Ultimo capitolo

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Apro sconvolta l'immagine. È come se mi stessero dando un pugno in pancia, uno sul naso ed anche se sono K.O. per terra continuassero a tirare calci. Può una persona sentirsi così male?

Taylor con un test di gravidanza in mano: positivo. È incinta. Ha scritto:
"Qualcuno diventerà padre! #HarryJunior #BabyIsComing "

Aspetto che qualche lacrima scenda, ma forse le ho finite. Ho solo un dolore lancinante allo stomaco, al cuore. Per non parlare della testa, è come se sentissi perennemente delle unghie che tentano di strappare via il mio cervello.
Non rispondo a Daisy, cosa c'è da dire? Non ho più parole per esprimere il mio dolore e la mia frustrazione. Mi sento vuota, esausta.

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Sono trascorse due settimane. Io non ho scritto ad Harry, lui non ha scritto a me. Io sono ancora senza un lavoro. Litigo tutti i giorni con mia madre per la minima stupidaggine. La mia vita fa sempre schifo, ma siamo positivi, c'è ancora tempo affinché le cose possano peggiorare.

"Vivian" mi chiama mia mamma "Vivian!"

"Che vuoi!?" le urlo da un'altra stanza. Perché se vuole parlarmi deve farlo dall'altra parte della casa? Poi si lamenta che non la sento.

"C'è il corriere con le cose che avevi lasciato a Londra!"

"Firma tu!"

"No, devi farlo tu! Vuole te!" ma da quando in qua i corrieri sono così puntigliosi? Scendo le scale anche se ho le ciabatte, il pigiama, il trucco sbavato della sera prima, i capelli spettinati, gli occhi gonfi e assonnati. Insomma, sembro uscita da un film horror. Il corriere è di spalle, con un giaccone e jeans al posto della divisa che dovrebbe avere. Mi sembra subito molto familiare dalle spalle, ma appena guardo la testa ho capito chi veramente è. Voglio tornare nel mio letto ma ormai sono troppo vicina, lui si volta verso di me ed ormai ci troviamo di fronte. Solo che ora lui si trova più in alto rispetto a me. Letteralmente, sono svenuta.

Mi sveglio in un letto non mio, con degli aghi nel mio braccio ed uno sconosciuto con la divisa da medico che mi sorride. Ottimo, sono al pronto soccorso. Fino a stamattina avevo detto che c'era ancora tempo per andare sempre peggio. "Come stai?" chiede il dottor Bob, l'ho letto dal cartellino. Non mi fido delle persone che si chiamano Bob, è fin da piccola che non mi piace questo nome.

"Ho mal di testa, nausea ed il mio ex è tornato. Secondo lei come sto?" rispondo sarcastica. Solitamente sono più gentile ed educata, ma nei periodi 'NO' e con le persone che si chiamano Bob non riesco ad esserlo.

"Tua mamma ed un ragazzo hanno chiamato dicendo che non riuscivano a farti riprendere da uno svenimento. Ti abbiamo fatto delle analisi di controllo." nonostante la mia risposta sgarbata lui risponde pacato.

"Non avrò niente. Era solo stanchezza. Per lavoro le ho fatte qualche settimana fa ed era tutto regolare." comunico "Quindi Bob, se mi stacchi questi cosi dal braccio posso anche andarmene e tu puoi dedicarti a chi sta veramente male."

"Riposa ancora qualche minuto, ti diamo i risultati delle analisi e poi ti lasciamo andare." esce dalla stanza chiudendo la porta ma che si riapre immediatamente con Harry.
Entra di tutta fretta verso di me, con i capelli spettinati ed un'espressione preoccupata in viso.

Io rimango di sasso, non provo niente... più o meno "Vattene."

"Vi, ti prego. Sono tornato per te." dice sedendosi al fianco del mio letto.

"Non te l'ho chiesto."

"Ho speso tutti i soldi d'emergenza per venire qui, per venire da te. Non volevo ripetere l'errore di lasciarti ancora."

Kismet • Harry StylesDonde viven las historias. Descúbrelo ahora