~3~

18.8K 681 71
                                    

Canzone : Beast - Mia Martina ft. Waka Flocka

Il lupo dal manto candido graffia la mia pelle per uscire, ed una volta completata la trasformazione corro per il bosco avvicinandomi al territorio di mio padre.

Due beta avanzano selvaggiamente verso di me, cambio forma: la pelle lattea risalta colpita dai raggi solari, e nuda come una conchiglia di madreperla, balzo sopra il primo lupo, afferrandolo saldamente dal pelo del torso.

La sensazione è simile a quella che si prova quando si è sopra un toro meccanico e si cerca di non cadere miseramente. Muovo la mia mano con maestria verso il collo, lo stringo come tentacoli su una preda, e con una leggera spinta ecco che l'osso cede. Il suo compagno fa la stessa fine.

Non ho un reale motivo per uccidere, è una bramosia selvaggia. È ciò mi rende una buona cacciatrice: non ho a che fare con ripensamenti e sensi di colpa.

Altri due beta mi raggiungono da dietro, in questo caso opto per qualcosa di un po' più divertente: bevo la loro linfa vitale.
Prosciugo il liquido caldo fino all'ultima goccia assorbendo le loro forze, rimane un retrogusto di terrore nel loro sangue.

Non sentendo ulteriori rumori decido di tornare a casa, ma un lupo dal manto nero e occhi color corniola (una pietra arancione brillante) mi raggiunge furioso, lo sguardo inviperito e fiero.

È un Alpha ma non è mio padre.
Com'è possibile?

Mi studia senza attaccare, curioso date le circostanze nelle quali ci troviamo, lui che guarda la sua nemesi da vicino.

I suoi occhi perlustrano il mio corpo, mi ricordo di essere completamente nuda.

~Mia~

Un ruggito forte e allo stesso tempo debole come un sussurro segreto. I suoi pensieri riflessi nello sguardo colmo di sensazioni contrastanti.

Non è possibile.

Devo finire la missione in fretta e andarmene da questo posto il prima possibile.
Corro via da lui, che rimane girato verso il vuoto, immobile.

~•~•~•~•~

Non ho voglia di alzarmi.
Ormai mi hanno riconosciuta, posso permettermi di osservare la situazione generale senza dovermi nascondere.

Mi costringo ad uscire dal letto, preparandomi come se stessi per andare in guerra.

Nei pressi dell'istituto la lupa di ieri entra nel mio campo visivo, saltellando nella mia direzione. Questa volta con un'altra consapevolezza nello sguardo, un timore non esattamente ben nascosto.

"Hai paura lupacchiotta?"

La sua bocca si apre in una piccola O di sorpresa, scatenando in me un accenno di risata.
Senza aspettare la sua risposta mi dirigo verso l' aula.

Il mio sguardo va verso il professore, mi immobilizzo sul posto, divento di ghiaccio.

Cosa ci fa lui qui?

La rabbia brucia nelle vene come lava incandescente, gli occhi mutano.
Ma le lenti a contatto gli impediscono di vedere il mio aspetto reale.

"Lei deve essere la nuova studentessa. Si presenti alla classe."

Una fitta mi scuote il petto al suo tono perentorio, così simile e diverso da quello che ricordavo, da quello dei miei incubi.
In classe non sono presenti umani e mi posso permettermi di creare scompiglio, come lui lo sta creando odiosamente in me.

"Sono Hope Black"

Si volta verso di me ormai non più tranquillo, non più distratto. Con una nuova attenzione mi dedica uno sguardo sospettoso.

~La Cacciatrice Mezzo Sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora