Capitolo 39

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Il telefono squilla ed appena vedo il nome accetto la chiamata.
"Vi" esclama immediatamente.

"Ciao." prevedo già che questa mia scelta si rileverà un fallimento e mi maledico per non aver snobbato la sua chiamata.

"Ciao" la sua voce è un misto di confusione e sorpresa "Mi manchi." sussurra infine, non sapendo probabilmente cos'altro dire.

"Avresti dovuto pensarci prima di causare tutto questo." ammetto mordendomi il labbro.

"Lo so."

"Lo sai ma esci e scherzi lo stesso con Taylor. Giusto, mister Coerenza, è così che si fa." rido sarcasticamente.

"Tu come lo sai? Daisy, sicuramente. E poi non è come pens-"

"Già, non è mai come penso ma è comunque quello che fai." chiudo il libro che avevo intenzione di leggere, con questo umore non voglio fare niente. "Senti, non voglio essere la seconda scelta di nessuno..."

"Non lo sei infatti."

"Tutte parole." sbuffo annoiata "Torna a ridere e scherzare con la tua fidanzata, okay?"

"Quando abbiamo riso e scherzato? Con Taylor litigo sempre!"

"Non lo so, Daisy mi ha detto che eravate in un bar... circa due giorni fa."

"Ah... quel giorno. Non è come credi, era più una risata isterica in preda al panico."

"Dovuta a cosa?"

"Niente."

"Segreti... bugie... ancora ed ancora." alzo gli occhi al cielo ed anche se non mi vede dalla mia voce esprimo tutta la mia noia per le solite parole 'non è come pensi' 'niente' 'voglio te'.

"No, veramente era... una specie di minaccia."

"Capisco che è una serpe ma addirittura minacciarti... Harry, hai anche esitato a rispondere. Non so per quale scema mi hai scambiato ma sono stanca di queste cazzate. Cia-"

"Non riattaccare!" esclama interrompendomi.

"Non abbiamo niente da dirci."

"Parliamo di qualsiasi cosa, mi era mancata la tua voce..." ed odio ammerlo ma anche a me era mancata terribilmente la sua.

"Non ho niente da dire, a te in particolar modo." in realtà ci sarebbero milioni di cose da dire.

"A volte ripenso a come abbia potuto farlo quella sera..." inizia parlando lentamente.

"Smettila." affermo secca. Non lo sopporto più. Parla, parla, parla... fa calare i muri che avevo costruito per proteggermi da lui per poi scoprire che esce, ride e scherza ancora con Taylor. Devo dire qualcosa in modo da ferirlo. "Forse tradire è una questione di sangue, tale madre tale figlio." è una frase pesante da dire.

"Se così fosse allora sei mia sorella visto che hai tradito Kaleb? Forse le analisi erano sbagliate..." come non detto, adesso sto peggio di prima. Ha girato la situazione a suo favore ed avendo lui il coltello dalla parte del manico dichiaro bandiera bianca.

"Complimenti, è questo il modo giusto per farsi perdonare Styles." stringo le labbra tra di loro, chiudo gli occhi e respiro dal naso in modo da calmarmi.

"No, Vivian...  scusa é che non so più come chiederti scusa."

"Non è questo il modo, per tua informazione." sento un clacson suonare, Rosy. "Oltre alle parole servono i fatti." e con queste parole riattacco il telefono.

Butto il telefono dentro la borsa ed esco di casa. "Ciao!" saluto Rosy entrando in macchina, vorrei essere contenta ma con la chiamata appena fatta con Harry il mio umore è di nuovo sotto i piedi. Lei mi abbraccia, ricambio e sento che anche lei non è del tutto entusiasta.

Kismet • Harry StylesNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