Capitolo 27

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《 Ciao Harry,
Vorrei scriverti sul telefono come ogni persone di questo secolo, peccato che tu mi hai bloccato e mi ignori alla grande se non una volta che mi hai risposto "è finita, smettila."
Spero che almeno la lettera la leggerai.
Innanzitutto voglio dirti che ho saputo da Niall che vuoi abbandonare l'università. Perché? Per la tua fidanzata? Ragiona Harry, sei tra i migliori alunni dell'istituto, perché farlo?
Seconda cosa, ho anche saputo che sei indietro con i pagamenti dell'iscrizione. Chiedere aiuto non rovinerà il tuo orgoglio. Ci saremo anche lasciati, ma potrei sempre rimanere tua amica.
Terzo, ma non meno importante, voglio avere una spiegazione migliore di "ti lascio, perché non ti amo." Voglio sapere i motivi per cui non mi ami. Hai sempre finto?
Non ignorarmi,
Taylor.》

Vuole lasciare l'università? Perché? Cosa diamine ha nella testa? Fino a ieri mi ha detto che a febbraio sarà pieno di test e non si può permettere vacanze.
Ha debiti? Perché non me ne ha parlato? Sa che lo aiuterei senza pensarci due volte. Vuole lasciare l'università perché non riesce a pagare quello che deve o per altro?
L'ultimo punto è quello che meno mi interessa, anche se mi da fastidio che lei vuole rimanere sua amica... certo, amica.
Entro nella camera rimettendo la lettera com'era e lasciandogliela sopra il comodino, sopra il libro di scuola. Voglio sapere se lui mi dirà qualcosa a proposito di quello che c'è scritto. Gliela metto lì così di sicuro sono stata io a metterla e domani gli potrò chiedere, nel caso non lo facesse prima lui, di cosa parli la lettera.
Mi sdraio al suo fianco e chiudo, finalmente, gli occhi.

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Mi sveglio a causa di uno strano rumore. Apro gli occhi allarmata e curiosa, per poi scoprire che sono solo gli addetti alla spazzatura che ritirano il vetro e come loro solito fanno un fracasso assurdo. Delusa ed irritata, mi giro nel letto e trovo Harry che dorme ancora. Che rottura, proprio nel pezzo forte del sogno che d'altronde ho già dimenticato. Oggi ho il giorno libero, Harry no. Per sua fortuna lavorerà di sera, io invece dovrò iniziare a dare un occhio alla lista e salutare i miei genitori che partono. Richiudo gli occhi e torno a dormire, almeno, ci provo. Tra il rumore del vetro e i mille pensieri che mi frullano in testa non riesco a riaddormentarmi. Dopo una manciata di minuti, quando sembra che stia iniziando a svuotare la mente e lasciando fuori il rumore, Harry si sveglia facendomi svanire il sonno. Rimango con gli occhi chiusi perché sono troppo pigra al momento per augurargli il buon giorno, quando è chiaro che non lo è visto che il mio sogno è stato precedentemente interrotto.
Harry si muove nel letto e sbadiglia più volte, poi sento che prende in mano la lettera mettendosi seduto sul letto. Dopo meno di un minuto sento il rumore di carta che viene appallottolata. Sbuffa e torna a sdraiarsi al mio fianco, sposta una ciocca dei miei capelli e mi lascia un bacio tra i capelli, dopo di che si alza e cammina fuori dalla stanza chiudendo la porta.
Non so se provare a dormire o se svegliarmi. Svegliarmi si fa per dire, ovviamente. Ora o aspetto ancora qualche minuto?
La porta si riapre ed Harry prende qualcosa dal comodino, quando sta per uscire e richiudere la porta faccio finta di svegliarmi come se la causa fosse lui.

"Scusa, ti ho svegliato?" Chiede a bassa voce.
In tutta risposta sbadiglio scuotendo la testa. "Sto andando a fare una doccia, dopo andiamo a fare colazione?" Mi alzo annuendo, cammino verso la sua direzione baciandolo velocemente.

"Mentre ti lavi, mi preparo e vado a vedere come sta Daisy."

"È ancora nel tuo appartamento?"

"Sì" annuisco facendo spallucce.

Lui entra in bagno mentre io mi vesto. Se non mi dirà della lettera a colazione, lo farò io. A proposito, dov'è? In camera non c'è, quindi l'ha buttata o l'ha conservata anche se presumo più la prima visto che non avrebbe senso conservare una lettera simile. Entro nel mio appartamento e stranamente anche Daisy è sveglia, per quel poco che la conosco è una persona per niente mattiniera.

Kismet • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora