Capitolo 20

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Mi sveglio abbastanza presto, di fianco a me Harry dorme ancora. Era normale ieri sera. Con normale intendo un ragazzo che amerebbe realmente la sua ragazza, non il maniaco del controllo pazzo che conosco io.

Esco dal letto riuscendo a non svegliare Harry, mi prendo il mio tempo per incamminarmi verso la cucina della grande camera dell'hotel. Sussulto leggermente quando vedo Perrie con la schiena rivolta verso di me, di solito sono l'unica sveglia, questo é il mio tempo per pensare.

Guardo mentre Perrie si gira verso di me, i suoi occhi si allargano leggermente. Sussulto mentre mi incammino verso di lei. Un grande livido le copre il volto dalla guancia alla mandibola. La mia mano va a coprire la mia bocca spalancata quando noto il danno che ovviamente Zayn ha provocato.

"Cosa è successo?" Sussurro tenendo la presa su una delle sue mani, lei gira la testa verso il corridoio che Harry sta percorrendo, mentre si sfrega gli occhi. Cammina fino al mio fianco prendendo la mia vita nella sua stretta.

Non nota nemmeno Perrie.

"Buon giorno." Dice, la sua testa appoggiata sulla mia spalla da dietro di me.

"Per favore, parlami Perrie." La incoraggio, ignorando Harry per ora. La mia mano stringe leggermente la sua. Scuote la sua testa guardando verso il basso.

"Sono sicura che te lo possa dire Harry. Mi dispiace." Mi dice prima di lasciare andare la mia mano e andarsene. Mi giro, uscendo dalla presa di Harry, per avere la visuale completa di lui.

"Per favore, dimmelo." Gli chiedo dolcemente, cercando di non provocarlo. Geme ad alto volume mentre si massaggia la fronte.

"Eleanor e Danielle non ci sono più, Payton." Dice umilmente. Mi fissa aspettandosi una mia reazione. Corrugo le mie sopracciglia.

"Cosa dovrebbe voler dire?" Chiedo facendo un piccolo passo indietro.

"Se lo meritavano." Sento dire da dietro di me. Mi giro per trovare Louis.

"Cosa volete dire per andate?" Mi preoccupo guardando tra entrambi.

"Morte. Payton." Louis sentenzia. Sussulto, sentirlo dire ad alta voce lo fa sembrare molto peggio. Guardo verso Harry, lui continua a guardarmi.

"Cosa avevano fatto?" Chiedo, le lacrime riempiono i miei occhi.

"Hanno cercato di fregarci. Questo è un avvertimento Payton. Lavorare per noi viene come prima cosa. Se prendi quella strada, finirai come loro." Louis sentenzia di nuovo, faccio altri passi indietro, la mia schiena si scontra con il banco.

"Non se lo meritavano assolutamente." Dico io, scuotendo la mia testa. Sento lui gemere leggermente mentre fa dei passi verso di me.

"SI? COSA PENSI CHE NOI CI MERITIAMO? DI MARCIRE IN UNA FOTTUTA CELLA DI PRIGIONE!" Sbraita, quando si trova difronte a me. Mi diverto mentre penso alla risposta che si lascerà le mie labbra.

"Non farlo, Payton." Harry mi avvisa, quindi ora lui decide di parlare.

"No, vai a 'fanculo. Certo che vi meritate di marcire in una cella di prigione. Meglio ancora se toccate il fondo dell'oceano. Non vi meritate di vivere." Rispondo a Louis, la sua faccia diventa rossa e il suo respiro diventa discontinuo leggermente.

"Louis vattene, me ne occupo io." Gli dice Harry mentre gli tocca la spalla e lo spinge leggermente indietro.

"Colpiscila forte, fratello. Questa puttana se lo merita." Gli dice Louis mentre continua a guardarmi ed esce dalla stanza. A questo punto guardo verso Harry, fa qualche passo verso di me.

Afferro qualcosa velocemente, qualsiasi cosa. E questa cosa alla fine è un piatto, lo tengo sollevato facendomi scudo nel miglior modo possibile.

"Abbassalo, Payton." Mi comanda Harry, che ora si trova difronte a me. Scuoto la mia testa da dietro il piatto. Viene quindi strattonato dalla mia presa, cadendo ai miei piedi distruggendosi. Sibilo gemendo mentre il vetro mi taglia. Lui quindi appoggia una mano sulla mia spalla, facendomi allontanare.

"Non mi toccare." Sibilo, guardando in alto verso di lui. Non sembra arrabbiato, ma chi capisce come lui si sente?

"Perché? Non ti sto facendo male, no?" Mi chiede con una voce molto gentile.

"Lo farai. Sei come gli altri." Sibilo nuovamente, mentre guardò in basso verso il mio piede tagliato. Gemo, il che fa guardare Harry verso il basso. In un secondo sono sollevata, il mio piede coperto di sangue gocciola ovunque, mentre lui mi trasporta verso il bagno.

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So che questi due capitoli dovevo pubblicarli venerdì, ma erano gli ultimi giorni di scuola e sono stati un po' caotici. Quindi li ho distribuiti sabato e domenica.
Ho deciso che in generale pubblicherò un capitolo lunedì e mercoledì (questi però potrebbero variare leggermente) e cercherò sempre di portarne due il venerdì.
Grazie di tutto l'affetto che dimostrate leggendo.

Possessive|| h.s. italian translationWhere stories live. Discover now