Capitolo 19

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Finalmente si ferma nel parcheggio di un grande hotel. Ero pronta a saltar fuori quando Harry mi afferra per il polso facendomi guardare indietro verso di lui.

"Noi andiamo da un'altra parte." Ni dice mentre aspetta che Louis e Eleanor scendano. Gemo rumorosamente chiaramente infastidita.

"Sono stanca Harry, non possiamo farlo domani?" Chiedo proprio mentre la portiera anteriore si chiude e Harry mette in moto scuotendo la testa verso di me.

"No non possiamo." Dice, mentre continua a guidare.

"È lunga la strada? Sono sicura che il mio didietro è dolorante."

Ride dal sedile di fianco al mio e prende la mia mano nella sua, stavo per allontanarlo quando la sua presa si è stretta.

"Mi dispiace per quello che è successo prima, dolcezza. Mi sono arrabbiato ed è difficile per me controllarmi." Alza le spalle, mi giro per guardarlo e lo trovo a mordersi le labbra.

"Non è che posso scappare via da te." Gli rispondo. Come se potesse ferirlo. Alza le spalle di nuovo e lascia andare la mia mano per passare la sua tra i suoi capelli.

"Mi dispiace, ma siamo arrivati." Dice mentre parcheggia e esce velocemente dalla macchina. Apro la portiera e scendo dalla macchina nell'erba. Gemo mentre mi massaggio il mio fondoschiena, stare seduti in una macchina per l'intera giornata ti fa davvero sentire come se fossi gelatina.

Harry ride da dietro di me prendendo la mia mano nella sua. Non protesto e continuo a camminare con lui.

"Dove stiamo andando?" Chiedo leggermente nervosa all'idea di essere sola con lui.

"Da qualche parte." Alza le spalle. Sospiro rumorosamente ritirando la mia mano dalla sua. Ci troviamo entrambi in un campo abbastanza grande, circondati da alberi in ogni angolo. Mi giro verso Harry e noto il suo sguardo fisso sul mio. Non riesco a trattenere un piccolo sorriso che lui gentilmente mi restituisce.

"Cosa dovremmo fare qui?" Chiedo facendo dei passi addentrandomi nel campo.

"Parlare. Stare da soli." Mi dice spostandosi di fianco a me. Mi siedo sull'erba fredda, aspettando che lui si sieda difianco a me, cosa che lui fa.

"Di solito non mi scuso, quindi non abituartici, tesoro." Ride sdraiandosi, mentre io rimango seduta guardando verso di lui. I suoi occhi si chiudono e il suo respiro si calma.

"Sai che non voglio stare qui. Ma so che sicuramente mi hanno espulsa dall'università e i miei amici magicamente si dimenticheranno di me. Ma mio fratello, lui continuerà a cercarmi finché non mi troverà. E quando questo accadrà, non sarà felice nel tuoi confronti." Ammetto sdraiandomi accanto a lui chiudendo gli occhi, onestamente per non vedere la sua reazione.

Geme leggermente mentre mi afferra la mano. Apro gli occhi e lo trovo a fissarmi.

"Te lo prometto dolcezza, lui non ti troverà." Lui sorride con strafottenza. Lo derido e ritiro la mia mano.

"Si, lui lo farà, so che lo farà. Magari anche Nate sarà disponibile quando tornerò indietro." Rido silenziosamente, sapendo che lo sto facendo incazzare.

"Non farlo Payton. Ti sto avvertendo." Dice arrabbiato, also le spalle mentre apro gli occhi e noto che le stelle sono molto più luminose distribuite nel cielo notturno.

"Valeva la pena provare." Rido girandomi sul fianco per guardalo.

"Cosa succede se la polizia ti prende? Cosa succede a me?" Chiedo, sperando leggermente che io sarei libera e tornerei alla mia vita, in California.

"Ti prenderei Payton. Non importa come, tesoro."...

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