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Burbank, 13/10/2017 18:11

Visto che da Austin non ho ancora ricevuto nessuna notizia in merito al misterioso ragazzo che lascia bigliettini a Chris e non ce la faccio più ad aspettare, decido di fare delle ricerche per conto mio.

In fondo, se c'è una cosa in cui noi ragazze siamo imbattibili, è lo stalking.

Su Internet, intendo.

Anche se ammetto che io e Nora non ce la siamo cavata per niente male tre giorni fa.

Perciò apro Instagram e vado sul profilo di Chris per cercare fra i suoi follower il cosiddetto A.C.

Per mia sfortuna non lo trovo. Quindi ho esaminato i profili di 779 persone, rischiando seriamente di arrivare alla cecità, per nulla.

Decido di provare su Facebook. Non appena apro l'applicazione, mi imbatto in una foto di Natalie insieme a Justin.

Mark Zuckerberg mi odia, ne sono certa. Altrimenti non me li mostrerebbe per primi sulla bacheca.

Mi ripeto mentalmente di ignorare la foto e di concentrarmi sul mio vero scopo, così vado sul profilo di Chris per dare un'occhiata alla sua lista di amici.

Il lato positivo nel dover esplorare i suoi 2323 amici, è che sono disposti in ordine alfabetico e quindi potrò guardare quelli che iniziano per A e finire subito la ricerca.

Scorro la lista, sorprendendomi per quanti Aaron, Adrian, Albert e anche Alex conosca, e come ognuno di questi non corrisponda al ragazzo che cerco.

Tranne uno.

Rileggo più volte il suo nome e controllo almeno tre volte la foto del profilo per essere sicura che sia davvero lui e che il mio cervello non abbia iniziato ad immaginarselo solo perché vuole che smetta di cercare.

Solo quando scorrendo fra le altre foto ne vedo una dove indossa il famoso berretto, mi convinco.

È lui il ragazzo che ho visto al bar, è lui A.C.

O forse, dovrei dire Alexander Castle, così si chiama.

Un bel nome per un bel ragazzo. Sì, peccato che è probabile che si veda con... No, magari non è davvero così e c'è un'altra spiegazione celata dietro ai loro incontri.

Lo spero. Altrimenti l'unica soluzione per me sarebbe quella di diventare una monaca di clausura, considerata la mia sfiga con i ragazzi.

Prima ho avuto un coglione, del quale preferisco non parlare, poi la travagliata storia con Justin che ora vive a circa 5000 chilometri da me e sta con un'altra e poi, quando finalmente trovo qualcuno che potrebbe suscitare il mio interesse dopo tanto tempo, scopro che è plausibile che abbia i miei stessi gusti sessuali.

Anche se non ne avevo nessuna voglia, è stata una fortuna che Austin sia riuscito a convincere Chris a venire alla festa di domani sera. Ora che so la verità posso finalmente parlarne con lui, senza dover aspettare lunedì.

«Abby, quindi per domani sera come ti sei messa d'accordo con i tuoi amici?» domanda mia madre irrompendo nella mia stanza.

Figuriamoci se bussa mai.

«Ci troviamo lì davanti alle undici meno un quarto» rispondo.

Not another american cliché //SOSPESA//Where stories live. Discover now