decimo capitolo

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‘il nuovo singolo di Lana sta coinvolgendo tutti, ascoltiamolo insieme.’ La radio continuò a parlare.
Mi ero rifugiata in macchina l’ultima ora per cercare di calmarmi.
I can see my sweet boy swayin, he's crazy y cubano como yo, my love.’
Respirai ancora una volta appoggiando la testa al sedile.
L’ultima campanella suonò.
Avevo promesso agli altri l’erba per la festa e non potevo deluderli.
Ripensai alla scena in mensa. Infondo queste cose succedevano tutti i giorni, ecco perché io e mio fratello avevamo un rapporto che faceva schifo e i suoi amici mi odiavano.
Era così che doveva andare, due mondi a parte, contatti solo quando si trattava di favori o botte.
Misi in moto la macchina con Lana del Rey e il rumore della pioggia in sottofondo.
Non pioveva quasi mai a Perth, ecco perché quando la pioggia arrivava cambiava l’umore a tutti e trovava impreparato chiunque.
Mi ritrovai a percorrere la strada per andare da Phill da sola e non c’era cosa che mi piaceva di meno.
Passai davanti alla fermata, quando vidi Ashton completamente bagnato sotto alla pioggia.
Accostai ed aprii il finestrino, almeno questo glielo dovevo.
‘Ashton.’ Urlai e lui mi vide. ‘entra in macchina, forza’
Il biondo mi guardò, poi spostò lo guardo.
Mi guardai intorno per vedere se eravamo ancora soli.
‘Ashton, per favore, entra in questa cazzo di macchina.’ Urlai ancora una volta.
Il biondino non si mosse di un centimetro.
‘Andiamo, smettila di fare il bambino.’
Continuò a restare immobile sotto alla pioggia.
Improvvisamente non ragionai più, aprii lo sportello della macchina e uscii fuori senza neanche aprire l’ombrello.
‘Ashton’ andai davanti a lui ‘guardami.’
La pioggia aumentava e mi scivolava lungo la schiena.
‘Ti prego, ashton.’ Ripetei un’ultima volta con la speranza che mi ascoltasse.
Il biondo passò da una gamba all’altra, poi si tolse i capelli bagnati da davanti agli occhi e mi guardò.
‘non hai paura di farti vedere con me?’ Alzò il tono della voce per superare il rumore della pioggia.
‘Non mi interessa, voglio solo che entri in macchina con me.’ Dissi cercando il suo sguardo che trovai poco dopo.
‘Ashton, andiamo.’ Gli presi una mano ancora ipnotizzata dai suoi occhi.
Il biondo si lasciò trasportare in macchina e si appoggiò al sedile accanto al mio.
‘Dove abiti?’ Dissi entrando in macchina e rendendomi conto che ero completamente zuppa.
‘non voglio andare a casa.’ Disse a bassa voce.
‘Dove vuoi andare?’ Dissi guardandolo.
‘Via.’ Respirò visibilmente agitato.
‘Vuoi venire con me? Io devo andare da una parte, se vuoi puoi venire.’ Dissi cercando il suo sguardo.
Aspettai una risposta per più di due minuti, ma la risposta non arrivò, quindi misi in moto la macchina e partii immaginando che fosse un sì.
Dopo circa dieci minuti abbondanti di silenzio il sole tornò a splendere e aprii i finestrini per fare in modo di asciugarmi almeno i capelli.
Ashton era rivolto verso il suo finestrino e respirava silenziosamente, finalmente dopo altri cinque minuti parlò.
‘dove stiamo andando?’ non si girò a guardarmi
‘devo prendere una cosa da un mio amico.’
‘è qualcosa che ti serve per domani sera?’ continuò a guardare il paesaggio.
‘come fai a sapere di domani sera?’ lo guardai confusa.
‘è una festa libera, i ragazzi vogliono andarci.’
‘è la festa di Louis.’ Dissi cercando di fargli capire che non era il caso.
‘chi è Louis?’ chiese confuso
‘Uno di quelli che ti ha menato prima..’ dissi sospirando.
il biondo stette in silenzio.
‘Pensi che potrebbero rifarlo anche domani sera?’ sospirò ‘infondo per entrare devo anche pagare cinque euro.’
Potevo dirgli la verità, ma optai per la seconda opzione.
‘non penso che potrebbero farlo anche domani sera, infondo siamo tanti, neanche ti vedranno.’ Mentii.
‘si dice che sarà una bella festa..’ lo sentii sorridere anche senza vederlo.
‘Devo prendere l’erba per domani sera’ risposi alla domanda di prima.
‘Posso farti una domanda?’ Ashton si girò a guardarmi e notai il gonfiore sul viso anche senza girarmi.
annuii rabbrividendo.
‘Perché ti comporti così?’ mi guardò
‘così come?’ mi fermai al semaforo.
‘così. Prima sembra che mi mangi con lo sguardo, poi ti fai coprire da me, poi mi fai menare, mi guardi, non fai niente per aiutarmi e adesso mi stai portando con te a comprare l’erba.. insomma, mi hai pregato di entrare in macchina con te.’
Lo guardai. In effetti non avrei saputo rispondere alla domanda.
‘Sei viola qui.’ Dissi toccandogli istintivamente lo zigomo e poi il labbro.
Il biondo guardò la mia mano.
‘Sembra come se ti importasse di me, quando poi mi dimostri che non è così.’
Distolsi lo sguardo guardando avanti a me.
Si aspettava una risposta che non avrei saputo dare.
‘Dovresti mettere del ghiaccio su quei lividi, dopo passiamo a prenderlo.’ Dissi mettendo in moto la macchina dopo aver visto il semaforo verde.
Ashton smise di fare domande e tornò a fissare il finestrino.





Angolo di Claire

Questo capitolo è COSì TANTO importante che dovrei pubblicarlo almeno due volte per farvelo entrare in testa.
Ok, non è lungo e a primo impatto può sembrare inutile, ma NO.
Ragioniamo insieme: sul serio Cassie? Sul serio glielo devi come se fosse un favore oppure vuoi passare del tempo con il batterista figo?
Insomma, Cassie sta diventando così ovvia che ci manca solo la maglietta con scritto ‘I prefer the drummer’ con la foto di Ashton sotto.
Non fatevi ingannare da questo ovvio, perché io non sono qui a scrivere fluff [Sono fanfiction prive di qualsiasi caratteristica Angst e solitamente mantengono un clima calmo e sereno che infonde un senso di piacere a colui che legge.]
Vi lascerò ancora un paio di capitoli per prepararvi mentalmente e poi vi distruggerò.
Non sono stronza, ma non posso scrivere fluff, non ci riesco, è contro me stessa.
Possiamo notare i dubbi di Ashton e il suo coraggio, perché ammettiamolo, Cassie sta facendo girare la testa a chiunque.
LA PRIMA SCENA. Ho rotto i coglioni (scusate) a tutti per la prima scena per circa un mese (just kiddin) e finalmente è successo. Mi sa tanto di singing in the rain o kissing in the storm, come vi pare, ma nessuno si è baciato o ha cantato, c’era solo una scena romantica sotto a una pioggia incessante.
Ashton è l’amore, è un cucciolo, è un orsacchiotto, ora vado lì e lo abbraccio. Non voleva andare a casa ma non voleva neanche restare lì, voleva solo andare via e Cassie non c’ha pensato due minuti prima di portarselo via e scappare in Arabia.
Anyway. Ho letto con piacere che il trailer vi è piaciuto, quindi ora risponderò a qualche domanda al riguardo.
-non potete, dovete chiamarmi Claire. Quindi non fatevi problemi di nessun tipo, perché non vedo motivo di mantenere un profilo alto o di tirarmela solo perché scrivo una fan fiction!
-Il trailer l’ho fatto con powerdirector, è un programma gratis per 30 giorni che potete tranquillamente scaricare su internet.
-se avete qualsiasi dubbio o dovete rompermi le scatoline sulla fan fiction o su qualsiasi altra cosa che mi ruota intorno potete contattarmi in privato e sarò felice di rispondere.

E quindi eccomi qui a ringraziarvi ancora e ancora per i commenti e i voti.
Siete l’amore, vi amo con tutto il cuore e amo leggere i vostri commenti.
Il prossimo capitolo è da infarto. Quindi preparatevi a morire.
Come al solito ho spoilerato, scusate.

Claire♡

ripped jeans || ashton irwin♡Where stories live. Discover now