Teen - Demigods - Wolf

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Quella notte erano solo usciti per cercare un cadavere nel bosco della città. Percy non avrebbe mai pensato che si sarebbe ritrovato morso da qualche animale e trasformato in una creatura soprannaturale.
E dopo un anno da quella notte si ritrovava con un branco.
Lui era l'alpha. Poi insieme a Jason aveva trovato Piper, scomparsa quando era piccola, rimasta lupo fino a quell'anno e che alla fine si era messa con Jason.
Percy aveva "accidentalmente" morso pure uno dei suoi amici, Leo.
Ok, lo aveva fatto per riuscire a salvarlo da morte certa.
Poi avevano incontrato Hazel, ora fidanzata con Frank, che ovviamente era qualcosa di speciale pure lei: una banshee.
Ah, giusto. Percy era fidanzato con Annabeth, la cui famiglia cacciava lupi mannari da secoli.
Insomma, non poteva certo dirle cosa era; la madre di Annabeth era pure nemica acerrima del padre di Percy.
Ma nel branco c'erano anche due normali umani: Jason e Frank, che ovviamente sapevano che i loro amici erano... quel che erano.
Ma torniamo nel presente!
Quella notte c'era la luna piena e Percy sarebbe stato con Annabeth al cinema e faceva fatica a controllarsi quando era con lei. Che fare?
-Amico, dille che hai un contrattempo. -disse Jason mentre prendeva il libro di matematica dall'armadietto.
-Non posso. Annabeth capisce quando dico bugie. -rispose Percy chiudendo l'armadietto.
-E allora faresti meglio a dirle tutto. -disse Piper arrivata proprio in quel momento.
-Piper, ti ho già detto di non origliare, grazie. -sbuffò Percy.
-Però ha ragione. -disse Jason.
-Facile per lei. La tua famiglia non ammazza lupi mannari. -i tre si avviarono verso l'uscita della scuola.
-E allora non so cosa dirti. Cerca di mantenere la calma e non fare nulla che ti possa rendere nervoso. -Jason lo guardò, furbo e Percy gli lanciò un'occhiataccia.
Il biondo salì sulla sua moto e diede il casco a Piper.
Percy tornò a casa per prepararsi all'apocalisse di quella sera.

Piper si strinse a Jason mentre lui si fermava fuori da casa di lei.
-Tu cosa farai stanotte? -chiese Jason.
-Non lo so. Devo ancora imparare a controllarlo. -ammise Piper. -Leo ci è riuscito meglio di me ed è un beta da pochissimo tempo.
-Allora, ti vengo a prendere per le otto. Ci proveremo insieme.
-Ma Jason! Potrei farti del male! -esclamò Piper.
Jason la baciò: -Fidati di me.
Poi, il ragazzo si allontanò.

Leo stava impazzendo.
-Odio la luna piena! -esclamò guardandosi le mani artigliate.
Era la sua seconda luna piena da quando era lupo mannaro e si era già stancato.
-Però hai imparato a controllarlo. -commentò Hazel, in piedi accanto a Frank. -Meglio di Piper in realtà.
-Lo so. -alzò gli occhi gialli sulla coppia. -Ma non riesco a capire perché non riesco a trattenere gli artigli.
-Chiedi a Percy. -fece Frank. -Lui è lupo mannaro da più tempo.

Percy sudava freddo.
Stava aspettando Annabeth fuori dal bagno e la luna piena si faceva sentire. Anche se aveva imparato a controllarsi, gli occhi diventavano rossi e gli artigli crescevano alla minima distrazione.
-Eccomi. -disse Annabeth raggiungendolo. -Tutto ok?
Percy camminava avanti e indietro: -Sì... ehm... andiamo?
Lei annuì e si diressero verso la sala sette, dove rimasero fino alle undici passate.
Quando uscirono dal cinema, Annabeth propose di camminare un po'. Percy accettò controvoglia: si conoscevano da pochi mesi e voleva farla felice.

-Piper, ora pensa a qualcosa che ti piace. -disse Jason alla fidanzata che, per suo volere, l'aveva costretto ad incatenarla ad una colonna nel seminterrato.
-E a cosa? -ringhiò Piper con gli occhi gialli e gli artigli.
-Non so ehm... il surf! A te piace, no? -Lei ringhiò di nuovo. -Ok, niente surf.
Piper per poco non lo trafisse con gli artigli.
-Allora... allora pensa a questo! -e Jason la baciò.
Quando si scostò, gli occhi di Piper erano tornati come prima e gli artigli erano scomparsi.
-Ce l'abbiamo fatta... -mormorò lei guardandosi le mani. -Ce l'abbiamo...
-Ce l'hai fatta. -la corresse lui. -È tutto merito tuo.
Piper gli sorrise.

Leo era finalmente riuscito a tornare in sé, quando il cellulare di Hazel squillò: era Annabeth.
-Ehi, Ann... -Hazel non finì la frase, che fu costretta ad allontanare il cellulare dall'orecchio.
-HAZEL! -urlò la ragazza dall'altra parte della linea. -Percy... Percy è...
Hazel guardò Frank e Leo e mise in viva voce: -Annabeth, dove siete? -chiese Frank.
-Poco lontano da casa mia, vicino al bosco! -singhiozzò Annabeth. -Vi prego, non so cosa gli sia...
-Arriviamo, stai tranquilla. -rispose Hazel.
Poi salirono tutti e tre in macchina e Frank mise in moto.

Annabeth non capiva cosa stesse succedendo a Percy.
Dei brutti ceffi si erano avvicinati a loro e Percy era diventato strano fino a che gli occhi verdi che amava erano diventati rossi, le mani artigli e aveva fatto uno strano ruggito da lupo.
Gli uomini si erano allontanati, spaventati e Annabeth aveva visto gli occhi gialli che avevano.
Ma Percy non era più tornato normale.
-Percy... -mormorò Annabeth tremando. -Percy, cosa ti succede?
Lui sembrò accorgersi di lei solo in quel momento.
-No... no! -urlò Percy per poi correre via nel bosco.
Annabeth lo chiamò, ma lui non tornò indietro.
Poco dopo...
-Annabeth! -esclamò Jason scendendo dalla moto con Piper. I due raggiunsero la ragazza che teneva lo sguardo fisso sul bosco.
-Ehi, tutto bene? -chiese Piper prendendole le spalle.
-Percy era... è scappato nel bosco... io non ho potuto... -balbettò Annabeth.
Arrivarono anche Hazel, Frank e Leo.
-Dov'è Percy? Cosa succede? -chiese Hazel.
Jason guardò verso il bosco: -Frank, Leo, venite con me a cercare Percy. Hazel e Piper, voi rimanete con Annabeth e datele delle spiegazioni. Salite in macchina e non uscite. Per nessun motivo.
-Ma Jason... -provò Piper. Ma il ragazzo non ne volle sapere e lui, Leo e Frank sparirono nel bosco urlando il nome di Percy.
Dopo che le ebbero riassunto tutto, Annabeth chiese:
-Quindi Percy è un lupo mannaro?
-Sì. -Piper annuì.
-E lo siete anche tu e Leo.
-Sì. -fece Piper imbarazzata. Annabeth si voltò verso Hazel.
-E tu sei una banshee.
-Già. -Hazel fece sì con la testa.
Annabeth sospirò, esasperata.
-Annabeth, ci dispiace per non avertelo detto prima. -ammise Hazel. -Ma Percy non voleva mettersi nei guai con la tua famiglia.
La bionda sorrise: -Non importa. Lo capisco bene. Ma come mai non riesce ancora a controllarsi?
-In realtà ci riesce e anche molto bene. -disse Piper. -È strano.
Annabeth guardò il bosco: -Non lo voglio perdere.

