CAPITOLO 1 - parte 1

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Il sole sorge lentamente.

Non sui grattacieli di New York che conosco da sempre, ma sui marciapiedi di Los Angeles,

fiancheggiati dalle palme.

Mi piacerebbe stare qui a godermi l'alba, ma non ho tempo!

Sento l'ansia che cresce e un nodo mi stringe lo stomaco.

(Respira, Ellen. Respiiira.)

Sono anni che aspettavo questo momento: specializzanda in medicina!

Il mio futuro è qui, davanti ai miei occhi, rinomato in tutti gli Stati Uniti, maestoso: 

il Blue Swan Hospital.

Cerco l'ingresso del personale, ma non riesco a trovarlo.

L'unica entrata che vedo è quella del pronto soccorso.

Esito perché, come suggerisce il nome, so che questa entrata è riservata ai casi di emergenza.

Fermo un medico che sta andando verso il Blue Swan.

"Mi scusi, dov'è l'entrata principale?"

"Laggiù!"

Il medico indica una direzione vaga, il che non mi aiuta per niente...

Cerco un'altra entrata, quella riservata al personale.

Cammino avanti e indietro di fronte all'ospedale ma non riesco a trovarla.

All'improvviso il suono della sirena di un'ambulanza attrae la mia attenzione.

Il veicolo si ferma, facendo stridere gli pneumatici, dall'altra parte della strada.

Un lampeggiante proietta fasci di luce colorata sulla facciata del Blue Swan.

Guardo il veicolo bianco e rosso correre verso il pronto soccorso.

Le persone si spostano rapidamente per farlo passare.

Poi, da lontano, sento il suono di una seconda sirena che si avvicina rapidamente.

Volto lo sguardo verso questa nuova ambulanza, che è immediatamente seguita da una terza!

Tre ambulanze contemporaneamente?

Non promettono niente di buono.

Il cuore inizia a battermi all'impazzata e sento un groppo in gola.

Cosa sta succedendo?

Un incidente grave...

A volte non c'è bisogno di disastri naturali...

Gli esseri umani sanno essere più pericolosi degli tsunami.

Seguo l'ultima ambulanza mentre parcheggia rapidamente accanto alle altre due.

Infermieri, portantini e medici si affollano attorno alle ambulanze, in una danza di camici

bianchi.

C'è un solo pensiero nella mia mente: intervenire, aiutare!

Ripenso a Nolan. Come sempre.

Se solo fossi stata un medico, allora.

Se solo avessi potuto fare qualcosa per lui in quell'ambulanza...

Quella tragedia è il motore che mi spinge a continuare.

Senza di lui, non avrei mai abbracciato questa carriera.

Anche se non mi piace parlarne, so che è solo grazie a lui che continuo.

IS IT LOVE? Blue SwanWhere stories live. Discover now