La parte più dura di tutto questo, è stata stare lontano dai miei amici e soprattutto da Storm.
Sento perennemente un vuoto nel petto, un dolore inesauribile.
Ho imparato a sopportarlo.

Sono diventata più forte grazie a questa gente, finalmente posso tornare ad essere quello che ero.

Domani devo tornare a scuola e non sò se sono pronta.
Fisicamente si, ma mentalmente no.
Ho paura che i miei amici non mi accetteranno più, oppure direttamente mi odieranno.
Forse me lo merito, ma l'ho fatto per loro.

Insomma, prima o poi mi sarei dovuta far vedere, perché non farlo adesso?
Sono pronta, ho superato ogni ostacolo e ogni difficoltà, quindi tarderei solo il loro odio.
Per la scuola non mi preoccupo, per passare l'anno basta soggiogare qualcuno e sono apposto.

Ho passato questi mesi a soffrire e a lottare, non me ne pento.
Ho conosciuto mio padre, sono molto in sintonia con lui, apparte quando fà il donnaiolo.
Per il resto è un vampiro buono, è molto divertente anche se sò che soffre.
Trevor è stato quello che nei momenti bui, mi faceva sorridere, anche se vedo che anche lui è tormentato.
Vorrei aiutarlo, ma finché lui non vorrà rivelarmi la sua sofferenza, mi faccio gli affari miei e stò al mio posto.

"Trevor lo so! Basta ripetermelo!"

Mi giro dall'altra parte e torno in camera mia.
Mi metto in pigiama e mi addormento.
Domani sarà dura...

~~~~~~~~~~

Niente ansia, stò solo per rivedere i miei amici, che magari in questo momento penseranno che io sia morta o dispersa in qualche parte del mondo.

Sono di fronte all'entrata, nascosta fra gli alberi, mentre Edward e Trevor cercano di calmarmi, che dire? Non ci stanno riuscendo!

Prendo dei grandi respiri e butto fuori l'aria.

"Ragazzi andiamo!"

"Sicura?"

"Si, muoviamoci prima che cambi idea."

Camminiamo fino alle porte, sono in mezzo a mio fratello e il mio amico, nascosta e protetta da loro.
Io mi limito a seguirli, mentre loro spalancano le porte, della scuola.

Si mettono a mò di scudo di fronte a me, ma io avanzo, fino ad essere davanti a loro, in bella vista.

All'interno della scuola nessuno osa fiatare, tutti gli sguardi sono su di me.
Questa sensazione non mi è mancata per niente.

Vedo attraversare il corridoio da Nicolas e Ametista, ancora non si sono accorti della mia presenza, fino a quando seguono lo sguardo degli altri presenti.
Spalancano la bocca, ad Ametista cadono i libri dalle braccia.
Dal suo viso scendono delle lacrime, ma aspetta! È sangue quello?!

Che cosa è successo in questi tre mesi?!

Restano fermi lì, imbambolati a guardarmi, come se fossi un fantasma.

"Volete abbracciarmi o no?"

Chiedo cercando di fare la sarcastica, nemmeno un secondo dopo quattro braccia mi avvolgono.
Sorrido felice, Cip e Ciop mi sono mancati tantissimo.
Sono state le prime persone che mi hanno voluto bene, le prime persone che non mi hanno trattato come un mostro.

"Ma sei veramente tu?"

Chiede Ametista fra i singhiozzi.
Annuisco leggermente per poi staccarmi dal loro abbraccio.

"Pensavamo fossi mor... Potrebbe esserci un problema."

Il suo sguardo è rivolto a qualcosa dietro di me, o meglio qualcuno.
So che è lui, all'improvviso il mio petto non fa più male, la mia lupa ulula felice e il suo odore pervade le mie narici.

Mi giro a rallentatore nella sua direzione, e lo vedo.
Occhiaie violacee, viso distrutto, occhi che stonano da tutto il resto, perché sono felici e pieni di lacrime trattenute.

Dietro di lui il suo branco, anche loro sono sconvolti.
Juan non è messo meglio di Storm, forse è peggio.
Mentre quell"oca di Hayley mi guarda molto arrabbiata.

Storm butta a terra il suo zaino e corre nella mia direzione.
Vengo avvolta da un calore familiare e rassicurante, in questo abbraccio c'è talmente tanto amore che mi viene da piangere.
Nella mia vita non mi sono mai sentita cosi tanto amata, come in questo momento.

"Sei tornata. Mia piccola compagna sei tornata! Ho pensato di averti persa per sempre."

Solo in questo momento realizzo quello che deve aver passato Storm e mi sento abbastanza in colpa.
Si stacca leggermente da me per osservarmi negli occhi, io gli sorrido leggermente e gli asciugo le lacrime.

"Ora sono qui."

Hola!
Questo è il regalo di compleanno per una delle ragazze che legge e ama il mio libro!
Auguri!
Comunque ho deciso di non spiegare nello specifico i tre mesi passati in isolamento di Hope, perché ci sarebbe voluto troppo tempo e poi mi piace di più così.
Finalmente Hope si sente amata, anche se mi dispiace per chi voleva saperlo, ancora non ha scoperto come mai la madre ha tradito Calum.
Si scoprirà più avanti...
Ora sarà facile o ci saranno altri ostacoli?
Perché Ametista piange sangue?
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!

~La Cacciatrice Mezzo Sangue~Where stories live. Discover now