ventunesimo capitolo

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‘Cassie, per l’amor di Dio, apri questa porta.’
Qualcuno bussò alla porta quando mi svegliai.
‘Cassie, ti prego’ Riconobbi la voce di mia madre.
Mi girai nel letto e realizzai di trovarmi in camera mia.
‘Mamma’ dissi con la voce impastata, ma quando mi alzai dal letto per poco non caddi a terra.
Aprii la porta di legno chiaro e trovai mia madre seduta a terra con gli occhi cerchiati di occhiaie e il trucco pietosamente colato.
‘Che succede?’ dissi ancora confusa rendendomi conto di non riuscire a controllare bene né il mio corpo né la mia voce che sbalzava da un tono all’altro senza ragione.
Mia madre si alzò improvvisamente e mi abbracciò.
‘Promettimi che non lo farai più, ti prego.’ Mi urlò nell’orecchio.
Rimasi confusa e sconvolta per qualche minuto, non avevo mai visto mia madre in quello stato, ma non sapevo sul serio di cosa stesse parlando.
‘Mamma?’ chiesi ancora una volta quando la guardai in faccia.
‘Non ti ricordi niente?’
Tutto quello che mi ricordavo eravamo io e Louis fuori dalla discoteca a fumare, luci, arcobaleni di colori e i capelli chiari di Ashton mischiati a quelli scuri di una ragazza che sicuramente non ero io.
Mia madre notò la mia espressione e tornò a singhiozzare.
Ebbi paura per qualche minuto. Non riuscivo a capire perché mia madre continuasse a piangere.
‘Zayn’ parlò finalmente ‘ti ha accompagnata a casa ieri sera.. Ha detto che stavi bene, ma doveva tenerti per le braccia per reggerti in piedi.’
Tirò su col naso.
‘Non ti ho mai vista in quelle condizioni, posso sapere che diavolo hai fatto?’ mi puntò il dito contro.
‘ah’ dissi più confusa di prima.
Io non ricordavo niente di tutto questo.
‘Sei entrata in camera tua, hai chiuso a chiave e hai dormito fino ad adesso.’
Sbarrai gli occhi e corsi in camera per prendere il telefono e per vedere l’orario.
15.20
Mi sedetti sul letto ancora sconvolta.
Avevo bevuto e fumato tante volte, ma non mi ero mai ritrovata mia madre in lacrime fuori dalla porta che avevo chiuso senza neanche ricordarmi di averlo fatto.
La donna mi seguì in stanza, si pulì gli occhi e si sedette sul letto in silenzio.
L’avevo ridotta a pezzi senza neanche saperlo.
‘Mamma’ dissi ottenendo la sua attenzione ‘ti assicuro che puoi stare tranquilla, ho solo bevuto due bicchieri di troppo.’ Mentii
‘in più ieri notte non ho dormito, quindi ho recuperato oggi.’ Mi schiarii la voce ‘e lo sai che a volte chiudo la porta a chiave per non essere disturbata da quel coglione di..’
Mia madre fece un colpo di tosse prima che potessi continuare ad offendere mio fratello.
‘Da Luke.. insomma.’
Mi stupii della bugia che avevo appena inventato, perché mia madre annuì e si calmò stranamente.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, poi lei si alzò e se ne andò aggiungendo che le serviva una doccia prima di uscire.
Appena la porta fu chiusa afferrai il telefono e lessi i messaggi di Zayn. Decisi che dovevo chiamarlo immediatamente.
‘Cassie, stai bene?’ disse con un tono fin troppo serio per essere suo.
‘è vero quello che ha detto mamma?’
‘Ti ho dovuta prendere con la forza, perché ti stavi baciando un ragazzo da circa un’ora e non so fino a che punto sareste arrivati se..’ Si schiarì la voce ‘comunque non fa niente, era solo un ragazzo.’
Annuii. La parte del ragazzo mi importava di meno dopo aver visto mia madre in quelle condizioni.
‘cassie’ zayn tornò con il tono serio ‘non so cosa ti ha fatto fumare Louis, ma devi smetterla di ridurti così.’
Di ridurmi così.
‘Così come?’
‘Non ti sei vista ieri sera, avevi una faccia spettrale, continuavi a ripetere che volevi le tue marlboro rosse quando fumi le winston e questo lo sappiamo tutti’
Ebbi un colpo al cuore quando mi tornò in mente la prima conversazione con Ashton, così capii che non volevo le Marlboro rosse, ma chi le fumava.
‘mi dispiace’
‘Promettimi che non lo farai più. Mi hai fatto preoccupare, Harry voleva chiamare l’ambulanza.’
Annuii come se potesse vedermi.
‘no, va bene, tranquillo’ mentii
Terminata la conversazione capii che avevo davvero esagerato e decisi che per riprendermi almeno in parte dallo shock avevo bisogno di una bibita gassata.
Arrivai in cucina ma aprendo il frigo scoprii che non c’era niente, solo roba scaduta da settimane o forse mesi.
L’alternativa era una, sarei scesa a prendere le cose dal minifrigo in cantina.
Mi avvicinai alla porticina della cantina per evitare incontri indesiderati, ma nessun rumore mi colpì, quindi ringraziai dio e scesi le scale.
L’ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento era un incontro ravvicinato col nemico.. si, insomma, con Ashton.
Accesi la luce e mi fiondai ad aprire il frigo notando con piacere che era ben fornito a differenza di quello della cucina.
C’erano lattine di coca cola, fanta, thè e anche un paio di bottiglie di birra.
Scelsi il thè al limone e mi voltai.
Le chitarre e il basso del gruppo erano lì, ma si era aggiunta anche una batteria nuova di zecca.
Bene, insomma, quindi Ashton era ufficialmente parte del gruppo ed ero costretta a vederlo ogni volta che avrebbero fatto le prove qui.
Rimasi con la lattina in mano, ma mi sedetti sulla batteria. Fissai il vuoto per qualche minuto quando delle voci e dei rumori mi svegliarono riportandomi al mondo reale.
‘Luke, te lo posso giurare, è successo’
‘Hey Ash, non chiudere la porta, è rotta.’
Ash.
Saltai sul posto quando mi ritrovai davanti Luke, Ashton e Michael perfettamente in linea retta ad osservarmi.
‘Ciao?’ mio fratello si avvicinò.
‘hey’ dissi cercando di sembrare più disinvolta possibile.
‘Perché sei qui?’ disse Michael
sai, è casa mia.’ Annuii e Ashton scoppiò a ridere.
‘io penso che intendeva.. cosa ci fai.. insomma’ respirò ‘qui.’
Mio fratello mi indicò dopo aver finito la sua frase.
‘Volevo bere qualcosa.’
‘Non ti è bastato ieri sera?’ Michael sorrise divertito.
‘già, hai una faccia spettrale.’ Aggiunse luke.
Mi sporsi per guardarmi allo specchio accanto e in effetti ero più simile ad uno zombie che a Cassie Hemmings.
‘Cassie, dici che puoi spostarti da lì?’ Ashton mi indicò.
Inizialmente non capii, poi mi ricordai che ero seduta sul suo sgabello e davanti alla sua batteria.
Mi maledissi mentalmente prima di alzarmi a testa bassa e di allontanarmi senza aggiungere altro. Non serviva mettersi più in ridicolo di così.
‘ieri era pieno di belle ragazze’ Sentii la voce di Michael mentre mi allontanavo
‘Aspetta che arrivi Calum per farti dire chi si è baciato.’
‘Ashton, quella tipa era una figa.’
Ebbi un flash della serata precedente. Questi flash decidevano di arrivare sempre nei momenti meno opportuni.
Mi girai e notai che tutti mi stavano guardando.
Oh, perfetto, quindi ora sapevano del bacio e del fatto che ero fottutamente infastidita da Ashton con qualsiasi altro essere con un organo genitale a parte me.
Mi maledissi mentalmente ancora una volta per ciò che stavo pensando.
‘Sapete’ dissi tornando verso il frigo ‘penso che cambierò’
Lasciai il thè e presi una birra prima di andarmene in silenzio sotto agli sguardi di tutti.
‘Heey’ Calum fece arrivo e mise fine al silenzio mentre salivo gli scalini.
‘Cal, non chiu..’ mio fratello non fece in tempo a parlare, si sentì un botto e vidi la porta chiusa.
‘non.. ditemi che..’ mi girai sconvolta.
‘Siamo chiusi qui? Luke alzò le mani al cielo ‘si!’
Bene, perfetto, la mia vita andava di male in peggio.
Mi sedetti sulle scale attaccandomi alla birra mentre qualcuno insultava Calum e la sua deficienza mentale.
‘Scusate, ma dovresti metterci un cartello con scritto che non bisogna chiudere’ disse sentendosi attaccato.
Tutti stettero zitti, poi Ashton sbuffò e si sdraiò a terra.
‘Luke, non puoi chiamare tua madre?’
‘è uscita’ dissi alzando la bottiglia come per rimarcare il fatto che tutto questo era perfetto.
‘beh, ma non torna?’
‘Puoi starti zitto?’ Luke strillò con una voce da principessina stressata mentre trafficava col telefono.
‘Non mi prende’ tuonò Ashton
‘neanche a me’ lo seguirono gli altri prima di fissare me.
‘Che volete? Io ero scesa a prendere un cazzo di thè, non mi porto il telefono dietro.’
Sbuffai e gli altri si accomodarono a terra.
‘Bene, aspetteremo mia madre.’ Luke arricciò il naso.
‘Mettetevi pure comodi, tornerà tra circa cinque ore.’ Parlai scocciata.
‘Cas, se devi rompere i coglioni puoi tornartene in camera tua’ Luke incrociò le braccia tornando a urlare con quella vocetta irritante.
‘Sai, lo farei se quel coglione del tuo amico non ci avesse rinchiusi qui.’ Mi alzai raggiungendolo.
‘Quel coglione del mio amico è sempre meglio di quella zoccola della tua amica.’ Tuonò Luke venendomi incontro e affrontandomi.
‘Quella zoccola della mia amica almeno non è idiota.’
‘già, non lo è’ scoppiò a ridere come provocazione
‘che vorresti dire?’
‘voglio dire che mentre tu la veneri lei si va a fare Calum in una cristo di discoteca.’ Urlò Luke creando un silenzio improvviso.
Deglutii rumorosamente fissando Luke.
‘ma di cosa stai..’
Hai capito bene. Madison si è fatta Calum ieri sera.
Indietreggiai giusto per ritornare a respirare. Improvvisamente la stanza si era fatta più soffocante.
‘ok, ora ci calmiamo tutti, va bene?’ Ashton si alzò.
‘Se scopro che è una cazzata, Luke io ti..’ Mi avvicinai tirandogli uno spintone e facendolo traballare.
‘Tu cosa? Cosa fai?’ Mio fratello schiacciò il suo naso contro il mio per affrontarmi ancora una volta.
Ti ammazzo. È chiaro?’ urlai più forte che potevo.
Ashton si mise tra di noi e ci separò. La sua mano sul mio braccio mi fece prendere la scossa.
Mi girai a guardarlo e lui fece lo stesso.
Ok, questa cosa della scossa stava diventando veramente strana.
‘Cas, potrai anche essere più forte di noi a scuola, ma da sola non vali niente.’
Mio fratello sputò veleno su di me, giusto per ribadirmi che Cassie Hemmings stava svanendo piano piano inglobata dalle sue paure e dai suoi vizi.
Lo guardai schifata e per una volta mi sentii davvero indifesa.
‘Luke’ Ashton lo richiamò per farlo calmare.
‘No, Ashton, no.’ Luke scansò il biondo ‘mi sono rotto le palle. Lei non può sentirsi Dio solo perché frequenta gli amici giusti o perché bacia i ragazzi popolari.’
Rimasi senza fiato.
‘Bacia.. i’ Disse Ashton grattandosi la nuca.
‘Smettila di guardarmi così. Anche tu dici le stesse cose!’ Luke gli tirò un’occhiataccia.
Ok, Ashton diceva cosa?
‘Tu cosa?’ dissi sconvolta.
‘io’
‘lui pensa che sei una ragazzina viziata di merda.’ Urlò Luke.
‘oh.’ Annuii sentendomi più ferita di prima.
‘cassie’ Michael sorrise divertito ‘come ci si sente a restare chiusa in cantina con il ragazzo che ti molesta verbalmente?’
Il dolore fece spazio alla rabbia e all’imbarazzo.
‘di che stai parlando?’ Calum incrociò le braccia
‘Ma come? Parli ancora con Ashton? Dopo che gli hai impedito persino di respirare accanto a te?’ Michael mi provocò.
‘io..’ non seppi cosa rispondere.
‘tu cosa?’
‘Io penso che possa bastare.’ Ashton cercò di concludere.
‘No, voglio sapere la verità su questa situazione e basta.’ Luke tornò nella conversazione.
‘Cosa ti dice che quella non sia la verità?’
‘So che tipo di persona è Ashton e so che non ha mai parlato di te’
‘Già’ aggiunse Calum ‘Parla sempre di altre ragazze.’
‘Esatto’ Luke esclamò ‘quindi sicuramente non è ossessionato da te come dice quel blog.’
‘Il blog ha ingigantito la cosa.’ Ashton mi guardò di sottecchi.
Io annuii ancora incapace di trovare le parole per descrivere tutto quello che avevo sentito da quando Calum aveva accidentalmente chiuso quella maledetta porta.
‘allora perché hai fatto quella scenata fuori scuola?’ Luke si rivolse a me.
‘io..’
‘Lo sai com’è tragica tua sorella.’ Michael rise ‘voglio dire, adesso è qui a parlarci tranquillamente.’
‘Posso tornarmene sulle scale adesso?’ Guardai mio fratello negli occhi con tutta la rabbia in corpo.
‘va pure.’



Angolo di Claire
mi ricordavo il capitolo più lungo ed emozionante, ma dovete ammettere che c'è stata tensione tra gli Hemmings.
Mia madre mi ha appena detto che è pronta la cena, bene, io volevo fare un angolo di Claire emozionante, ma neanche questo mi è permesso.
Altra scossa elettrica tra i Cassiton. Luke è iperattivo. Calum è coglione.
'Madison did what?' e bene sì, ragazzi, la storia del bacio la sentiremo ancora a lungo e torturerà Cassie portando moooolti cambiamenti nella vita della chica bonita.
Ho detto addio alle carote avvelenate e sono passata al thé (non a Valsoia).
Cassie ci passa da un banale thé al limone alla birra, la ragazza sta fuori di testa, salviamola, ma salviamo anche gli Hemmings, c'hanno i soldi che gli escono dal culo (perdonatemi) ma c'hanno le porte sfondate.
Il prossimo capitolo si ambienterà ancora una volta nella cantina e ce ne saranno delle belle [(secondo me dovreste inventare una oneshot ripresa dal prossimo capitolo in cui alla fine muoiono tutti sbranati a vicenda sigillati in cantina.) sarà avvelenata pure la pasta? perché continuo a scrivere stronzate.]
Domani è sabato, quindi buon weekend a tutti! Uscite, divertitevi, bevete, fumate, ma non come Cassie, sennò poi vi ritrovate vostra madre stile panda (aka trucco colato) fuori dalla porta che manco la ragazzina dell'esorcista è così inquietante.
Portatemi via da questa casa. dico solo questo.
Vado a mangiare prima che mia madre mi prende a picconate e Calum mi chiude in cantina.
Iscrivetevi tutti al fanclub 'date na camomilla de cristo a quell'isterico de Luke', siamo già in 7milioni. 
Ci vediamo al prossimo capitolo.

Claire ♡♡

«così capii che non volevo le Marlboro rosse, ma chi le fumava.»

ripped jeans || ashton irwin♡Where stories live. Discover now