COMPLETA ~ Mi piacerebbe dimenticare tutto ciò che mi hanno fatto, ma non posso.
La rabbia e il rancore mi stanno consumando, pian piano ogni mio pezzo di umanità sta andando via.
E a me va bene così, perché per diventare una cacciatrice devi essere...
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Attenzione: questo capitolo è ad alto rischio di diabete!
Mi affretto ad asciugare il mio viso. Le sue braccia continuano a tenermi stretta, purtroppo non riescono a togliermi questo dolore dal petto. Mi danno un po' di sollievo ma questa sensazione, non se ne andrà mai.
Anche tra un anno o due, quando penserò ad Eric sarà come una pugnalata dritta nel cuore. Un ricordo struggente, di quelli che ti fanno apparire un sorriso amaro sul volto, di quelli che ti fanno venire gli occhi lucidi e che si custodiscono con gelosia e nostalgia. Come quelli che si ha della propria infanzia.
Quando si cresce tutta la magia svanisce e si vede il mondo per quel che è. Ed è per questo che rimpiango i momenti passati con la mia famiglia, anche se pochi, sono stati speciali e unici. Li conservo con gelosia.
Eric era come un padre per me, una guida, una persona che con tutto il suo cuore si prendeva cura di te, che con la sua allegria, anche nelle giornate più buie, ti faceva sorridere; una persona stupenda. In tanti credono che noi cacciatori non abbiamo un cuore, per alcuni è così, ma per altri no. Alcuni lo fanno solo per amore, per proteggere le loro famiglie e le persone che amano.
Poi ci sono i cacciatori come me, che hanno un cuore spezzato e niente da perdere, è per questo che siamo i più pericolosi. La situazione si complica quando si ha qualcosa da perdere.
Dei piccoli singhiozzi escono dalle mie labbra e insieme a loro, altre lacrime.
Si dà sempre per scontato di avere accanto una persona, di vederla il giorno dopo e quello dopo ancora. Non si dà importanza ai momenti passati in sua conpagnia, perché tanto si pensa che ci sarà in ogni momento. Ma quando la crudeltà della morte, ti porta via una persona importante, cerchi di rimuginare sulle ultime parole, gli ultimi abbracci, le ultime risate... ed è a quel punto che rimpiango di non essere stata più attenta, di non aver amato abbastanza quella persona. Nessun' umano può scappare alla morte, sono fragili.
Probabilmente finirò come mio padre, vedrò la morte strapparmi dalle braccia le persone a me più care, senza un minimo di pietà. La morte è così: spazza via tutto, come un uragano, pronto a devastare ogni anima, a cui non importa delle conseguenze che avrà sulle vite degli altri.
È una gran bastarda! Soprattutto se ti porta via una persona, in un modo così crudele, senza un minimo di risentimento o pietà.
Stringo la maglietta di Storm tra le mie mani gelide, le calde lacrime di sangue, non vogliono smettere di uscire; non riesco a controllarle. Nel frattempo il mio compagno mi dà, dei dolci baci fra i capelli, mentre con le dita forma dei cerchi sulla mia schiena.
Il dolore è così grande, che sembra che mi stia squarciando il petto, sembra quasi fisico. Mi trascina giù con sé, senza lasciarmi più respirare, mi sta' soffocando, come un peso nel petto.
