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Burbank High School, 20/09/2017 08:23

«Abby. Abby. Abby, apri gli occhi.»

Lentamente comincio a percepire di nuovo i suoni, le voci, i rumori intorno a me. Non è più tutto ovattato o confusionario. Le voci nella mia testa si sono finalmente fermate.

«Abby, ci sei?»

Sbatto più volte le palpebre, fino a che non riesco ad aprire completamente gli occhi.
Non appena ci riesco, la prima cosa che vedo è il viso di Nora, e di fianco a lei quello del professore di scienze, che a quanto pare ha numerosi peli neri e lunghi dentro al naso.

Mi guardo intorno e mi accorgo di essere stesa a terra e in cerchio attorno a me ci sono tutti i miei compagni.

«Cosa... cosa è successo?» domando.

Provo a sollevare il busto e alzarmi in piedi, ma Nora mi fa ridistendere.

«Calma, sei ancora debole» dice.

«Hai perso i sensi» spiega il professore e io evito di guardarlo in faccia per non rischiare di vomitare alla vista di quei peli.

Sono orrendi.

Comunque il fatto che riesca a fare battute significa che mi sto già riprendendo, no?

«Rodrigues, per favore, portala in infermeria» ordina il professore e Nora annuisce e mi aiuta ad alzarmi.

Una volta in piedi, mi sembra di perdere l'equilibrio, ma Nora mi tiene stretta e non mi fa cadere.
Usciamo dall'aula.

Per il primo tratto di strada restiamo in silenzio. Sicuramente lei vuole chiedermi come mi sento o se magari so perché sono svenuta, ma non dice nulla e aspetta educatamente che sia io a parlare.

«Davvero sono svenuta in classe?» chiedo.

Non mi ricordo un accidente di quello che è successo. Di quello che è successo dopo aver visto quel commento. Solo una grande confusione e un gran mal di testa. Non so nemmeno come ho fatto ad arrivare in classe.

E, riflettendoci meglio, io a quest'ora non faccio nemmeno scienze.

«Quando sono arrivata in classe tu eri già lì, seduta. Io ti ho chiesto che cosa ci facevi lì, ma tu sembravi completamente assorta nei miei pensieri da non sentire una parola di quello che dicevo. Ti ho chiesto se stavi bene, ma non mi hai risposto. È andata avanti così per una decina di minuti, forse. Ad un certo punto ti sei alzata in piedi e poi sei caduta a terra, priva di sensi.»

«Per quanto sono svenuta?»

«Non molto, poco più di cinque minuti. Ma ci siamo comunque presi tutti un grande spavento!»

Non appena finisce di parlare, arriviamo davanti alla porta dell'infermeria.

«Ora devo tornare in classe. Ah, e comunque grazie, oggi avevamo una verifica. Ma grazie a te ci è rimasta meno di mezz'ora di lezione, quindi sicuro la rimanderà.»

Faccio un piccolo sorriso e poi entro dentro l'infermeria.
Dico all'infermiera che sono svenuta in classe e che il professore voleva che lei mi visitasse.
Annuisce e mi fa sedere su un lettino.

«D'accordo. Tu sei?»

«Abby.»

«Abby. Ti è mai capitato di svenire in passato?» chiede.

«No, questa era la prima volta.»

«Soffri di pressione bassa?»

«No, cioè, credo che sia normale.»

Not another american cliché //SOSPESA//Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin