Capitolo 18

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A metà/fine capitolo ci sono più parti spinte, se non vi piace passate avanti. Quel pezzo metterò "🔥" all'inizio e alla fine, quindi potrete passare quello per poi continuare.
Buona lettura •viv•

"Ad un certo punto pensavo seriamente potessimo arrivare alle mani." Ride Harry infilando i piatti in lavastoviglie.

"Quanto avrei voluto colpire la faccia di mia madre." Sospiro sparecchiando. "Certo che abbiamo discusso per niente."

"Tale madre tale figlia." Bisbiglia.

"Ti ho sentito, che vorresti dire?"

"Semplicemente che anche tu hai fatto due mesi a rinfacciarlo." Alza le spalle tranquillamente, ma non gliene do torto.

"Non parliamone più." Taglio corto chiudendo la lavastoviglie con un piede.

"Sai, credevo avessi fatto un patto di castità visto che non volevi neanche baciarmi."

"Quei patti non sono del tutto il mio genere." Sussurro maliziosa avvicinandomi.

"Siamo diventate biricchine" ma interrompo le sue parole con le mie labbra sulle sue.

Harry schiude le labbra facendomi annegare nel suo fiato, impossessandosi della mia bocca con lentezza ma dopo nemmeno un minuto entrambi vogliamo di più. Sposto dal tavolo alle mie spalle qualsiasi cosa mi intralci così da potermi sedere e far prendere il pieno controllo del mio corpo ad Harry. Lo sento ovunque, lo voglio ovunque. Iniziamo a toglierci le magliette e lo invado di baci dal viso al petto, attirandolo a me, sfiorandogli le spalle e le braccia.

"Ti alleni spesso" geme sfiorando il mio addome con le mani.

"Mi piace lo sport" inizio con un tono malizioso. "Sudare... bruciare calorie... il mio allenamento preferito è questo." Gli sbottono decisa i pantaloni sorridendo tra le sue labbra. Allora lui mi fa sdraiare sul tavolo salendo sul mio corpo ma proprio quando sta per sbottonarmi i pantaloni il mio telefono squilla, iniziando a vibrare nella tasca posteriore dei pantaloni.

"Sento delle vibrazioni, ma non sei tu." Ironizza sfilando il telefono e leggendo il nome ad alta voce "chi è Louis?"

"Non essere geloso, è il capocameriere." Avanzo la mano verso il mio telefono ma lui indietreggia in modo che non possa prenderlo.

"Aspetta, ma non era il tizio con cui eri al pub insieme a Daisy?"

"Sì."

"Quindi tu esci con il tuo capo?"

"Non è proprio il mio capo. Dai Harry, devo rispondere." Mi da il telefono dubbioso ma l'ho fatto squillare a lungo quindi non riesco a rispondere in tempo, ma subito richiama e accetto al primo squillo.

"Scusa Louis, ma non trovavo il telefono nella borsa. Hai bisogno?"

"Ho bisogno che mi faccia un favore." Fa una breve pausa e subito dopo aggiunge "dovresti coprire il turno di Michele stasera, dalle sette in poi. Mi dispiace disturbarti durante il tuo giorno libero ma-"

"Tranquillo." Lo interrompo ricevendo uno strano sguardo da Harry "va bene."

"Grazie Vivian, ovviamente le ore che farai verranno pagate." Mi saluta velocemente ringraziandomi di nuovo.

"Dov'eravamo rimasti?" Chiedo tornando su Harry, infilo due dita sul passante dei suoi pantaloni avvicinandolo a me sorridendo maliziosa.

"Devi andare a lavoro?"

"Sì, ma abbiamo ancora due ore e un quarto libere..." poi sussurrandolo tra le sue labbra "per noi."

Appoggio il telefono dietro di me e torno a concentrarmi su Harry ma dopo nemmeno un minuto suona di nuovo il mio telefono.

Kismet • Harry StylesWhere stories live. Discover now