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Canzone: The Night We Met - Lord Huron

Le braccia del mio amico mi tengono ancorata a sé, il suo odore è ancora delizioso ma contaminato da quello femminile

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Le braccia del mio amico mi tengono ancorata a sé, il suo odore è ancora delizioso ma contaminato da quello femminile. L'olezzo del tradimento mi fa prudere il naso.
C'è un cambio repentino nella stanza, il corpo massiccio viene scaraventato via da me. Sarebbe una scena quasi buffa se non fossero entrambe persone alle quali tengo ed estremamente preparate alla morte.

Ametista afferra con le unghie la maglia di Juan, lo spinge verso il muro, bloccandogli le vie respiratorie con il braccio. Interrompo lo scambio di violenza guadagnando un'occhiata accusatoria da parte della mia amica.

"Per quale ragione lo stai difendendo? Sbaglio o è colui che ti ha fatto soffrire, che ti ha abbandonata nelle difficoltà?" Abbaia Ametista.

Me ne vergogno, mi vergogno di essermi arresa così in fretta. Nonostante ciò lo trovo inevitabile, perdonarlo, concedermi un contatto in una giornata difficile. Quando si è abituati a ricevere così poche attenzioni e cura, basta un goccio per renderti dipendente. E con lui è così, l'affetto è l'eroina ed io l'eroinomane.

"Lo so... Lo so." Sospiro. "Ti ringrazio, ma mi so difendere. Se ce ne dovesse essere bisogno me ne occuperò io, è venuto a parlare. Tu hai bisogno di dormire, non di farmi da guardia."

Ametista fa per controbattere, poi scorge qualcosa in me che la fa desistere. Dopo aver dato un ultimo sguardo di avvertimento a Juan sale le scale e ci lascia soli.

Mi giro verso il lupo, ancora attaccato al muro. Prende fiato.

"Volevo iniziare dicendoti che mi dispiace tanto, Hope. Tutto ciò che ti ho che ti ho detto, cose orribili... Non le avrei mai pronunciate, ma sono istintivamente molto protettivo con la mia compagna, è inevitabile. Io la amo."

Faccio un passo indietro.

"Lei sa che sei qua?"

Abbassa lo sguardo e scuote la testa, in segno di negazione. Io non sono un segreto da mantenere, il piccolo vergognoso vizio. Io sono la sua migliore amica.

"Quando avrai il coraggio per affrontare Hayley, torna da me, a quel punto ti starò ad ascoltare. Non prometto il perdono."

Lo spingo nuovamente fuori dalla mia vita, dalla mia abitazione, più indignata di prima.

Basta un attimo di debolezza per farmi sprofondare sempre più nella torbida rassegnazione. La schiettezza di Juan era dolorosa alle volte, eppure era ciò che lo rendeva unico, vero, che lo rendeva una persona che desideravo avere al mio fianco, nel senso platonico del termine. Ora non lo riconosco.

Ho assorbito le sue lacrime nei momenti di sconforto, ho visto la sua parte vulnerabile e distrutta.
Una parte che solo a me ha concesso di conoscere. Lui ha ragione, è sempre stato offeso dalla mia incapacità di mostrarmi senza schermature, ora penso di aver fatto bene a non concedermi totalmente a lui.

~La Cacciatrice Mezzo Sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora