XXXIV

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Burbank High School, 27/11/2017 07:53

Non può essere lui. Insomma, perché? Che ne è stato di Alex? E della sua presunta omosessualità?
Ma poi com'è che in questa scuola va così tanto di moda architettare sorprese di questo genere?
Prima Jason, ora Chris. Farà lo stesso anche il resto della squadra di basket? È una sorta di rituale portafortuna pre partita?
O, forse, questa città è così noiosa che a volte qualcuno decide di stravolgere un po' le cose, giusto per creare un po' di movimento.

Mentre io cerco di trovare un senso a ciò che mi stanno mostrando i miei occhi, Austin si è allontanato e si è diretto dal suo migliore amico, probabilmente per complimentarsi con lui per la nuova conquista, mentre Nora è rimasta immobile per tutto il tempo, incredula e ferita.

Solo quando le appoggio una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione e far sì che smetta di fissare Chris, lei finalmente reagisce, girando sui tacchi e allontanandosi.
Sto per raggiungerla, quando qualcuno mi si para davanti.
Rimango a bocca aperta, per la seconda volta nel giro di dieci minuti, nell'accorgermi che si tratta di Kat.

Non l'avevo riconosciuta, poiché i suoi lunghi capelli biondi, che le arrivavano fin sotto al seno, ora sono corti fino alle spalle.

«Ciao, che si dice?» mi saluta con nonchalance, mentre io trovo difficoltà nell'utilizzo della parola per circa trenta secondi.

«Ehi, niente di che. Te che racconti? Be', a parte il taglio. Ti sta molto bene, dico sul serio» faccio rivolgendole un sorriso.

Certo, Kat ha di per sé dei bei capelli e un viso stupendo, perciò penso che starebbe bene con qualsiasi taglio, e anche con qualsiasi colore. Quando ero andata a casa sua, ricordo di aver visto una foto in cui aveva i capelli tinti di castano e, anche in quel caso, stava da Dio, specialmente perché il colore scuro dei capelli faceva contrasto con la pelle chiara e dava risalto ai suoi occhi azzurri.

«Grazie, Abby» ricambia il sorriso. «Com'è andata dai tuoi nonni?» domanda poi.

«Tutto bene...» rispondo, senza aver prestato molta attenzione alla domanda.

Non riesco a smettere di osservare Chris e quella ragazza, i quali non si sono staccati nemmeno per un secondo. Persino quando Austin è andato da lui per parlargli, i due hanno continuato con le loro effusioni, senza degnare il ragazzo di uno sguardo.
Motivo per cui ora, deluso, o forse incazzato nero, sta tornando da me e Kat.

«Wow, Kat, sei una bomba!» esclama non appena si accorge del cambio di look della bionda. «Jason non sa davvero che cosa si è perso» aggiunge, facendo sì che Kat assuma un'espressione malinconica.

Lancio un'occhiataccia ad Austin, il quale mi guarda con un'espressione che dice: «Cos'ho detto di male?».

Vedi un po' tu cosa c'è di male in quello che hai detto, oltre all'averle ricordato che lei e Jason, dopo circa due anni di relazione, non stanno più insieme.

«Non mi sembrava che pensassi lo stesso, due settimane fa, quando hai affermato che la ragazza con cui si vede ora è "il sogno di ogni ragazzo" e che persino tu lo invidiavi. O sbaglio?» replica Kat e io, che non sapevo di questo suo commento, gli lancio un'altra occhiataccia.

Austin si morde il labbro inferiore e deglutisce, consapevole di essersi tirato una zappa sui piedi.

«Dai, lo sai che stavo solo scherzando, Kat» dice e la ragazza inarca un sopracciglio. «Dico sul serio. Scusa, mi sono espresso male. Volevo solo farti un complimento.»

Dopodiché Austin allarga le braccia, invitando Kat a dargli un abbraccio.
Lei tiene il broncio ancora per qualche secondo, prima di avvicinarsi ad Austin.
Gli dà dapprima un leggero schiaffo sulla guancia, e poi lo abbraccia.

Not another american cliché //SOSPESA//Where stories live. Discover now