14- Cuscini

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In poco ci ritrovammo a casa. Non sapevo come comportarmi, aveva fatto del male a mio padre, ucciso il SUO di padre, mi sono sentita impotente, non sapevo affatto come comportarmi, mi sentivo per la prima volta a disagio con Jerome.
<Turbata?>
Mi chiese il ragazzo mentre stavo pensando in un silenzio tombale, mi accarezzò il braccio delicatamente. Gli sorrisi accarezzandogli la guancia, scossi la testa sorridendo un po'. Lui annuì. Stavamo seduti sul letto della camera di Jerome e aspettavamo che Theo Galavan ci desse il via per prepararci. Per ammazzare il silenzio, presi un cuscino, lo lanciai in faccia alla testa di ruggine con molta forza. Non si mosse nemmeno di un millimetro.
<Cosa hai fatto bella pupa?>
Mi chiese il ragazzo ghignando, piano piano prese uno dei tanti cuscini che stava sul letto, si sporse un po' e me lo sferrò sul fianco sinistro. Feci un piccolo urletto divertito seguito da una risata.
<Vuoi la guerra? L'avrai!>
Grugnì scherzosamente il ragazzo, gli lanciai un altro cuscino. Lui mi prese per i fianchi e mi fece cadere a peso morto sul letto. Iniziò a ridere compiaciuto. Lo presi per i polsi e lo feci cadere facendolo stendere al mio fianco per pura vendetta. Scoppiai a ridere anche io divertita. Lui si girò di lato iniziando a fissarmi. Feci lo stesso iniziando a fissarlo, ci fu un minuto in cui ci fissammo intensamente, io mi persi fissando le sue iridi che erano incollate alle mie labbra, la cosa non mi dispiaceva per nulla. Più si avvicinava più io mi allontanavo, volevo farlo un po' soffrire, farmi desiderare.
<Oh non fare così!>
Mi implorò Jerome, io mi diedi una spinta e caddi giù.
<NON MI DOVEVI SFIDARE!>
Disse rabbioso Jerome. Si lanciò anche lui giù da letto, si mise a cavalcioni sulle mie gambe e mi prese per i polsi facendomi rimanere immobile, poi iniziò a baciarmi.
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𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂 𝐌𝐎𝐍𝐊𝐄𝐘 ⭑ jerome valeska Where stories live. Discover now