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Canzone : Mama - Jonas Blue

Mi butto nel letto come se fosse la mia unica salvezza.

Non ci posso credere!
Sto davvero diventando così debole?

Cerco di convincermi del contrario, e sembro riuscirci. Non sarò mai così, non mi abbasserò a tanto.

Mi alzo e infilo dei pantaloni aderenti forniti di cintura utile a tenere e nascondere le mie lame, mi metto una canottiera nera e ci abbino una giacca in pelle, luogo nel quale nascondo le pistole.

È da tanto che non vado in giro a caccia di qualche essere sudicio per puro svago.

Mi avvicino ad un locale, la clientela permessa è composta da esseri sovrannaturali.

L' odore nauseante mi fa storcere il naso, la prima cosa che vedo sono le creature intente a strusciarsi le une sulle altre languidamente, non c'è genere qui, è luogo di caccia, solo che qui non si parla di una preda, a meno ché non si tratti di una preda sessuale.

Mi dirigo verso il bancone creando un varco tra i corpi sudati, penserò dopo al come sbarazzarmi di questa massa di animali intenti nella riproduzione.

"Non sarai un po' troppo piccola per bere, tesoro?"

Mi approccia maliziosamente il vampiro.
Odio questa razza, l'arroganza li riempie fino all'orlo.

"Non vorrai che ti faccia vedere un documento... Dammi quel di bicchiere di vodka senza troppi giri di parole o ti stacco le zanne una ad una. Inoltre se non la pianti di fissarmi come se fossi il tuo piatto preferito mi troverai a immergere i tuoi bulbi oculari sul mio drink."

Lui annuisce ridacchiando, passo per il solito lupo dal carattere irascibile, non mi prende sul serio.
Mi passa il bicchiere che mando giù tutto d'un fiato, la gola brucia piacevolmente.
Dopo averne ingurgitati altri quattro e senza ringraziare mi immergo tra i corpi sudati.

La mia mente sembra come dilatata, la percezione del tempo cambia, e tutto diventa più sopportabile.

Nel caos del momento ecco che avverto  l'inconfondibile profumo di Storm. Lo individuo tra la folla.
Sembra assente, come se fosse presente nella sua forma materiale, ma con la mente viaggiasse in mondi solo suoi.

Viene raggiunto dalla ragazza di stamattina, gli si appiccica come una gomma da masticare sulla suola di una scarpa.

Distolgo lo sguardo, individuando così la mia preda: un bel lupetto che ci sta spudoratamente provando con una vampira, entrambi aspirano e rilasciano nuvole di fumo sui loro visi. In che modo agire? Opto per un approccio semplice.

"Posso avere una sigaretta?"

"Certo, vieni con noi."

Il lupo mi prende per mano, ne accarezza il dorso con il pollice creando cerchi di fuoco libidinosi. Mi guida all'interno di una stanza appartata, la vampira dietro di noi mi accarezza un fianco e trascina in una danza languida la sua unghia smaltata sul contorno del mio sedere. Una volta chiusi assieme appoggia le labbra fredde su di me, sul mio collo latteo. Il lupo mi cinge da davanti e lascia una scia umida sui miei seni, come una lumaca sulle foglie.
Non passa molto tempo che avverto i denti bianchi della ragazza sulla mia pelle. E io che mi stavo divertendo.
I miei occhi mutano in un rosso scarlatto. Quando lo sguardo di lui si posa sul mio viso, intento ad appropriarsi delle mie labbra non passa inosservato il cambiamento, non più una fragile fanciulla da usare come oggetto sessuale, ma una spaventosa creatura dalla postura rigida e gli occhi glaciali.

"Cacciatrice!"

Entrambi si staccano repentinamente da me, afferro uno dei miei coltelli dalla cintura e pugnalo violentemente allo stomaco il mannaro, intrappolandolo in un abbraccio poco affettuoso e appiccicandolo al muro con poca grazia.

~La Cacciatrice Mezzo Sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora