tredicesimo capitolo

4.2K 232 10
                                    

Colpii la palla passandola al battitore della squadra.
Le ore di Educazione fisica erano le più affollate. Nella nostra scuola almeno sei classi facevano educazione fisica insieme, il giardino era abbastanza grande da contenere tutta la scuola.
Mi allontanai dal campo di pallavolo quando fui costretta ad uscire a causa della rotazione dopo il punto.
Ognuno era intento a fare qualche sport diverso, a parte Harry troppo impegnato a messaggiare con qualcuno sugli spalti.
Decisi che era arrivato il momento di riavvicinarmi al gruppo, così salii le scalette e mi sedetti accanto ad Harry che mi sorrise dolcemente.
Chiunque avrebbe scommesso che quello nel nostro gruppo non fosse stato il suo ruolo ideale, perché con un solo sorriso riusciva a sprigionare un’ondata di dolcezza che avrebbe addolcito anche il più stronzo.
‘Con chi messaggi?’ indicai il telefono ancora allegra per il suo sorriso.
‘Sto finendo di organizzare qualcosa per questa sera.’
‘Si dice che sarà la festa dell’anno.’ Ridacchiai.
‘Sempre se nessuno si fa male, la responsabilità è di Louis.’
Presi la palla al balzo.
‘Ascolta, ho sentito che mio fratello e i suoi amici hanno intenzione di venire’ Guardai la sua espressione trasformarsi da seria a divertita.
‘Tranquilla, non faremo del male a tuo fratello, te lo abbiamo promesso.’ Poggiò la testa sulla mia spalla.
‘Non intendo dire questo.’ Giocai con le dita della sua mano ‘potreste evitare di fare del male anche ai suoi amici?’
Dissi tutto d’un fiato provocando il suo sposamento improvviso.
‘Cas, lo sai che ci divertiamo..’ si toccò la fronte ‘non puoi dirci di..’
Lo fermai.
‘Solo per questa festa.’ Lo pregai con lo sguardo.
Lui annuì.
‘Posso sapere almeno il motivo?’
Beh, sai, sto cominciando a ritrovare il cuore che avevo buttato dentro al cesso un bel po’ di tempo fa, quindi ora provo pena per gente che viene malmenata inutilmente da un branco di idioti.
respirai, non potevo tirare fuori un pensiero del genere.
‘Ah, è solo un problema con mia madre, gliel’ho promesso.’ Dissi scacciando i pensieri di prima.
‘Va bene tesoro, tranquilla, non ti rovineremo la festa.’ Disse il ricciolino lasciandomi un bacio sulla guancia e correndo giù dagli spalti preso da una voglia improvvisa di calciare un pallone sgonfio.
Sbuffai. Harry non era decisamente parte del nostro gruppo, troppo dolce persino per questo mondo.
‘Cassie, corri’ Vidi sventolare la mano di Madison, poi corse verso gli spogliatoi.
Scesi dagli spalti e le corsi incontro curiosa entrando nella stanza.
Un coro di risate mi aprì la strada.
‘ci sarà di tutto ragazzi’ Vidi Louis continuare un discorso già iniziato ‘non potete mancare.’
‘ma è vero che dobbiamo pagare?’ qualcuno urlò da lontano facendo girare Louis
‘si, tesoro.’ Fece un sorrisetto sghembo e sentii qualcuno morire dietro di me ‘ma ne vale la pena.’
Poi mi vide e richiamò la mia attenzione sventolando la mano.
‘Cassie, vieni qui, Sali’ indicò una panca posta al centro della stanza.
Sorrisi e lo raggiunsi sopra alla panca.
Mi sentii osservata, come al solito.
‘Cassie, dove hai preso quella maglietta?’ qualcuno urlò ancora.
Mi guardai, era una semplice maglietta da palestra.
‘non lo so?’ dissi guardando Louis.
‘in ogni caso, vi aspettiamo stasera’ Louis mandò un bacio alla folla e mi trascinò giù con lui.
Passammo in mezzo alle persone ancora in delirio per il discorso e venni toccata da un po’ di mani che urlavano il mio nome.
Tornai in giardino pronta a ricominciare l’ora di educazione fisica
‘Hai visto? Questa sera saranno tutti alla festa.’ Louis mi abbracciò.
‘Non ti sembra esagerato tutto questo?’ dissi ancora stordita dalle urla ‘voglio dire, siamo persone normali, non attori.’ Indicai lo spogliatoio riferendomi a quello che era appena successo.
‘Ascolta tesoro, in questa scuola noi siamo più importanti di qualsiasi attore di hollywood.’ Sorrise malefico e corse a giocare a calcio con Harry.


‘oh mio dio, sei una meraviglia’ Madison mi saltò al collo.
Ero pronta per andare alla festa dell’anno con la mia migliore amica e con il mio gruppo di amici.
Liam ci aspettava al piano di sotto, lui avrebbe accompagnato Madison, mentre io avevo scelto di entrare alla festa da sola, ma comunque saremmo andati tutti e tre con la sua macchina.
Mi guardai allo specchio, indossavo dei pantaloncini alti e un top rosso che mi copriva solo il seno. Scarpe rigorosamente alte e rosse e una borsa che avrei portato in mano. Trucco nero e boccoli solo sulle punte.
Scesi al piano di sotto seguita da Madi e Liam fece un applauso scoppiando a ridere.
‘Meravigliose ragazze, meravigliose.’ Mi diede un bacio sulla guancia e poi prese per mano Madison e la accompagnò fuori dalla porta.
Venti minuti dopo eravamo sotto casa di Louis.
Entrai nel giardino guidata da una miriade di lucine di tutti i colori e dalle urla della gente sovrastate dalla musica.
Vidi la fila posta all’ingresso principale e mi avvicinai rifiutandomi di aspettare tutto quel tempo per entrare.
Passai accanto a tutti che probabilmente erano in fila da ore ed arrivai davanti al buttafuori che mi guardò dalla testa ai piedi.
‘Nome.’ Disse senza staccarmi gli occhi di dosso.
‘Cassie Hemmings’ sorrisi accorgendomi degli sguardi che ricevevo.
‘Prego’ aprì il cancelletto e mi fece passare.
Louis aveva decisamente fatto le cose in grande, perché si prospettava già una festa perfetta. L’alcool era sui tavoli, l’erba nelle tasche e qualcuno era già collassato a terra come immaginavo. Mi diressi verso le scale per cercare gli altri con una birra in mano.


Angolo di Claire

GIURO che è l'ultimo capitolo corto che metto qui, perché dal 14 in poi iniziano i casini veri e sono troppo emozionata.
In questa festa succederà il casino, quindi preparatevi al prossimo capitolo, anzi, ai prossimi. 
Mi scuso per gli errori, vado di corsa e non faccio in tempo a controllare. 
Vi amo. Amo anche i nuovi lettori, siete dolcissimi.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ci sentiamo presto!

Claire♡

ripped jeans || ashton irwin♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora