§ Capitolo Trentanovesimo §

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"That old true filth, and

bottom of the well

where truth is hidden.

Gracious lessons thine

and maxims of the mud."

Vivien, Idylls of the King, Tennyson


Sir Cadogan Lancelot Monmouth era un uomo dell'ordine dei Draghi Rossi perché suo padre lo era stato prima di lui e così suo nonno e il suo bisnonno a ritroso. Gli erano state promesse gloria e onore, ma aveva ottenuto ben poco nella metà di secolo che aveva vissuto. Un giuramento pomposo e degli affiliati che si trascinavano stancamente da una seduta inutile all'altra senza un briciolo di iniziativa e amor proprio. Profluvi di discorsi sugli avi, sui doveri di un rispettabile cavaliere e alla conta dei fatti erano più tristi di un club di cricket.

Era stato lui a dare una svolta alle loro riunioni da romantici di campagna. L'essersi avventurato nell'impervio campo delle scienze occulte l'aveva aiutato a stabilire dei contatti insperati. Una signora in un negozio dai dubbi articoli, l'aveva guardato di sottecchi, portandosi con un tintinnio soffuso gli occhiali attaccati ad una catenella sul naso. Si era mostrata interessata quando le aveva rivelato il gruppo di cui faceva parte. Gli aveva fornito l'indirizzo di Diagon Alley che avrebbe fatto al caso suo con annesse istruzioni per entrarvi. Dietro al Leadenhall Market* c'era un muretto di mattoni, bastava rimuoverne tre verticali e due orizzontali e un arco in marmo sovrastante una strada selciata si sarebbe svelato alla sua vista.

Diagon Alley si stringeva ed incuneava davanti ai suoi occhi. Camminando non poteva credere a ciò che vedeva. Urletti di stupore malcelato scappavano dalla sua bocca ogni volta che incrociava una bottega delle meraviglie. Il bigliettino cartaceo che gli era stato consegnato recava le coordinate di un certo signor Olivander.

Girò a destra del percorso principale e addocchiò subito l'insegna che torreggiava su un edificio antico in fondo alla via.

Olivander

Fabbrica di Bacchette di Qualità Superiore dal 382 a.C.

Era entrato, leggermente distratto dalla vetrina costituita da un cuscino stinto sormontato da una bacchetta impolverata, e si era trovato di fronte un signore di mezza età alto, capelli e barba fluenti, vestito con un completo elegante, simile per taglio a quelli confezionati dai sarti di Savile Row** . Aveva salutato cortesemente l'uomo abbigliato in maniera ottocentesca, che aveva supposto fosse il proprietario, e si erano seduti su delle poltrone del retrobottega dove erano stati preparati tè e pasticcini.

- Con chi ho il piacere di...? – aveva chiesto piuttosto impacciato. Il pensiero che le pile di scaffali che li cingevano pullulassero di bacchette funzionanti lo esaltava oltremisura.

- Albus Percival Wulfric Brian Silente, piacere. – la sua mano era calda e accogliente, la stretta forte di una persona determinata. Gli infuse da subito una buona impressione.

- I suoi nomi hanno a che fare con la sua origine? Qualche cavaliere importante, se mi posso permettere? – suo padre gli aveva imposto di impararsi a menadito l'Enciclopedia Araldico-Cavalleresca e l'aspilogia*** dell'intera Gran Bretagna prima di essere consacrato ai Draghi Rossi. Quell'uomo sembrava essere tenuto in sufficiente considerazione dalla sua gente se gli veniva riservato uno spazio pubblico per un colloquio privato.

- No, i miei genitori erano appassionati di storia e leggende medievali. – gli sorrise cordiale Silente anche se qualcosa nelle sue pupille si raffreddò di un lampo – Tuttavia la mia famiglia discende da un bardo. Myrddin era il suo nome, le dice qualcosa?

La Sinuosa Linea del Serpente - The Sinuous Line of the SnakeWhere stories live. Discover now