Capitolo 27

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Mi sveglio ed Harry si trova ancora al mio fianco, profondamente addormentato. Sorrido pensando a quanto sembra innocente e carino. Poi mi alzo e mi vesto con qualche indumento prima di incamminarmi al piano inferiore.

Trovo Perrie, la sua schiena rivolta verso di me. Mi incammino verso di lei, porta per chiederle scusa e farle vedere che sono ancora viva. Poi però si gira e io sussulto quando vedo i danni.
Mi avvicino a lei più velocemente, i suoi occhi spenti non mostrano molta felicità. Passo le mie dita lungo le sue guance, scacciando le lacrime. Cerco di non toccarle il largo livido che le copre la sua bella faccia.

"Mi dispiace così tanto." Piagnucolo, mentre la intrappolo in un abbraccio.

"Non è colpa tua, Payton tu devi andartene da qui. Finirai per perdere il bambino se resti qui." Dice guardando in basso verso il mio ombelico, anche se non si vede ancora nessuna protuberanza.

"Non posso lasciarti. Chissà cosa ti faranno se mi lasci scappare." Le rispondo, assicurandomi che il mio tono di voce sia basso.

"Non voglio che Louis o Harry ti facciano male di nuovo." Quasi urla. I miei occhi si allargano quando sento dei passi pesanti spaventosamente vicini a dove mi trovo. Perrie tiene gli occhi su di me, senza azzardarsi a guardare chi si trova dietro di me.

"Perrie vattene." Lo sento ordinare, la sua mano che rimane ferma sulla mia spalla. Guardo Perrie andarsene prima di essere girata con la forza, ora sono di fronte ad Harry. La sua altezza mi domina.

"Che cosa intendeva con Louis, Payton?" Dice con voce bassa, prestando attenzione a non urlare. In realtà quando lui parla con voce bassa diventa ancora più spaventoso.

"Non lo so." Sussulto guardando la sua espressione facciale cambiare velocemente. Rimango senza fiato sentendo la stessa pungente sensazione di ieri sera. La mia testa si gira a causa del forte impatto. Rigiro la testa guardando in alto verso di lui di nuovo.

"Dimmelo cazzo. Ora." Mi dice con la mascella serrata, parlando attraverso i sui denti. Il suo respiro si accorcia ogni momento che passa. La mia mano sulla sua guancia affilata.

"Non voglio dirtelo." Sussurro, lasciando che le mie lacrime scendano nuovamente. Le caccio via velocemente guardando di nuovo in alto verso di lui. Prende un inspiro profondo, espira e poi parla.

"Per favore, dimmelo." Sussurra, indietreggio mentre lui colpisce la mia guancia dolorante.

"Lui mi ha s-st-." Prima che io possa finire lui si scatena, sapendo già cosa stavo per dire. Lo seguo velocemente, pensando che potrei trattenerlo. Ma sapendo quando sono forte non ci riuscirei.

"TU FOTTUTO BASTARDO." Urla Harry, ora parlando con Louis. Lui si alza velocemente, ma Harry lo domina.
"LEI È MIA." Sussurra, per poi tirare un pugno contro la guancia destra di Louis. Quest'ultimo rimane senza fiato trattenendo la sua guancia, ma rimanendo in piedi.

"Di che cazzo sta parlando?" Louis si allontana, facendo un passo indietro, mentre fissa prima me e poi Harry.

"Hai fatto sesso con lei. Me lo ha appena detto, cazzo." Mi risponde Harry, con la sua mascella continuamente serrata.

"Non ho mai fatto qualcosa del genere. Da quanto mi conosci Harry?" Louis risponde duramente. La mia bocca poi si apre, non riuscendo a credere una sola parola che sta uscendo dalla sua bocca. Quindi Harry volta lo sguardo nella mia direzione.

Chiudo velocemente la mia bocca e corro fuori dalla stanza. So troppo bene ciò che Harry mi farà. Poi guardo a destra e a sinistra, decidendo di svoltare a destra e correre nella stanza di Perrie. Sbatto la porta dietro mi me, assicurandomi che sia chiusa a chiave. Posso sentire le urla arrabbiare di Harry e i passi che si avvicinano.

"Che diavolo è successo?" Guardo dietro di me e vedo Perrie seduta a gambe incrociate sul letto. Salto indietro sentendo i forti colpi contro la porta dietro di me.

"Louis ha mentito ad Harry sul fatto di avermi stuprato. E poi ho corso via." Tremo allontanandomi dalla porta fino al letto. Quella porta sta per rompersi da un minuto all'altro e non c'è modo in cui io possa scappare a tutto questo.

"È okay, Payton." Cerca di calmarmi, ma i colpi mi agitano subito dopo.

Sento il forte rumore della porta che si rompe e, quando guardo, vedo Harry e Louis, entrambi incazzati. Mi arrampico indietro sul letto fino a quando non incontro la parete. Harry poi entra nella camera. Luis lo segue subito dopo.

"Perrie vattene." Ordina, continuando a guardare verso di me.

"No, tu devi crederle. Perché diavolo dovrebbe inventarsi qualcosa di così malato?" Perrie mi difende, Harry poi si gira verso di lei, facendo qualche passo in modo da trovarsi di fronte a lei.

"Perché non dovrei credere al mio migliore amico?" Le risponde velocemente.

"Sta fottutamente mentendo Harry." Ora sta urlando. Indietreggio all'improvviso cambio di toni. Harry poi sospira rumorosamente portando le sue mani tra i suoi capelli.

"Non lo so, cazzo. Me ne vado." Dice, quasi in un sussurro. Quindi lui si gira, senza guardare nessuno mentre esce dalla porta. Louis ridacchia mentre se ne va. Ovviamente ha qualche problema mentale...

Perrie sospira, il sollievo evidente su tutta la sua faccia. Si gira verso di me, un piccolo sorriso si allarga su tutto il suo viso.

"Sei pronta ad andare a casa?" Chiede, ancora sorridendo. Mi acciglio guardandola confusa. Non so neanche se sta scherzando, ma comunque annuisco in conflitto.

"Bene, ce ne andiamo." Dice, ora in piedi.

"Come? I ragazzi ci fermeranno." Chiedo senza trovare le parole giuste.

"Sono fuori. Solo Louis e Harry erano a casa e sono abbastanza certa che siano usciti insieme ora." Dice, prendendo la mia mano e tirandomi su.

"Stai per andare a casa, sii felice." Sorride, trascinandomi fuori dalla stanza verso la porta principale della casa...

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Grazie per le cinquantamila letture. Sono indecisa sul futuro della storia. Vedremo. Intanto qui c'è un nuovo capitolo.

Possessive|| h.s. italian translationWhere stories live. Discover now