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Canzone : NAO - Bad Blood

Osservando gli occhi eterni di colui che parrebbe essere mio padre mi faccio trasportare dalla loro profondità, dalla rassegnazione

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Osservando gli occhi eterni di colui che parrebbe essere mio padre mi faccio trasportare dalla loro profondità, dalla rassegnazione.

"Com'era mia madre? Intendo prima che diventasse la persona vuota che ho conosciuto."

I suoi occhi fosforescenti si puntano sul mio viso, vedendo in me forse la sua vecchia amante, un tempo opacizzato dalla polvere.

"Era unica, splendida. La più bella donna che io abbia mai visto nella mia lunga esistenza. Una creatura che pur non volendosi farsi notare era impossibile non ammirare. Aveva tanti difetti, era estremamente prepotente, testarda, amara, ma di un amaro che lascia un buon sapore sul palato. Era una scoperta."

"Com'è iniziata? È stato un colpo di fulmine?"

"Mia cara... vedi, io sono sempre stato un uomo della mia specie, avido, e come tutti coloro che peccano di bramosia volevo averla. È iniziata come una sfida personale, un passatempo col quale colmare quel tempo che non passava mai."

Persa dalle parole ho perso lo scorrere dei minuti, cercando di visualizzare ciò che mi stava raccontando. Mi accorgo che è tardi.

"Dovrai raccontarmi il resto un'altra volta, ora dovrei proprio andare."

"C'è qualcuno che ti aspetta?"

"A quanto pare..."

"È un privilegio, non darlo mai per scontato."

Lo abbandono nella sua stanza buia, ancora immerso in qualche ricordo. Mi lascia addosso un sapore salato, già provo una strana nostalgia che mi spingerebbe a stare con lui in quella stanza fino al termine della storia.
Mia madre era la mia gemella, così simili da bruciare. Viste l'una accanto all'altra sembravamo due volpi pronte a colpire con la loro astuzia. E Samuel è stato la sua povera lepre.

Diversamente dai miei fratelli mia madre ha sempre nutrito un disprezzo naturale nei miei confronti, forse perché vedendo me osservava la via che non aveva potuto percorrere, ero lo specchio delle sue occasioni perdute e non me lo avrebbe perdonato.

Mi domando come possa essere sfuggita dal legame di coppia.

Il sole ormai si staglia alto in cielo, la luce della mezza giornata, un bicchiere mezzo pieno. Raggiungo l'uscita dell'istituto correndo, attendendo la coppia, che però non si fa vedere. Attendo altri dieci minuti ma ancora nessun volto piacevolmente familiare.

Non è mai un buon segno quando qualcuno rimane bloccato dentro quelle aule, marcio furiosa verso l'entrata, le vetrate sbattono al mio passaggio. L'odore di Ametista mi indonda le narici, è ovunque, troppo intenso. Raggiungo il luogo dove esso si addensa, da una porta provengono dei mugolii, la apro d'istinto. L'immagine che mi si staglia davanti mi fa accapponare la pelle.

~La Cacciatrice Mezzo Sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora