Always

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*premessa: mi odierete. Ve lo assicuro😅
Non sono il tipo che scrive storie del genere, però l'idea mi è venuta e quindi ecco una piccola flashfic sulla Caleo*

Calipso si lasciò portare sul carro senza opporre resistenza.
Non sperava più nell'aiuto di qualcuno.
Tutto il paese la considerava una strega.
E come tale, doveva morire.
-AL ROGO! -urlava il popolo vedendola passare, ma lei rimaneva indifferente.
Non versava una lacrima.
Non faceva vedere cosa in realtà provava.
Aveva opposto resistenza alla corte del re, quando l'avevano accusata di stregoneria. Ma dopo tentativi andati a vuoto, aveva deciso di lasciarsi andare e dare ragione ai suoi accusatori.
-Muoviti. -una delle guardie la prese e la fece scendere dal carro, sotto gli insulti della gente.
La condussero in piazza, dove la legarono al palo con una corda.
-FERMI! -urlò la sua voce.
Calipso alzò gli occhi per la prima volta da quella mattina.
E lo vide.
Il ragazzo che amava correva verso di lei, bloccato dalla gente.
-Vi prego, liberatela! Lei non è una strega! -urlò ancora.
Ma nessuno lo ascoltava.
Poi appiccarono il fuoco al legno ai piedi di Calipso.
Buffo, no? Morire per colpa di ciò che il suo amato sapeva creare con le mani.
-Fermi! -ripeté Leo, il ragazzo che amava. -È il figlio del duca che ve lo ordina!
Leo si tolse gli stracci che indossava, rivelando i suoi veri abiti, sotto lo sguardo incredulo delle guardie e del popolo.
Gli occhi di Calipso si velarono di lacrime.
Leo riuscì a raggiungerla, ma era troppo tardi.
Calipso non sentiva più un rumore.
Vide le labbra di lui dire qualcosa, poi i suoi occhi si chiusero.
Due semplici parole e le Parche tagliarono il suo filo.
Lingua tra i denti, bocca aperta, labbra unite che poi formano un cerchio.

Ti amo.

One Shots... MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora