Capitolo 6

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Non posso crederci. Perché tutte a me? La musica e il racconto di Jonathan è inesistente, è come se avessi abbassato a tutto e tutti il volume. Quando Harry si accorge di me, apre la bocca come se per voler dire qualcosa e come reazione a catena anche Taylor mi vede, mi sorride e inizia a camminare verso di me. Ti prego, no.
Zayn indica il tavolo al nostro fianco e loro si siedono.

"Ciao!" Esclama Taylor, Jonathan si interrompe e la guarda male.

"Ciao" ricambio con meno entusiasmo rispetto alla bionda. "Ci vediamo ovunque! Cosa ci fai qui?" Le sorrido a denti stretti.

"È il compleanno della mia amica, Katia." È la ragazza che era con lei a Starbucks. "Lui è Niall, il suo fidanzato." Sento Daisy tossire "Andiamo tutti al college insieme" poteva risparmiarsi questo dettaglio. Stringo la mano a Niall e Katia.

"Loro invece sono Daisy, Liam, Louis e Jonathan." Li presento velocemente indicandoli mentre iniziano a stringersi la mano a vicenda. "Lavoriamo insieme." Aggiungo lo stesso inutile dettaglio che ha voluto sottolineare, come se lei fosse migliore di noi.

Daisy da la mano a Niall, stringendo più forte del dovuto, lo stesso fa con Katia ma aumentando la forza. Non accenna neanche un sorriso e sembra che mi stia riflettendo allo specchio: io con Taylor.
Il gruppo di Harry si siede e ognuno torna a parlar dei fatti propri, ordiniamo il secondo giro di drink e prendo un alcolico, ho chiesto uno abbastanza forte ma non troppo. Liam sta raccontando, ma io non lo seguo tanto. Sbircio con sguardi furtivi verso il tavolo di Harry, e a volte vengo ripresa dallo sguardo di lui. Sono giustificata: come lui guarda me, io guardo lui.

"Ho finito il turno." Dice Zayn appoggiando i nostri drink sul tavolinetto in vetro. "Mi cambio e vi raggiungo."

"Vado in bagno" comunico, dopo aver bevuto quel liquido scuro che aveva portato Zayn.

"Strano che non ci andate insieme, di solito andate sempre in coppia e ci impiegate mezz'ora." Jonathan inizia a ipotizzare cosa noi ragazze facciamo in bagno in coppia.
In realtà non vado in bagno, non so nemmeno perché ho detto di andare in bagno, non so cosa volevo fare.

Mi volto per salire le scale ma becco Harry, ovviamente.
"Mi segui?" Chiedo fingendo che fosse una battuta ironica.

"È il compleanno di Katia, siamo andati in pizzeria e poi lei ha deciso questo pub... Mi sa che è solo destino."

"Destino." Ripeto sussurrando. "Devo tornare dai miei amici, e tu dalla tua ragazza." Rispondo affrettata, mi schiaccio al muro e lo supero passandogli a fianco. 'Kaleb, Kaleb' continuo a ripetere.

"Vi..." sussurra fermandomi, il suo tocco mi provoca mille sensazioni contrastanti tra loro. Mi guarda per un istante, tiro il braccio per allontanarmi e lui mi libera. Rimango ferma ad ammirare i suoi lineamenti nascosti dalla poca luce di questo posto. Apre e chiude la bocca, come se si fosse pentito di quello che stava per dire. "Hai la matita sbavata, sotto l'occhio destro."

Porto una mano all'occhio e mentre salgo le scale strofino il dito sistemando la matita.

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Camminiamo in giro per Londra per più di un'ora, senza una meta, parliamo di tutto saltando da un argomento ad un altro. Ora stiamo parlando di un film ironico da poco uscito al cinema.

"Credo che la frase più ironica che ho sentito dire in tutta la mia vita sono state 'ora sono a dieta' di Daisy" ride Liam barcollando a destra e a sinistra con una bottiglia di birra in mano. Liam e Louis sono ubriachi, Zayn non può perché deve guidare e Jonathan è andato a casa perché domani ha il turno la mattina. Anche Daisy deve guidare, ma non per questo mi sono ubriacata.

Kismet • Harry StylesHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin