Capitolo 22

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Mi sveglio e mi trovo, ancora una volta, sola nel letto. Immagino dovrò abituarmi a questo, Harry che mi usa e poi mi abbandona, come ha fatto le altre volte.

Mi siedo sul letto, prendendo il mio telefono da sotto il cuscino dove l'avevo lasciato. Apro il nuovo messaggio che mi è arrivato ieri notte.

'Non mi importa Payton.
Devi solo sapere che sto arrivando.
Ti voglio bene.'

Da: sconosciuto.

Sospiro lasciando che le cose siano così, dovrei rispondere dicendogli che gli voglio bene anche io e che lo rivedrò nel futuro, che sia un futuro vicino o lontano. Alzo lo sguardo e vedo Harry appoggiato allo stipite della porta che mi guarda.

Quando si avvicina a me nascondo rapidamente il telefono sotto il mio cuscino. Si acciglia e si siede di fianco a me sul letto.

"Perché hai il tuo telefono dolcezza?" Mi chiede. Tremo quando sento come mi chiama, mi ricorda quando mi chiamava così normalmente.

"L'ho trovato?" Alzo le spalle e mentre lo dico suona più come una domanda che come un'affermazione. Si fa beffe di me mentre continua a guardarmi negli occhi.

"Dammelo." Mi ordina, tendendo la sua mano aperta in attesa del telefono. Mi imbroncio mentre metto il mio telefono nella sua mano. Fortunatamente ha un codice, quindi lui non dovrebbe essere in grado di guardare ciò che c'è dentro.

Guardo mentre si alza ed esce dalla stanza. Mi costringo ad alzarmi dal letto, i miei piedi ancora addormentati, quindi posso solo zoppicare. Mi sforzo per vestirmi e più mi incammino di sotto e trovo tutti già svegli. Sono seduti o in cucina o nel salotto. Oltrepasso i ragazzi e mi siedo di fianco ad Harry.

"Perrie, potresti portare Paiton via con te." Dice Harry, alzo lo sguardo e vedo Perrie di fianco a Niall. Perrie annuisce e cammina verso di me, allunga le mani verso di me e io le afferro gentilmente.

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"Dove stiamo andando?" Domando a Perrie, mentre entrambe saltiamo fuori dalla macchina e ci incamminiamo lungo il centro commerciale. Mi prende la mano come per prevenzione, come se io stessi per mettermi a correre.

"Come è strano vederti qui Perrie." Sento qualcuno sentenziare alle nostre spalle. Ci giriamo entrambe e vediamo una donna alta di mezza età. Guarda sia me che Perrie prima di parlare di nuovo.

"Sono sorpresa che Zayn lasci la sua puttana girare liberamente." Si beffa di lei. I suoi occhi ora si puntano su di me.

"E fammi indovinare, il nuovo cagnolino di Harry?" Sorride, non un sorriso gentile a cui io debba rispondere.

"Vaffanculo Abby." Sibila Perrie, spingendomi leggermente dietro di lei. Abby come risposta si mette a ridere.

"Oh per favore. Potrei arrestare entrambe in questo istante. Ma non sarebbe divertente, vero? Tu e i ragazzi sapete che mi piace la caccia. E tu tesoro, sei solo un'aggiunta." Dice, girandosi nella mia direzione. Si avvicina a me.

"E io so che tu non vorresti essere qui." Quasi sussurra queste parole.

"Ho detto vai a farti fottere." Perrie sibila nuovamente, mentre mi spinge insieme a lei dentro ai negozi.

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"Lei era lì. Abby sa che siamo qui." Perrie urla ai ragazzi. Sono ancora seduta sul divano di fianco ad Harry, senza prestare attenzione. Tutto quello che stanno facendo è urlare della stessa questione ancora e ancora.

"Potrebbe averti seguita. Sei così stupida?" Urla poi Harry, facendomi sobbalzare. Sospira guardando in basso verso di me, i suoi occhi pieni di rabbia. Con un po' di timore afferro la mano di Harry.

"Chi è lei?" Gli chiedo, mentre gli urli continuano in sottofondo.

"Uno dei capi della polizia." Mi comunica Harry, stringendo lievemente la mia mano. Annuisco guardando prima la mia mano e poi di nuovo Harry.

"Che cosa vuole?" Gli chiedo gentilmente, non volendo farlo arrabbiare ulteriormente.

"Noi. Morti." Dice, quasi ringhiando. Annuisco di nuovo, guardando di nuovo in basso verso le nostre mani intrecciate.

"Ti amo, tesoro." Mi dice mentre mi bacia la guancia. Poi lascia andare la mia mano e si allontana.

Dopo guardo mentre Perrie si siede dove Harry era seduto prima, vicino a me, e guarda verso di me prima di parlare.

"Andrà tutto bene." Sospira, io so che sta mentendo.

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Sempre in ritardo. Ma spero che per il ritardo di un giorno mi perdoniate.

Possessive|| h.s. italian translationWhere stories live. Discover now