Capitolo 19

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Guardo l'ora nell'orologio e controvoglia mi metto seduta sul letto seguita dallo sguardo di Harry che sdrotola una ciocca dei miei capelli dal suo dito facendo cadere la sua mano sul mio fianco. Inizia a fare dei cerchietti sulla mia pelle e non riesco a resistergli così mi risdraio sopra di lui.

"Non voglio proprio andare." Sussurro accarezzando il suo viso. "Voglio stare con te." Ammetto sembrando una bambina di tre anni. "Ti detesto." Sbuffo infine.

"Perché?" Chiede ridendo.

"Perché mi fai essere così..." mi indico facendo una smorfia.

"Dolce?" Termina per me la frase continuando ad arrotolare ciocche dei miei capelli nel suo dito.

"Esatto." Mi fingo sdegnata ma poi gli stampo un bacio sorridendo. "Mi devo lavare."

"mh, interessante." Ghigna fissando i suoi smeraldi su di me.

"Vieni?" Mordo le mie labbra trattenendo un sorriso. In tutta risposta mi sorride così mi rialzo seguita da lui ed entrambi entriamo nella doccia.

Lo spingo dolcemente facendo aderire la sua schiena alla parete. Prende il sapone e iniziamo ad applicarlo uno all'altra.
"Biricchina!" Esclama quando le mie mani si dirigono verso il suo sedere.

"Cosa c'è?" chiedo innoqua battendo le ciglia bagnate velocemente.

"Non fare l'innocente" ride portando le sue mani sui miei glutei.

"Mh, tu non sei da meno." Ribatto facendo aderire i nostri corpi. "In questi quattro anni sei diventato più alto." Noto alzandomi sulle punte, ma gli arrivo estremamente sotto la spalla.

"Oppure sei tu più bassa, nana."

"Non chiamarmi nana."

"Cucciola o Brontola?" Tocca la mia testa continuando a ridere.

"Harry..."

"Facciamo a giorni alterni?"

"Harry." Lo richiamo seria.

"Okay..." Mi sorride e dopo due secondi "Brontola!" Mi schizza l'acqua in faccia e così iniziamo a ridere e schizzarci l'acqua che un po' esce anche fuori.

"Scemo, smettila!" Mi lamento ridendo, inizia a farmi il solletico e ormai sono con le lacrime agli occhi dal ridere.

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Harry mi accompagna a lavoro in macchina e mi dispiace che deve aspettarmi fino alle tre di notte, ma è lui che ha insistito dicendo che non ci sarebbe stato problema.
Entro nello spogliatoio delle ragazze e trovo Daisy che sta messaggiando contro l'armadietto.

"Daisy?" Chiedo confusa, che io sapessi lei oggi aveva il giorno libero.

"Per fortuna ci sei tu!" Esclama stringendomi in un abbraccio esagerato.

"Come mai sei qui?" Le chiedo aprendo il mio armadietto poco distante dal suo.

"Hanno licenziato Michele e Rae si è licenziata perchè non ne poteva più delle 'ingiustizie nei suoi confronti', ah." la imita a bassavoce indossando la divisa.

"Che bella giornata" sorrido slacciandomi le scarpe ma trattengo l'entusiasmo notando che Rae entra nello spogliatoio togliendo dal suo armadietto la sua roba.

"Immagino..." Alza le sopracciglia "quello non è il tuo solito shampoo" nota e continuo ad affermare che il suo vero posto è nella C.I.A. "e poi, questo buon umore? La tua essenza da 'ho fatto sesso' è nauseante."

"Mi fai paura? Secondo me mi spii." Rido togliendo la maglietta.

"No, tranquilla, ma dal tuo succhiotto sulla spalla posso capire molte cose."

Kismet • Harry StylesWhere stories live. Discover now