-Percy! -urlò Frank per la centesima volta.
-Accidenti, cosa gli è successo? Di solito riesce a controllarsi... -si chiese Jason.
-Infatti è strano. Era anche con Annabeth. -convenne Leo.
Frank si fermò davanti ai suoi amici: -Ragazzi, ammesso che riusciremo a trovarlo in mezzo a questo bosco di notte, come lo faremo tornare normale?
-Ci proverà Annabeth . -mormorò una voce femminile.
I tre si voltarono e trovarono Annabeth, Piper e Hazel.
-Vi avevo detto di restare in macchina! -Le rimproverò Jason.
-Non dare la colpa a loro. Ho voluto uscire io. -Annabeth si fece avanti. -Percy è il mio ragazzo. Non voglio perderlo per una cosa del genere.
I ragazzi la fissarono con tanto d'occhi.
-Penso di sapere come fare. -disse Piper. -Ma prima dobbiamo trovare Percy.

Leo si bloccò: -Piper, lo senti?
-L'odore di Percy. -confermò Piper.
-Viene da quella parte. -Leo indicò alla loro sinistra. -Andiamo.
I sei amici arrivarono in una radura nascosta.
Annabeth trattenne il fiato e Leo ne capì subito il motivo.
In un angolo c'era Percy: la maglia che indossava era ormai strappata, le orecchie e il viso erano da lupo, gli artigli graffiavano la corteccia degli alberi e Leo poteva sentire il suo cuore, che batteva all'impazzata.
Annabeth si fece avanti e lanciò uno sguardo a Piper, che le sorrise incoraggiante.
La bionda fece un respiro profondo, poi si avvicinò a Percy.
-Percy. -lo chiamò.
Leo (insieme a Piper) teneva pronti gli artigli, per intervenire nel caso...
Beh, se Percy avesse avuto un piccolo e leggerissimo attacco di panico i due erano pronti ad intervenire.
Percy si voltò, rivelando due occhi rosso sangue.
-Percy. -disse di nuovo Annabeth e fece un altro passo.
Il licantropo si avvicinò a lei, ringhiando e Leo fece per intervenire. Ma Annabeth gli fece segno di non muoversi.
-S-Sono io. -disse Annabeth con voce tremante.
Percy le sfiorò il viso con gli artigli e lei si irrigidì.
Ormai le lacrime le bagnavano le guance.
-Percy, io... ti prego, prova a tornare in te. -mormorò Annabeth.
Il lupo mannaro le accarezzò il collo con la mano artigliata.
Poi spalancò gli occhi.
-Annabeth... -disse Percy, mentre i suoi occhi tornavano verdi.

Annabeth teneva tra le mani la collana con un pezzetto di corallo che Percy le aveva regalato quando avevano iniziato a frequentarsi.
Percy riuscì a controllare la trasformazione e tornò umano.
Vide le lacrime che bagnavano le guance di Annabeth e abbassò lo sguardo.
-Mi dispiace, io non... -mormorò lui.
La mano di Annabeth gli accarezzò la guancia: -Io ti amo.
Percy non credeva alle proprie orecchie: -Come?
-Ti amo, Testa d'Alghe. E non sarà certo una cosa che ti succede una volta al mese ad allontanarti da me. -disse Annabeth. -Insomma, pensa alle ragazze. Noi stiamo male una volta al mese.
Percy rise: -Ti amo anch'io.
Poi lui posò le labbra su quelle di lei.
I loro amici, rimasti in disparte, si avvicinarono alla coppia.
-Beh, direi che ora Annabeth fa parte del branco, no? -chiese Jason.

*angolo meh*
Questa fanfic l'ho scritta in realtà per gioco. Devo iniziare la quinta stagione di Teen Wolf, così ho pensato "E se i sette fossero parte di un branco?" et voilá!

One Shots... MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora