Piccola challenge: storie e canzoni!

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Ho fatto una specie di gioco.
In pratica dovete mettere in riproduzione casuale le canzoni che avete sul cellulare, scegliere un fandom (una coppia o un personaggio di quel fandom) e scrivere delle storie. Una per ogni canzone. Solo che dovete scrivere nel tempo compreso tra l'inizio e la fine di una sola canzone. Scusatemi se non sono questo granché...
Ho trovato questo gioco in una storia di Wattpad, solo che non ricordo l'utente... quindi se stai leggendo le mie storie, grazie per l'ispirazione! 🤣 divertitevi a leggere le mie storielle.

Shakespeare di Miranda Cosgrove
Percy era (strano ma vero) in biblioteca.
Doveva ancora finire la ricerca per latino per il giorno successivo... ed era in alto mare!
Poi la vide.
Annabeth Chase. Colei per cui aveva una cotta stratosferica fin dalle elementari, ma con cui non parlava mai per l'imbarazzo. In effetti non la conosceva molto bene...
Era seduta ad uno dei tavoli. Leggeva un libro di architettura.
Percy prese un bel respiro.
-Ehi, Annabeth.
Lei alzò gli occhi dal libro.
-Ciao Percy.
-Ti... ti va di parlare? Per... per conoscerci un po' meglio...
Cavoli che idiota.
-Ok. Mi va di parlare con qualcuno. -Annabeth chiuse il libro e sorrise. -Inizio io. Ti piace Shakespeare? E guardare film la domenica?

A Thousand Years di Christina Perri (ATTENZIONE SPOILER: IL LABIRINTO DI FUOCO)
Jason camminava per i Campi Elisi.
Da quanti anni era morto?
Ormai aveva perso il conto... un centinaio, forse?
Chissà cosa era successo nel mondo mortale...
Tutti i suoi amici erano arrivati nei Campi Elisi... tutti tranne Piper.
Dei, la sua Pipes.
Non aveva mai smesso di amarla.
-Ehi, Jason! -lo chiamò un'anima. Era una Cacciatrice di Artemide morta da poco.
-Ciao, Alexa.
-A che pensi?
-A... alla mia ex ragazza. Dei, l'amavo tanto.
-Come si chiamava?
-Piper.
Alexa spalancò gli occhi.
-Piper McLean?
-Ehm... esatto... come hai fatto a...
-Oddei! Non... è la Cacciatrice più forte tra tutte!
Jason spalancò gli occhi: -È una Cacciatrice?
Alexa annuì.
Il ragazzo la ringraziò e riprese a camminare.
Beh, voleva dire che avrebbe aspettato per altri cento anni...

Night changes dei One Direction
Annabeth adorava il suo ragazzo.
Abitavano insieme a Nuova Roma e quella sera sarebbero usciti a cena per festeggiare la fine dei loro studi.
Percy l'avrebbe portata al loro ristorante preferito.
Così scelse un abito bordeaux (Piper le aveva consigliato di prenderlo per le "occasioni speciali") e lasciò i capelli biondi sciolti.
Percy l'aspettava nel salotto del loro appartamento, in smoking nero.
-Qualunque cosa succeda, Testa d'Alghe... -disse lei. -Ricordati che ti amo.
Lo aveva detto per un semplice motivo.
Percy si faceva problemi se la serata non andava come programmato e credeva che Annabeth lo odiasse per questo.
-Non cambierà né me, né te. -la figlia di Atena lo baciò e uscirono.

Perfect dei One Direction
Frank si tormentava le mani, nervoso. Primo appuntamento con Hazel.
Non era mai uscito con lei da fidanzato.
Ma quel giorno sarebbero andati al cinema insieme, poi a mangiare in un ristorante a Nuova Roma.
Hazel era accanto a lui, seduta sul sedile del bus.
Era davvero bella con quell'abito lilla...
-Sei... sei bellissima. -riuscì a dire Frank. Hazel si voltò verso di lui e sorrise, arrossendo un pochino.
-Hazel, sii sincera con me. -disse il figlio di Marte.
-Dimmi.
-Io... io non sono il ragazzo perfetto... ma... ma se ti piace andare in posti impronunciabili... credo di essere il cavaliere dall'armatura scintillante che fa al caso tuo.
Hazel sorrise e lo baciò sulle labbra.
-Frank. Tu sei perfetto per me.

Tell me that you love me di Victoria Justice
Piper correva e allo stesso tempo piangeva.
Odiava quel ragazzo.
Era la seconda volta che la piantava in asso nel loro anniversario.
Era da quando lui aveva trovato un lavoro part-time in un negozio di Los Angeles. Non stavano mai insieme così spesso, lui tornava sempre tardi la sera.
Quando si fermò davanti al negozio del ragazzo, lo vide.
Era seduto dietro alla cassa e usava il cellulare.
-Jason! -urlò.
Jason la vide e corse da lei.
-Mi avevi detto di non riuscire a staccare! -singhiozzò Piper.
-Io...io... Piper mi dispiace... il mio capo mi ha...
-Sempre il tuo capo. Mai una volta che ti interessi di me. Jason, io... voglio solo che mi dica che mi ami. Ultimamente non parliamo più, non stiamo più insieme...
Lui la interruppe con un bacio.
-Ti amo, Piper. Mi hai tolto il respiro la prima volta che ti ho vista.

Superhero di Ross Lynch
Calipso stava girando per la sua isola.
Ogigia sembrava vuota da quando...
Da quando Leo era andato via.
Anche se aveva promesso che sarebbe tornato, Calipso non riusciva a credergli. Nessuno tornava a Ogigia due volte.
E poi vide il drago. E sentì una voce urlare.
Non era possibile.
Quello era...
-Leo! -esclamò, felice.
Poco dopo volavano a bordo di Festus.
-Visto? Un supereroe che salva la sua donzella in difficoltà! -disse Leo, stringendo la mano di lei, che era appoggiata sul suo fianco.
-Vero, eroe. -rispose Calipso sorridendo e chiudendo gli occhi, appoggiata alla schiena del ragazzo.

Worldwide dei Big Time Rush
-Annabeth, come è andata la giornata? -chiese Percy mentre mangiavano.
Annabeth sospirò, stanca.
-Nulla di speciale.
Percy notò che Annabeth non era dell'umore giusto.
-Sai, al lavoro non facevo che pensare a noi due. -disse il ragazzo prendendole la mano.
-Davvero? -chiese lei con un piccolo sorriso.
Il figlio di Poseidone annuì.
-Credo che anche se fossi in capo al mondo penserei a te.
La ragazza gli fece un bel sorriso.
-Eccola, la mia ragazza. -Percy sorrise, contento per averle fatto ritrovare il buonumore.
-Percy... devo dirti una cosa. -Annabeth si alzò e gli prese entrambe le mani. -Aspetto un bambino.

Miss You di Louis Tomlison (ATTENZIONE SPOILER: IL LABIRINTO DI FUOCO)
Piper odiava essere una semidea.
Se fosse stata una normale mortale, Jason sarebbe stato ancora lì, con lei.
Le mancava troppo.
Si chiuse in bagno e iniziò a singhiozzare.
Le capitava spesso, ormai.
Qualcuno bussò.
-È... è occupato! -riuscì a dire.
-Santi dei. È il bagno delle ragazze? Scusami! -era la voce di un ragazzo. Le sembrava familiare...
Si asciugò gli occhi ed uscì, proprio mentre il ragazzo apriva la porta.
-Non è niente. Anche io ho sbagliato porta quando sono arrivata qui. -disse la ragazza.
Il ragazzo si voltò e le sorrise.
-Come ti chiami? -chiese mentre uscivano entrambi.
-Piper McLean. Tu? Sei nuovo giusto?
-Sì. E mi chiamo John, John Green. Come lo scrittore.
Piper lo osservò meglio: aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. Le... le ricordava...
-Che c'è? -chiese John. -Perché mi guardi in quel modo?
-Eh? No... ehm... è che mi ricordi un ragazzo... ti somigliava molto. Solo che aveva anche una cicatrice sul labbro e...
John sorrise.
-Conoscevi Jason Grace?
Piper spalancò gli occhi: -Co... come hai fatto...
-Andavo nel suo stesso college maschile. Mi ha parlato di te. Sono un semidio anche io. Un figlio di Atena. -poi le porse un bigliettino. -Ci vediamo.
Quando il ragazzo si fu allontanato, Piper lesse il bigliettino e rimase a bocca aperta: Mi manchi, Pipes.

Ever Ever After di Carrie Underwood
-E vissero per sempre felici e contenti. -terminò Hazel chiudendo il libro.
-Mamma, perché Cenerentola non ha detto subito il suo nome al principe? -chiese la piccola Emy.
-Non lo so, tesoro. Forse perché non sembrava pensare in quel momento.
Rimboccò le coperte alla bimba di cinque anni.
-Mamma, tu e papà avete già avuto il vostro lieto fine?
Hazel baciò Emy in fronte: -Sì. Con te, tesoro.
-E Sammy! -Emy indicò il pancione della madre.
-E Sammy. -la figlia di Plutone sorrise. -Buonanotte.
-Notte!
Poi Hazel chiuse la porta e uscì.
Frank la stava aspettando fuori.
-Come si sente, madame? -le chiese facendole un baciamano.
-Come una regina, messere. -rispose lei. -Anche se fra un mese in questa casa si sentiranno troppi pianti e odore di pannolini per i miei gusti.

Il mio inizio sei tu di Tosca e Fiorello (film: Anastasia)
Jason la vide.
Piper era stupenda: indossava un abito blu notte e teneva i capelli raccolti in un'acconciatura elaborata.
Il ragazzo si sistemò la giacca e si avvicinò.
-Mi concede questo ballo, Milady? -chiese porgendo la mano.
-Volentieri. -rispose lei.
Si recarono al centro della pista e iniziarono a ballare.
-Piper, vorrei chiederti una cosa. -iniziò il ragazzo. Piper gli sorrise, per invitarlo a continuare.
Il ragazzo le prese le mani.
-Non eri esattamente nei piani quando ci siamo conosciuti. Ma da qual giorno ho sentito che la mia storia iniziava a scriversi... tu sei il mio inizio. Vorrei passare con te il resto della mia vita. Vorrei far avverare il mio sogno con te. Per questo ti chiedo... -Jason si inginocchiò. -Vuoi sposarmi?

One Shots... MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora