Capitolo 6

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Buona lettura.

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Gli occhi di Harry rimangono Sulla strada mentre guida, il silenzio diventa sempre più imbarazzante. Sono spaventata, ma non ho mai avuto più paura di così in tutta la mia vita.

Sono in macchina con uno dei più famosi capi di una gang di Las Vegas e dopo che Aria mi ha parlato del loro gruppo sono ancora questa ventata.

Mi accorgo di starlo fissando solo dopo che sorride e mi fa l'occhiolino per poi tornare a guardare la strada.

"Guardami Payton" mi dici con voce calma, diversa rispetto a quella che aveva alzato a casa mia.

Sarà sicuramente il polare. Le sue emozioni sono confuse fastidiose. Toglie la mano dal volante solo per metterla sotto il mio mento, stringendolo con forza cercando di farmi girare la testa verso di lui, per fare unire i nostri sguardi.

"Sei stupenda quando arrossisci" sorride facendo incrociare i nostri sguardi per qualche secondo. Mi dimeno, riuscendo finalmente a spostare il mento dalla sua presa, per poi tornare a guardare fuori dal finestrino.

Ridacchia quando scivolo leggermente avanti dopo che frena di botto. Harry scende dalla macchina sbattendo la portiera, girando poi attorno alla macchina per raggiungere il mio lato. Apre la portiera per me, sorridendomi maliziosamente. Esitando un po' esco.

Cerca di afferrare la mia mano per poi stringerla nella sua, ma la sposto ad ogni suo tentativo. Dopo aver insistito svariate volte accetta il mio rifiuto, continuando a camminare verso il ristorante. Fa lunghi passi costringendomi quasi a corrergli dietro per raggiungerlo.

Aspetta alla reception dove una ragazza della mia età guarda su, verso Harry arrossendo immediatamente. Faccio una smorfia infastidita, se la ragazza vuole prendere il mio posto ne sarei onorata.

"Due per Styles. Da qualche parte isolata,per favore" Harry stranamente non sempre notare l'effetto che ha sulla ragazza. Magari è talmente abituato che non ci fa più caso.

"Uhh S-Si" balbetta la ragazza portandoci a un tavolo appartato, lontano da tutti gli altri. Le piante ci nascono dal resto della sala, facendo aumentare sempre di più la mia agitazione.

Mi siedo su una delle due sedie mentre Harry prende posto davanti a me.

"Posso portarvi da bere?" la voce della ragazza si sente quasi come un sussurro. La guardo cercando di sorridere.
"Acqua grazie" borbotto "coca" dice Harry. La cameriera sorride e si allontana dal nostro tavolo. Sento una risata e subito sposto lo sguardo sul riccio.

"Hai paura di me" sussurra mentre il suo volto si avvicina al mio. Scuoto la testa cercando di ignorare il suo sguardo nel mio.

"Non ho paura" sputo girando la testa altrove. Il suo sorriso è ancora evidente, sento una grande e calda mano sul mio ginocchio. Lentamente si muove sempre più in su fino a sfiorarmi i bordi del vestito eccessivamente corto. Piagnucolo dimenandomi sulla sedia. La sua mano si intrufola sotto il vestito nello stesso momento in cui le nostre bevande arrivano.

La cameriera poggia sul tavolo i nostri bicchieri sorridendo maliziosamente a Harry che, Grazie a Dio, sposta la mano. Prendo un lungo sorso dal mio bicchiere. Il sito di Harry comincia a sfiorarmi nuovamente il ginocchio.

Cerco di ingoiare tutta l'acqua che ho in bocca ma, non appena la mano si intrufola di di nuovo sotto il vestito la sputo sulla sua camicia, bagnandola completamente. Mi copro la bocca con una mano tentando con difficoltà di trattenere la risata.

"Ho bisogno del bagno" mormoro alzandomi in piedi. Non faccio in tempo fare un passo che vengo bloccata per il polso.

"fai veloce" sputa il riccio guardando con rabbia la camicia bagnata.Si riuscivano a intravedere gli addominali e qualche tatuaggio. Annuisco andando di corsa in bagno, la mia respirazione diventa più pesante di minuto in minuto.

Mi guardo intorno cercando di trovare un modo per riuscire a scappare da questo inferno. Sorrido quando vedo una finestra, scavalco e salto giù. Un ondata d'aria fredda mi travolge.

Faccio qualche passo per poi essere spinta con forza contro il muro di mattoni, trasalendo per il dolore. Alzo lo sguardo trovandomi davanti un Harry rosso dalla rabbia e con la mascella tesa. È ufficiale, sono nella merda.

Ansimante cado a terra quando un forte pugno entra in contatto con la mia guancia. Un calcio mi colpisce lo stomaco, facendomi gemere forte per il dolore.

Harry si accovaccia accanto a me, toccando la guancia che mi ha appena colpito. Le lacrime mi riempiono gli occhi mentre lo fisso con le labbra tremanti.

"Ti avevo detto di fare la brava dolcezza. Volevi scappare?" Sibila. Apro leggermente la bocca tentando di parlare, ma tutto quello che ne esce è un singhiozzo. Scuoto la testa vedendolo stringere sempre di più le labbra, mi sembra persino di sentirlo ringhiare.

"Ti prego n-non" balbetto cercando di proteggermi dall'impatto che sta per avvenire sul mio stomaco. Quando non succede niente alzo lo sguardo fino a far incrociare i miei occhi con quelli di Harry.

"non credo che tu abbia appreso il concetto" sussurra duramente afferrandomi il mento "tu sei mia" mi guarda e sorride compiaciuto. Scuoto la testa singhiozzando ripetutamente.

"dillo piccola" sorride "dì che sei mia" la sua rocca voce pronuncia quelle parole con lentezza, una lentezza che mi fa comparire la pelle d'oca sulle braccia. I miei occhi si allargano alla sua richiesta, ma non mi oppongo, non ne ho di forze.

"Sono tua" sussurro guardando in basso. Mi afferra il braccio alzandomi e sbattendomi contro il muro. Ansimo quando appoggia le sue grandi mandi sui miei fianchi.

"Dillo di nuovo" sussurra avvicinando il suo viso al mio, fa sfiorare le sue labbra umide e il mio collo. Rabbrividisco sentendo un dolce ma allo stesso tempo aggressivo bacio sul collo.

"S-sono tua" piagnucolò disgustata appena lo sento mordere e leccare il mio collo. Aria mi ha parlato dei marchi di possessione che lasciano sulla pelle delle ragazze con cui "avevano a che fare". Aria ne ha molti di Louis ed è quello che Harry sta cercando di farmi. Lo spingo lontano facendo gli alzare la testa il mio collo.

"Possiamo tornare dentro? Ho fame" sussurro. Harry asciuga con il pollice le lacrime che mi rigano le guance e annuisce leggermente, prendendomi una mano e stringendola nella sua.

Sorrido leggermente fra me e me sentendomi sollevata per averlo bloccato proprio quando mi voleva segnare il collo.

•••

Prossimo capitolo a +30 voti.

White♥︎


Possessive|| h.s. italian translationWhere stories live. Discover now