Capitolo 16

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Era tutto così surreale, il piacere appagante del sesso, finalmente Frida aveva potuto provare quella divina sensazione. Quella percezione era afrodisiaca, soprattutto se a fargliela provare era stato l'uomo entrato nelle sue grazie. E Loki era felice, quasi come se avesse perso la verginità una seconda volta. Per certi versi, però, Frida non era dalla sua parte. Qualcosa non andava in quella radiosa ragazza, Loki non poté ignorarlo. Frida si stava rivestendo, sistemando i capelli.

«Qualcosa non va?» domandò con tono dolce Loki, vedendola silenziosa e rattristata.
«E' tutto okay...» rispose lei con gli occhi bassi.
«Sicura? Ti ho fatto male? Ti...?» iniziò a chiedere preoccupato.
Frida si voltò di scatto verso di lui, ammutolendolo.
«No.»
«Non ci credo. Tu hai qualcosa che non va.» continuò Loki, adesso provocandola.
«Vuoi smetterla per una volta di essere così....irritante!» gesticolò nervosamnete lei.
«Se mi dicessi cosa c'è che non va, forse potrei porre rimedio.» Loki continuò con lo stesso tono, alzando un sopracciglio.
«D'accordo! La verità è che credo che tra noi non potrà mai funzionare!» alzò la voce la terrestre, facendo paralizzare Loki con le sue parole inaspettate e dirette.
«Perché?!» si agitò lui.
«Apri gli occhi per un momento, ragiona! Io sono un essere umano come tutti gli altri, mentre tu un dio quasi immortale!»
«Dove sarebbe il problema?» domandò offeso.
«Io morirò! Moriró molto prima di te! E tu non potrai far nulla!» urlò Frida alzandosi in piedi «E con ciò non voglio insinuare che tu sia necessariamente l'uomo della mia vita, ma continueremo ad avere un legame lungo per colpa della runa.»  
Loki restò in silenzio. Frida aveva proprio ragione, e non poteva biasimare la sua immensa confusione quando alla base ci stava una falsa runa.

«Io invecchierò, mi ammalerò, morirò, mentre tu rimarrai sempre lo stesso! Dovrai continuate a vivere per altri mille anni senza di me, ed il pensiero che tu stia male a causa mia mi dilania. Io voglio che nessuno soffra per me!» Continuò agitata.
«Ma io ti amo.» disse con voce roca Loki. Frida mancò di un respiro. Sentirsi dire una cosa simile la scosse più dell'orgasmo.
«Mi amerai anche quando non sarò più giovane e bella?» domandò con voce ferma. Loki annuì in maniera ovvia.
«So che lo farai.» sussurrò Frida distogliendo gli occhi dallo sguardo rattristato di Loki, che aveva smesso di muoversi sul posto.
«Forse ho sbagliato... Non avrei dovuto lasciarti così tante speranze, avrei dovuto tenermi lontana per evitare di far nascere questo tipo di sentimenti...» adesso lei si sentiva in colpa, lo amava, diavolo se lo amava, ed era proprio questo che la faceva sentire colpevole.
«Per Hel, no!» Loki le si avvicinò agitato «Sei la prima maledettissima persona che mi fa tremare le gambe, che mi stringe lo stomaco, che fa battere il mio cuore malato! Non ti lascio così facilmente, non per una storiella della morte e del futuro!»

Frida chinò la testa, sottomessa dalla voce dell'alto gigante delle terre di ghiaccio: «Non mi importa se passerò con te solamente qualche anno della mia lunga esistenza, desidero vivere ogni istante con te.» Loki scrollò la testa ridendo incredulo: «Vivere. Visto cosa mi fai dire? Da Quando il figlio del caos ha mai detto di voler vivere?» 

Frida si girò i pollici : «M-mi dispiace...è soltanto che, tutto questo, io...» lo guardò negli occhi, che chiedevano un disperato contato «Hai abbattuto le barriere che mi ero costruita.... Mettere in piedi una relazione, il semplice sentimento dell'amore, per me sono sempre stati roba per gli altri, non di certo mia...»
Loki le alzò il mento con le dita «La pensiamo esattamente allo stesso modo.» rise con il suo più sincero sorriso.
«Coraggio, voglio sentirtelo dire.» la spronò Loki.
«Cosa?» chiese lei confusa.
«Ti amo
Frida alzò gli occhi al cielo con un sorriso seccato, imbarazzata.
«Ho avuto il coraggio di dirlo io, adesso tocca a te.»
La ragazza sorrise, guardandolo nei suoi maledettissimi occhi, quegli occhi che mutavano il loro colore, che erano sia azzurri come l'acqua del mare ad agosto, sia verdi come l'erba che fruscia con il vento di primavera.
«Ti amo.» sussurrò ammaliata, allungando la mano per accarezzargli il viso. Loki socchiuse gli occhi estasiato dalle calde e morbide dita sulla sua guancia.
«Credo che a questo punto, contro ogni futuro, ti amerò fino allo spegnersi della circolazione del mio sangue.» continuò adesso sicura, stringendo la nuca di Loki «Perché mi hai donato la tua runa, mi sento parte di te.»

Frida - La runa di Loki ✔️Where stories live. Discover now