucciso.
<Alex Gordon?>
La voce mi suonò familiare, mi girai verso chi mi chiamava. Era proprio lei, Barbare Kean.
<Tu...>
disse lei con tono minaccioso. Io corsi ad abbracciarla. La strinsi forte
<Mi sei mancata>
Dissi io stringendola, lei mi accarezzò i capelli.
<Hey lei è la mia ragazza!>
Urlò Jerome. Mi prese per il braccio e mi strinse a se
<Già ma lei è una quasi-madre!>
Dissi cercando di scostarmi. Lui mi strinse più forte di prima
<Dai lasciami non sono un peluche!>
Mi lamentai. Lui mi fissò, fece un visino da bimbo e scosse la testa contrariato.
<DORMIRAI IN CAMERA CON ME! TE LA FACCIO VEDERE>
disse prendendomi in braccio e trascinandomi fino alla stanza.
<Lasciami riesco a camminare>
Gli dissi mordendogli il lobo del orecchio.
<Non mi fai male!>
Disse lui mordendosi il labbro.
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511 parole

𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂 𝐌𝐎𝐍𝐊𝐄𝐘 ⭑ jerome valeska حيث تعيش القصص. اكتشف الآن