Capitolo 8

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Mi alzo stordita, ho sognato che Harry lasciava Taylor e successivamente scappavamo in Germania. Sogno strano a parte, preparo la mia colazione e guardo fuori dalla porta vetro. Il clima londinese mi stressa, è perennemente nuovoloso o piovoso ma stranamente oggi è soleggiato. Ne approfitto ed esco nel balcone mettendomi sulle spalle la giacca che avevo abbandonato sul tavolo della cucina la sera prima quando ero tornata da lavoro. Alzo la zip e strofino le mani sulle gambe per riscaldarmi.

"Buongiorno."

"Dannazione!" Salto dallo spavento "ma la mattina mi aspetti di proposito? " guardo Harry che sorseggia dalla sua tazza nascondendo un sorriso.

"No." Appoggia la tazza sul tavolino nel suo balcone e si sporge nel muretto che divide i nostri appartamenti.

"Cosa stai facendo?"

"Spostati" sussurra saltando nel mio balcone.

"Tu sei pazzo, e non dire che lo sei di me perché ti arriva uno schiaffo."

"Mi era mancato il tuo disgusto verso il romanticismo." Si avvicina ma non mi sposto. "A cosa pensi?"

"Che sei stupido, io sono fidanzata ed anche tu, poi ..."

"La lascio" mi interrompe. "È inutile che la prenda in giro, se voglio te." Si avvicina e lo blocco appoggiando la mia mano sul suo petto.

"Sono passati quattro anni, e tu provi ancora qualcosa per me?"

"Esatto, non capisco perché ti sorprenda quando anche per te è lo stesso." Afferra la mia mano e ne accarezza il dorso.

"Io sono una ragazza e per le ragazze è diverso. Le ragazze vogliono cose serie, i ragazzi invece si vogliono divertire e cambiare."

"E mi sembra che ti ho sempre dimostrato che io non sono quel tipo." Ed è vero. Ha sempre preferito l'intelligenza e la simpatia alla bellezza. È sempre stato serio con una ragazza senza pensare di cambiarne una a settimana.

"Quando sono venuto qui a Londra, a cercare mia madre il primo anno è stato duro perché molto spesso dovevo farle da padre, essere una alcolizzata aveva dei crolli. Ma poi, quando le cose si sono sistemate volevo venire da te e sono venuto. Ti ho vista con Ashton così, quando sono tornato a Londra, ho iniziato a frequentare diverse ragazze per continuare anche io la mia vita come te... ma erano tutte stupide e dopo pochi mesi ci ho tolto mano perché non è il mio stile, non ero io. Ho provato ad entrare al college e ho rivisto Taylor, credevo che mi piacesse stare con lei, di nuovo, ma ho mentito a me stesso perché lei è superficiale, ovviamente è cambiata dopo tutti questi anni ma ho continuato a stare con lei perché continuavo a convincermi che se fossi stato con lei forse prima o poi ti avrei dimenticata."

"Sei unico." Sorrido scuotendo la testa, lo guardo fisso negli occhi e gli accarezzo il volto. Sotto le mie dita scorre qualche pelo che sta ricrescendo. Harry è un ragazzo da sogno: bello, simpatico, serio. E io sono una ragazza stupida che mi complico la vita.

"Devo andare a lavoro." Gli bacio distratta la guancia e lo chiudo fuori nel balcone.

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"Zayn mi ha chiesto se volevi uscire con lui."

Daisy ride e scuote la testa. "Solo noi due?"

"Esatto, ha detto che te lo voleva chiedere da tanto."

"E cosa gli ha dato la spinta a farlo? E perché me lo chiede attraverso te? Non può farlo di persona?"

Louis alza le spalle e continua "allora, che gli dico?"

Passo di fianco a loro e li saluto con un sorriso e sollevando la mano, anche loro ricambiano.
"Sono a dieta... dico io, me lo fate di proposito a stuzzicarmi?"
Entro nello spogliatoio ma li spio dalla serratura.

Kismet • Harry StylesWhere stories live. Discover now